Nel 2020 la Commissione europea ha lanciato un Piano d’azione strategico per la sicurezza stradale. L’obiettivo? Raggiungere 0 vittime stradali entro il 2050 e dimezzare, tra il 2021 e il 2030, il numero di morti e feriti gravi causati da incidenti d’auto. Da allora diverse risoluzioni hanno definito gli strumenti d’azione concreti che consentirebbero agli Stati membri di raggiungere questo obiettivo. Coyote fa il punto della situazione su queste diverse misure.
Più di dieci anni fa l’Unione europea si era fissata l’obiettivo di ridurre del 50%, nel periodo 2010-2020, il numero di decessi su strada. Nonostante un calo importante del numero di morti in questo periodo (e un 2019 record per la sicurezza stradale, soprattutto in Francia), l’obiettivo non è stato raggiunto poiché la diminuzione è stata “solo” del 36%.
Nel 2021 una nuova risoluzione ha riaffermato la volontà della Commissione di raggiungere l’obiettivo “zero morti” entro il 2050 (“visione zero”). In questa occasione la Commissione ha anche presentato le misure del piano strategico per la sicurezza stradale, nonché il quadro d’azione dell’UE che mira a ridurre per il periodo 2021-2030 del 50% il numero dei decessi su strada e del 50% il numero di feriti gravi (rappresenta il primo impegno a livello europeo per ridurre il numero di feriti a causa di incidenti stradali). Toccherà poi agli Stati membri concretizzare le misure raccomandate dalla Commissione europea per riuscire a raggiungere questi obiettivi.
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Il Piano strategico per la sicurezza stradale e le diverse risoluzioni della Commissione europea evidenziano vari percorsi per ridurre del 50% il numero di morti e di feriti gravi causati da incidenti e quindi riuscire a raggiungere l’obiettivo “zero morti” entro la scadenza.
Secondo la Commissione, attualmente l’eccessiva velocità rappresenta un fattore aggravante nel 30% degli incidenti mortali in Europa. Per questo motivo raccomanda di ridurre il limite di velocità a 30 Km/h in tutte le zone residenziali e sulle strade con un numero elevato di ciclisti e pedoni.
La Commissione europea raccomanda di far applicare prossimamente una misura che vieti totalmente il consumo di alcol ai conducenti. Il concetto è semplice: tolleranza 0 per la guida in stato di ebbrezza. Secondo la Commissione il consumo di alcolici sarebbe responsabile del 25% dei decessi stradali.
La risoluzione dell’Unione europea del 2021 ha inoltre chiesto l’integrazione della “modalità di guida sicura” nei dispositivi mobili ed elettronici dei conducenti. Secondo i deputati questa misura sarebbe in grado di ridurre le distrazioni al volante.
I deputati sottolineano anche l’importanza di investire in infrastrutture e in piani di assestamento che permettano di migliorare la sicurezza stradale. Bisogna concentrarsi anche sulla realizzazione di infrastrutture “più sicure”, “una guida più consapevole sulle strade” e “una migliore gestione delle cure mediche post-incidente”. L’idea sarebbe di creare dei fondi nazionali capaci di raccogliere le entrate riscosse dagli autovelox o dalle multe per finanziare progetti di prevenzione e sicurezza stradale.
Per permettere agli automobilisti europei di acquistare veicoli che rispondano a standard di sicurezza più elevati, la Commissione europea punta, inoltre, all’introduzione di agevolazioni fiscali e a polizze assicurative più convenienti all’interno degli Stati membri.
La Commissaria europea per i trasporti Adina-Ioana Vălean ha d’altronde ricordato che l’obiettivo zero morti sarà raggiunto solo tramite “una combinazione tra misure legislative, finanziamento adeguato, norme per i veicoli e infrastrutture, digitalizzazione e migliori pratiche di scambio”.