La Commissione Europea ha recentemente annunciato una modifica importante al calendario per il rispetto degli obiettivi di emissioni di CO₂ nel settore automobilistico: i costruttori europei avranno ora 3 anni di tempo (invece di uno solo) per raggiungere i limiti imposti. Ecco cosa sapere.
In Europa, l’elettrificazione del mercato automobilistico è in continua evoluzione. L’ultima novità risale al mese di marzo, quando Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha proposto un alleggerimento delle regole legate alla normativa CO₂.
Chiamata CAFE (Corporate Average Fuel Economy), questa normativa impone ai costruttori europei di produrre veicoli sempre meno inquinanti, in vista del divieto totale di vendita di auto a combustione interna previsto per il 2035.
Secondo quanto dichiarato dalla Presidente della Commissione, i costruttori “avranno tre anni di tempo per raggiungere i nuovi obiettivi, invece di una verifica annuale”. In pratica, l’obbligo di conformità verrà valutato sulla media delle emissioni dal 2025 al 2027, e non più sull’anno singolo (come era previsto inizialmente per il 2025).
Un cambiamento che offre un margine di manovra aggiuntivo ai costruttori, senza modificare però gli obiettivi da raggiungere.
Sebbene i costruttori abbiano più tempo per adeguarsi, gli obiettivi restano immutati, come ha sottolineato la Presidente della Commissione: i limiti da raggiungere non sono stati abbassati, e restano vincolanti.
La misura non modifica quindi, al momento, la tabella di marcia verso l’obiettivo del 100% di nuove auto a zero emissioni entro il 2035.
Con l’App di Coyote, guido in sicurezza e evito multe, grazie agli avvisi in tempo reale su autovelox e pericoli lungo il percorso.
Scoprire
L’alleggerimento della normativa CO₂ è una richiesta avanzata da tempo dai costruttori europei. Con le regole attuali, le aziende rischiano sanzioni se i loro veicoli superano i limiti di emissione consentiti.
Con i tre anni di tempo in più, i costruttori potranno evitare:
Scopri anche il nostro articolo sul futuro 100% elettrico del 2035.
Concedendo più tempo ai produttori europei, la Commissione mira anche a contenere l’avanzata della concorrenza cinese e americana nel mercato delle auto elettriche.
Infatti, i costruttori europei che non rispettano i limiti di CO₂ devono acquistare crediti da altri produttori — spesso stranieri. Nel 2023, ad esempio, Tesla ha incassato oltre 1,8 miliardi di dollari da questi crediti, in gran parte provenienti dal mercato europeo. Un sistema che, recentemente, ha iniziato a favorire anche i produttori cinesi.
Con questa nuova misura, l’UE spera quindi di:
La misura è però fortemente criticata dalle ONG e dalle associazioni che promuovono la mobilità sostenibile. Secondo Transport & Environment, il rinvio di tre anni potrebbe comportare 15 milioni di tonnellate di CO₂ emesse in più.
Segui tutti gli aggiornamenti sul blog di Coyote!