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Riconoscimento facciale: è la soluzione per impedire i furti d’auto?

Dal 2022 molti paesi europei fanno i conti con una crescita significativa di furti d’auto sui loro territori. Ad oggi nessun soluzione ha consentito di risolvere il problema, ma il riconoscimento facciale potrebbe forse diventare una soluzione efficace contro i furti negli anni a venire. Spieghiamo meglio.    

Riconoscimento facciale in auto: di cosa si tratta? 

Avrai senza dubbio già sentito parlare (o già fatto uso) del riconoscimento facciale. Da qualche anno molti modelli di smartphone sono dotati di questa tecnologia. Già presente in molti altri settori produttivi, ora tenta di inserirsi nel settore automotive.  

Una tecnologia recentemente utilizzata nel settore automobilistico 

Sebbene sia recente, il riconoscimento facciale non è al primo tentativo di inserirsi nel settore automobilistico. Lo scorso anno (2022) il gruppo Hyundai/Kia ha infatti accessoriato un modello di alta gamma (la Genesis GV60) di uno strumento di identificazione biometrica che funziona con il riconoscimento facciale.  

Denominata Face Connect, questa tecnologia permette al conducente di aprire e chiudere l’automobile senza chiave; secondo il produttore questa funzionalità sarebbe particolarmente apprezzata dalle persone che praticano attività all’aperto e che non sempre riescono a portarsi appresso le chiavi dell’auto. Un’utilità, indubbiamente, che non è più la sola ad auspicare l’impiego di questa nuova tecnologia: recentemente il fornitore di componenti auto Continental ha affermato di aver sviluppato un sistema di identificazione del conducente tramite riconoscimento facciale al fine di contrastare i furti d’auto.   

Riconoscimento facciale per contrastare i furti d’auto 

Conosciuta in tutto il mondo per gli pneumatici e i componenti auto, la società Continental spera di segnare un colpo grosso quest’anno con il proprio sistema di riconoscimento facciale per automobili. Il dispositivo, sviluppato in collaborazione con Trinamix (creatore della tecnologia “Trinamix Face Authentification”), funziona sulla falsa riga della tecnologia utilizzata sugli smartphone: sblocca l’apparecchiatura dopo aver riconosciuto il viso del proprietario. Ma il gruppo, che ha presentato a Barcellona la sua tecnologia durante l’ultimo Mobile World Congress 2023, evidenzia altre due funzionalità principali del riconoscimento facciale: contrasto ai furti d’auto e pagamento di pedaggi autostradali e carburante.  

Riconoscimento facciale: come funziona concretamente? 

Perché il sistema funzioni in auto, l’abitacolo deve essere equipaggiato di uno schermo di riconoscimento, dotato di una telecamera installata dietro il volante (all’altezza della strumentazione). Con tecnologia 2D, la telecamera analizza e identifica le caratteristiche e le proporzioni del volto del proprietario seduto dentro il veicolo.  

È in grado anche di analizzare il profilo del fascio di luce, consentendo, ad esempio, di distinguere la pelle umana da una maschera in silicone (dovrebbe inoltre riuscire a monitorare l’attenzione del conducente, come presto le leggi europee esigeranno). Se il volto del proprietario è riconosciuto dal sistema, l’auto è immediatamente sbloccata.  

Le due principali funzionalità del riconoscimento facciale  

Durante la presentazione del sistema di riconoscimento facciale, Continental ha particolarmente evidenziato l’efficacia del dispositivo per contrastare i furti d’auto, che sono in aumento in molti paesi europei negli ultimi mesi. Secondo il produttore questa tecnologia, che permetterà agli automobilisti di avviare il motore senza chiave, potrebbe dare del filo da torcere ai ladri d’auto. Tuttavia, nulla lascia presagire che il dispositivo sarà presto installato su molti marchi automobilistici.  

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Oltre a ciò, una seconda funzionalità è suggerita da Continental. Con il riconoscimento facciale i conducenti potranno anche effettuare pagamenti tramite lo schermo installato nell’abitacolo: per caselli del pedaggio, per fare rifornimento o per ricaricare il veicolo elettrico.

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