Quali sono i mesi dell’anno durante i quali è necessario prestare una particolare attenzione alla salute della batterie dell’auto? Nove persone su dieci, a questa domanda, risponderebbero senza ombra di dubbio dicembre, gennaio e febbraio, e in ogni caso i mesi più freddi dell’anno. In realtà, però, le cose non stanno esattamente così. Certo, le temperature basse e le gelate notturne mettono a dura prova le batterie, che non amano il freddo. Ma attenzione: questi elementi sono messi in difficoltà anche dalle temperature estive più elevate! Purtroppo non sono molti gli automobilisti a conoscere questa debolezza degli accumulatori di energia elettrica dei nostri veicoli, e sono dunque tante le batterie che ogni anno soccombono tra giugno e settembre. Molto spesso, peraltro, i danni causati dalle temperature alte estive si trasformano in problemi durante il periodo invernale, ovvero nel momento in cui – tra luci, riscaldamento e via dicendo – l’auto è più energivora. Per quale motivo le alte temperature mettono in difficoltà questi elementi elettronici? E soprattutto, quali sono le azioni da mettere in campo per la manutenzione delle batterie in estate? Oggi vedremo cosa possiamo fare per prolungare la vita di questi accessori, per farle durare più a lungo, evitando disagi e spese!
A nessuno piace ritrovarsi con un’automobile che non si accende. Eppure, a chi non è mai successo di dover armeggiare con cavi d’accensione o avvii a spinta, o persino con dei carri attrezzi, proprio per questo problema? Nella maggior parte dei casi la responsabile è proprio la batteria. Indubbiamente ogni batteria ha un proprio ciclo di vita, che può essere più o meno lungo. È però altrettanto certo che sta anche all’automobilista trattare la batteria nel modo corretto, per farla durare di più. E se è vero che la maggior parte dei problemi legati alla batteria si manifestano durante l’inverno, è vero anche che le cause di questi intoppi sono spesso da individuare nel periodo estivo. Ma in quale modo il caldo di luglio e di agosto mette in difficoltà le batterie?
Come sappiamo le batterie funzionano grazie a una reazione elettrochimica che avviene al loro interno. Dobbiamo sapere che questa reazione è influenzata in modo importante dalle temperature esterne. Maggiore è la temperatura, maggiore è la velocità di questa reazione elettrochimica, la quale a sua volta rende più rapido il fenomeno, di per sé normale, dell’autoscarica. Tutte le batterie si scaricano da sole, lentamente, tra un utilizzo e l’altro; quando fa caldo, si scaricano più velocemente. Questo significa che le batterie, d’estate, richiedono delle ricariche più frequenti per essere ben cariche ed efficienti, e richiedono ricariche ancora più consistenti quando la pausa tra un utilizzo e l’altro è particolarmente estesa.
A rincarare la dose c’è il fatto che, quando all’esterno fa caldo, all’interno del cofano le temperature sono ancora più alte. Per farsi un’idea di quanto le alte temperatura possano essere deleterie per gli accumulatori, basti sapere che al di sopra dei 20 gradi centigradi, ogni incremento di 10 gradi fa raddoppiare il tasso di autoscarica. Questo significa che lo svuotamento di energia delle batterie è talmente veloce che solamente i veicoli che vengono usati – e non per poco – tutti i giorni possono passare più o meno indenni, senza rischi o danni, questo periodo. Per tutti gli altri, senza degli accorgimenti particolari, il progressivo invecchiamento accelerato dell’accumulatore è praticamente certo.
A tutto questo va poi sommato un altro processo negativo, ovvero la corrosione della griglia, la quale porta ad un incremento della resistenza interna e a una riduzione del materiale conduttivo dell’accumulatore. Il risultato? Le prestazioni della batteria calano ancora più velocemente, e sempre in relazione al calore. E si tratta di un processo irreversibile: una batteria, una volta che è rovinata, non può più tornare alle performance precedenti.
Non dobbiamo per forza restare inerti di fronte ai potenziali danni del calore alle batterie delle nostre auto. Anzi, ci sono delle tecniche piuttosto specifiche che ci permettono di attenuare l’impatto delle alte temperature sulle batterie. Ecco i nostri consigli!
Tenere la batteria al fresco: cosa significa tenere la batteria al fresco? Non vuol certo dire che è necessario smontare la batteria e metterla in frigo o in cantina. Basterà invece cercare, quando possibile, di parcheggiare l’auto in garage o perlomeno all’ombra, soprattutto durante le ore centrali delle giornate più calde. Chi ha a disposizione un garage fresco, di fatto, ha già fatto quasi tutto il necessario per proteggere la batteria d’estate!
Controllare il livello dei liquidi: a contribuire al riscaldamento della batteria può essere anche l’aumento generalizzato delle temperature a livello del motore. É quindi doppiamente consigliato tenere d’occhio il radiatore e l‘olio motore. Sempre parlando di liquidi, inoltre, chi possiede delle batterie apiombo acido dovrebbe controllare di tanto in tanto il livello dell’elettrolita nelle diverse celle, da rabboccare se necessario con dell’acqua distillata.
Caricare regolarmente la batteria: le batterie non dovrebbero mai essere lasciata scaricare. Ecco quindi che, d’estate come d’inverno, si dovrebbe caricare regolarmente la batteria, il che significa di fatto utilizzare spesso l’auto, e non per tragitti troppo brevi.
Pulire la batteria: in alcuni casi il calore o la vecchiaia potrebbero portare alla corrosione dei terminali di questo elemento. Nel momento in cui questi due “passaggi” della batteria risultano sporchi, però, il passaggio della corrente diventa più difficoltoso. Meglio pulire queste connessioni!
Testare la batteria: l’ultimo consiglio che vogliamo dare sulla manutenzione della batteria dell’auto d’estate è quello di effettuare regolarmente dei test. Nella maggior parte dei casi per questa attività è necessario affidarsi a un meccanico, il quale avrà a disposizione dei tester proprio per questo motivo.