Un nuovo autovelox sulla SP 26 Valle del Lavino, tra la località Gesso di Zola Predosa e Calderino di Monte San Pietro, nel bolognese. Da lunedì 3 agosto, nel tratto stradale compreso tra Gesso e Gessi, gli automobilisti non potranno superare i 50km/h, pena il recapito di una multa. “L’intervento è stato programmato per mettere in sicurezza una zona fra quelle a maggior tasso di incidentalità dell’intera rete provinciale – fanno sapere dagli uffici della città metropolitana di Bologna.
Per informare adeguatamente i cittadini, l’attivazione dell’autovelox è stata preceduta da una campagna di comunicazione avviata a inizio giugno, dall’installazione di rallentatori acustici per la diminuzione della velocità e dall’accensione di infovelox (tabelloni con display luminosi) che comunicano a chi guida la velocità a cui sta viaggiando”.
Motivazioni. Secondo la citta metropolitana di Bologna, “l’installazione dell’autovelox ha lo scopo di abbassare il tasso di incidentalità sulla rete provinciale. Nel tratto in questione è stato posizionato un autovelox da ottobre 2007 ad agosto 2010. In questo periodo lungo la SP 26 nei comuni di Zola e Monte San Pietro si sono verificati 96 incidenti con 140 feriti e 1 decesso. Dopo la sua disattivazione, da settembre 2010 a dicembre 2014, nello stesso tratto gli incidenti sono saliti a 165, con 238 feriti e 5 decessi”. Peccato, però, che spesso in nome della sicurezza si portino avanti logiche di cassa.