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eCall: il sistema di chiamate di emergenza ora è obbligatorio.

Forse non lo sai, ma il tuo veicolo in caso di incidente può salvarti la vita chiamando i soccorsi prima di chiunque altro. L’obbligo di dotare tutti i veicoli di eCall riguarda quelli omologati dal 31 marzo. Il sistema si attiva in caso di incidente sia in automatico sia a mano, tramite pulsante.

Auto dal q.i. elevato

Le auto di oggi ormai pensano con la loro testa, parcheggiano e frenano da sole, mantengono la corsia e la velocità impostata e possono anche chiamare aiuto in caso di incidente. Una possibilità che, secondo le stime, potrebbe dimezzare i tempi di arrivo dei soccorsi in contesto extraurbano e velocizzarli del 40% in città salvando la vita a 2.500 persone e facendo risparmiare più di 20 miliardi di spesa sociale.


Come funziona l’eCall?

Su iniziativa della Commissione europea e votata nell’aprile 2015, questa misura mira a ridurre il tasso di mortalità sulle strade.

Questo dispositivo è costituito da un pulsante, di solito rosso, con un sistema di geo-localizzazione e una scheda SIM. Può essere attivato manualmente o attivato automaticamente in caso di impatto violento. Grazie a speciali sensori applicati alle cinture o agli airbag, la eCall è in grado registrare un eventuale incidente e far scattare la chiamata automatica al numero unico europeo 112. La centrale riceve la richiesta di soccorso, nella quale vengono specificati il momento dell’incidente, la posizione e il senso di marcia dell’auto, il tipo di veicolo e la sua alimentazione; in più vengono comunicate le condizioni del conducente e il numero di passeggeri.

La privacy al primo posto

Per salvaguardare la privacy, i dati registrati dall’eCall prima dell’incidente non saranno tracciabili anche in vista del nuovo regolamento GDPR che entrerà in vigore il prossimo 25 di Maggio.
Inoltre, le informazioni raccolte dai centri di emergenza o loro partner non potranno essere trasferite a enti terzi senza l’esplicito consenso degli interessati. I costruttori dovranno garantire anche che il sistema permetta la cancellazione totale e permanente dei dati raccolti.

eCall: ecco i primi della classe.

Diverse case automobilistiche, però, avevano anticipato i tempi. Come Mercedes-Benz che ha introdotto eCall sulle sue vetture nel 2012 e che oggi lo offre di serie su tutti i suoi modelli; o come BMW, che l’anno scorso ha implementato il sistema su alcune sue motociclette (anche se, come abbiamo visto, l’obbligo dell’eCall dal 1° aprile non vale per le due ruote a motore).


eCall: è meglio evitare che entri in funzione.

Per evitare che entri in funzione l’eCall c’è un modo molto semplice: prima di partire accendi Coyote così ti assicuri di viaggiare in totale sicurezza. Con Coyote infatti, monitori nel raggio di 30km ogni situazione a rischio così puoi conoscere in anticipo tutti i pericoli lungo il percorso, quali traffico, incidenti, restringimento e altre utili informazioni per una guida più sicura.

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A presto.

 

0 commenti

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Antonio Taroni

Anche Citroen DS 5 monta il dispositivo già da diversi anni. Non capiscp perchè si debba citare sempre macchine tedesche come prime dellas classe che spesso non lo sono!!!
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Luca

Buongiorno Antonio, grazie per la tua precisazione. Ovviamente i nostri sono solo degli esempi e non una scelta di campo. Se abbiamo citato solo marchi tedeschi, è stato per pura casualità, senza nulla togliere a Citroen che è francese proprio come il nostro brand! Grazie e continua a seguirci. Il…
Buongiorno Antonio, grazie per la tua precisazione. Ovviamente i nostri sono solo degli esempi e non una scelta di campo. Se abbiamo citato solo marchi tedeschi, è stato per pura casualità, senza nulla togliere a Citroen che è francese proprio come il nostro brand! Grazie e continua a seguirci. Il Team Coyote Italia

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