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Segnalazione degli autovelox tra automobilisti: sono sinonimo di maggiore sicurezza stradale?

Il dibattito tra automobilisti, Comuni, consiglieri e forze dell’ordine sulla legittimità della segnalazione degli autovelox si riaccende con l’ultima mozione presentata dal consigliere nazionale Lorenzo Quadri in Svizzera.

Tra dispositivi che segnalano la presenza di autovelox e tutor, come l’applicazione Coyote, e la presenza di sempre più gruppi social nei quali gli automobilisti si scambiano informazioni in tempo reale, la domanda finale da porsi è se queste soluzioni possono essere considerate vere alleate della sicurezza stradale.

La Svizzera riaccende il dibattito sui sistemi di rilevamento radar

Il consigliere nazionale svizzero Lorenzo Quadri ha presentato una mozione al Consiglio federale per rivedere e modificare l’articolo 98, capoverso 3, della Legge federale sulla circolazione stradale svizzera. L’articolo in questione, in vigore dal 1° gennaio 2013, vieta ai cittadini di condividere pubblicamente la presenza di autovelox fissi o mobili e l’automobilista che infrange questo divieto può incorrere in multe che, secondo quanto afferma il consigliere nazionale, possono raggiungere gli 850 franchi.

A sostegno della mozione, Quadri pone l’accento sul ruolo effettivo dei controlli di velocità che attualmente si limitano a sanzionare l’eccesso di velocità “a posteriori, quando la situazione di (presunto) pericolo si è già verificata”.

I sistemi di rilevamento radar per avere effettivamente uno scopo preventivo ed essere dunque efficaci “devono essere segnalati”, secondo il consigliere: solo così l’automobilista può conoscere preventivamente la presenza di una possibile situazione di pericolo.

Dopo la presentazione della mozione da parte del consigliere Quadri, che sottolinea il fatto che i rilevamenti radar “trabocchetto” abbiano come unico scopo quello di riempire le casse dell’erario, il Consiglio di stato svizzero ha deciso di intervenire. Secondo il governo, i dispositivi di rilevamento della velocità “vengono impiegati allo scopo di garantire la sicurezza della circolazione stradale e disciplinare il traffico”, negando quindi qualsiasi scopo finanziario.

La questione in Svizzera resta ancora aperta e Quadri ritiene che possa evolversi nel tempo; anche perché, se si guarda appena al di fuori dei confini elvetici, la legislazione che regolamenta la segnalazione degli autovelox cambia. Ne è un esempio l’Italia, dove è invece possibile utilizzare alcuni tipi di dispositivi e app per il rilevamento dei radar e degli autovelox a controllo della velocità.

Come i dispositivi di segnalazione di autovelox ti aiutano a guidare in sicurezza

I dispositivi di segnalazione degli autovelox sono garanzia di sicurezza in quanto avvertono gli automobilisti della presenza di radar e tutor di rilevamento della velocità, permettendo così al guidatore di evitare frenate brusche e improvvise o ingorghi sulle strade monitorate che potrebbero portare a un peggioramento delle situazioni di pericolo.

Inoltre, molti di questi dispositivi non solo segnalano la presenza di autovelox, mobili o fissi, ma permettono anche all’automobilista di conoscere in tempo reale la propria velocità di andamento e le variazioni dei limiti nelle diverse strade percorse.

È il caso dell’applicazione Coyote, che ti mostra costantemente la velocità di guida e il limite previsto sulla strada che stai percorrendo e ti avvisa e incita a ridurre la velocità quando inizi a spingere troppo sull’acceleratore. Inoltre, forte di una community di oltre 5 milioni di automobilisti attivi e collaborativi, Coyote ti avvisa in tempo reale sulla situazione del traffico e sulla presenza di eventuali rallentamenti causati da incidenti stradali, lavori in corso e veicoli fermi sulle carreggiate, trasformandosi in un vero e proprio sistema d’allerta.

Chi si mette alla guida utilizzando dispositivi di segnalazione di autovelox come Coyote può così avere a disposizione tutte le informazioni necessarie per guidare in totale sicurezza, verso sé e verso gli altri, e nel rispetto dei limiti di velocità, senza il rischio di incorrere in multe e sanzioni indesiderate.

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