Le Zone a Traffico Limitato (ZTL), ovvero le aree urbane in cui l’accesso e la circolazione dei veicoli sono limitati, rappresentano una realtà consolidata nella gestione del traffico in Italia. Per questo, rientrano nelle disposizioni del Nuovo Codice della Strada 2023. In questo articolo, analizzeremo il funzionamento delle ZTL e alcune delle recenti novità che interessano queste zone a livello nazionale.
Le ZTL sono zone specificamente designate all’interno delle città italiane in cui il traffico dei veicoli è soggetto a limitazioni specifiche, che possono riguardare gli orari in cui è consentito il transito o le categorie di veicoli autorizzate a percorrere queste aree. L’accesso alle Zone a Traffico Limitato può avvenire attraverso punti di ingresso appositamente designati, spesso dotati di sistemi di controllo elettronico.
Queste aree sono state istituite per affrontare diverse esigenze, tra cui la riduzione dell’inquinamento, il miglioramento della sicurezza stradale e la preservazione del patrimonio culturale e ambientale delle città.
Data la loro importanza, le Zone a Traffico Limitato non sono passate inosservate nel contesto del nuovo Codice della Strada 2023 proposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Vediamo di seguito alcune delle principali novità.
Il recente aggiornamento del Codice della Strada ha introdotto un approccio basato sul massimo buon senso nell’uso delle ZTL. Questa nuova direzione vuole evitare restrizioni troppo severe o poco chiare nelle strade a traffico limitato, cercando di equilibrare la protezione dell’ambiente, la mobilità e l’economia locale.
Spetterà ai sindaci elaborare proposte di gestione equilibrata delle Zone a Traffico Limitato. Questo significativo aumento delle responsabilità a livello locale ha come obiettivo principale assicurare che le decisioni che riguardano le ZTL siano attentamente studiate e in sintonia con le particolari necessità delle comunità residenti in ciascuna zona. Questo promuoverà una gestione più personalizzata ed efficace delle ZTL, adattandole meglio alle diverse realtà locali.
I conducenti che sono entrati in una ZTL prima che entrasse in vigore il divieto non saranno più soggetti a sanzioni. Questa modifica contribuisce a evitare multe ingiustificate per chi si è trovato accidentalmente in una strada a traffico limitato.
Per le Zone a Traffico Limitato in cui è previsto un tempo massimo di permanenza, è stata introdotta una tolleranza del 10%. Ciò significa che i conducenti avranno un margine di tempo aggiuntivo prima di essere sanzionati per il superamento del tempo di transito consentito.
Queste novità puntano a rendere le ZTL più flessibili e a garantire una maggiore chiarezza nell’applicazione delle regole.
In conclusione, le Zone a Traffico Limitato sono una parte importante della gestione del traffico nelle città italiane, con regole specifiche che possono variare da un comune all’altro. Le recenti modifiche, come la ZTL “fascia verde” a Roma, mostrano come queste zone stiano evolvendo per affrontare le sfide legate all’inquinamento e alla qualità dell’aria. Ma quali sono le implicazioni per i conducenti? Ad oggi, le ZTL possono risultare scomode, soprattutto considerate le multe salate che ricadono sulle spalle degli automobilisti. Anche in questo caso, però, l’applicazione Coyote si rivela un valido alleato per i propri utenti. L’app fornisce infatti informazioni in tempo reale sulle condizioni del traffico e sugli avvisi stradali, comprese le Zone a Traffico Limitato.
Coyote utilizza dati GPS e dati condivisi dagli utenti per identificare la posizione delle ZTL e avvisare gli automobilisti quando si avvicinano o entrano in queste aree.
Grazie a queste informazioni in tempo reale, gli utenti di Coyote possono essere avvisati in anticipo della presenza di una ZTL e ricevere indicazioni sulla migliore strada da seguire per evitarla o per assicurarsi di rispettarne le regole.