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Autostrade intelligenti: perché il regno unito fa marcia indietro?

Il 16 aprile scorso il Primo ministro britannico Rishi Sunak ha annunciato la cancellazione dei progetti per le nuove autostrade intelligenti nel Regno Unito. La motivazione è la presunta mancanza di sicurezza di queste infrastrutture, che sarebbe specificatamente dovuta all’assenza di corsie di emergenza su diversi tratti. Spiegazioni. 

Cancellazione di nuove autostrade intelligenti nel Regno Unito 

Lo aveva promesso in campagna elettorale Rishi Sunak, candidato del partito conservatore. Dopo esser stato eletto il nuovo capo del governo britannico ha tenuto fede ai suoi impegni: il 16 aprile 2023 ha quindi dichiarato che tutti i progetti atti a creare nuove autostrade intelligenti saranno definitivamente annullati. Una decisione felicemente accolta dalle associazioni di automobilisti e dai parenti delle vittime di incidenti avvenuti su queste autostrade. 

Perché non saranno costruite altre autostrade intelligenti? 

Rishi Sunak ha ribadito la priorità che i cittadini abbiano una “totale fiducia” nella sicurezza delle infrastrutture stradali del Paese. Le autostrade “intelligenti”, sin dalla loro creazione, sono state oggetto di numerosi interrogativi sulla sicurezza, soprattutto da parte delle associazioni di automobilisti. Dubbi considerati legittimi a più riprese; varie sentenze hanno infatti concluso che “l’assenza di corsie di emergenza” su queste autostrade avrebbe contribuito a incidenti mortali: nel periodo compreso tra il 2014 e il 2019, 38 persone hanno perso la vita su tratti sprovvisti di corsie di emergenza (varie travolte mentre la loro auto era ferma sulla carreggiata). 

L’assenza di corsie di emergenza al centro delle contestazioni 

Attualmente il Regno Unito conta 600 km (o 375 miglia) di autostrade intelligenti. Su questi 600 chilometri, 375 km circa (235 miglia) non sono provvisti di corsie di emergenza, poiché le stesse sono diventate corsie di circolazione (per poter aumentare la capacità di traffico limitando i costi), debitamente sorvegliate in tempo reale da un sistema di telecamere. Questo dispositivo è però considerato la causa principale dei problemi di sicurezza riscontrati sulle autostrade intelligenti; nel 2021 il Daily Mail aveva inoltre dichiarato che una telecamera di sorveglianza su 10 sulla rete autostradale era “in panne, non operativa o orientata in una direzione sbagliata”. 

900 milioni di sterline per migliorare la sicurezza delle autostrade intelligenti 

Rivendicando la pericolosità del sistema, le associazioni di automobilisti chiedono oggi al governo di ristabilire le corsie di emergenza sui tratti attualmente sprovvisti. Anche se il Primo ministro non si è ancora espresso direttamente su questo tema, uno stanziamento di quasi un miliardo di euro (900 milioni di sterline) è previsto al fine di migliorare la sicurezza delle autostrade esistenti -in particolare per aggiungere 150 ripari di emergenza lungo le vie di circolazione. 

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Autostrada intelligente: a che punto siamo? 

In Italia, al momento non è prevista alcuna autostrada intelligente da parte del governo. Molte altre innovazioni sono però apparse sulle autostrade francesi. Ad esempio le autostrade senza barriere di pedaggio, in cui è proposto un metodo di pagamento a “flusso libero”: l’A79, prima autostrada francese che utilizza questa tecnologia, è in funzione dal 4 novembre 2022.  

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