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Auto con targa straniera, nuova direttiva per la notifica delle multe

Il Parlamento europeo ha approvato una nuova direttiva che adesso, però, dovrà nuovamente essere recepita dai parlamenti nazionali. Il provvedimento si applica alle violazioni più pericolose e frequenti.

Multe europee, nuovo capitolo della saga. Dopo lo stop imposto dalla Corte di giustizia europea alla direttiva 82 del 2011 (che doveva agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale ed era già recepita in Italia con un apposito decreto legislativo), l’Europarlamento ha approvato una nuova direttiva. Adesso, però, i parlamenti nazionali dovranno nuovamente recepirla. Tradotto dal burocratese, prima di arrivare al verbale europeo ci vorrà ancora tempo.

IL NOCCIOLO. Sul tavolo ci sono sempre le multe europee, cioè la possibilità, per tutte le forze di Polizia dell’Unione europea, di accedere alle banche dati dei rispettivi Paesi in modo da recapitare i verbali a seguito delle violazioni del Codice della strada. Naturalmente il riferimento è a tutte quelle infrazioni non contestate immediatamente al trasgressore.

MULTE SENZA FRONTIERE. In futuro farla franca dovrebbe quindi essere più difficile. Fino ad ora, l’assenza di convenzioni europee e le difficoltà di incrociare i dati hanno impedito la notifica delle contravvenzioni alle auto immatricolate all’estero, che violano il Codice della Strada. Ma l’Unione europea sta cercando di metterci una pezza. La nuova direttiva si basa sulla sicurezza stradale e non sullo scambio di informazioni tra forze di Polizia. Un escamotage che ha consentito di includere tutti i Paesi dell’Unione, anche Regno Unito, Irlanda e Danimarca.

APPLICAZIONE. Le polizie dei vari Paesi membri potranno così multare chi non rispetta le norme sulla circolazione stradale, anche se la vettura è immatricolata in un altro Stato dell’Unione e l’infrazione non viene contestata immediatamente. Il provvedimento non si applica a tutte le violazioni ma solo alle più pericolose e frequenti: eccesso di velocità, mancato uso della cintura di sicurezza, passaggio con semaforo rosso, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, circolazione su una corsia vietata, uso del cellulare alla guida.

Vincenzo Bonanno

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