L’auto non può essere sempre in garage. Anzi, ci sono tantissimi automobilisti che non possiedono o che non usano mai una rimessa di proprietà per la propria auto. Ecco allora che molto spesso il veicolo è parcheggiato altrove. Negli spazi appositi a bordo strada, nel parcheggio dell’azienda, nel parcheggio del ristorante, nel parcheggio sotterraneo in centro città, nell’area sosta di un aeroporto, e via dicendo. E in tutti questi casi non è raro, purtroppo, ritornare al parcheggio per prelevare l’auto e trovarla danneggiata. Certe volte si tratta di danni molto ridotti, come per esempio una leggerissima botta al paraurti posteriore, o una piccolissima riga sulla portiera. In tanti casi questi danni non vengono nemmeno notati immediatamente, per saltare all’occhio nei giorni o nelle settimane successive, magari al momento del lavaggio dell’auto. Altre volte invece i danni sono molto consistenti, al punto da non poter passare inosservati: si parla di ammaccature estese, di fari rotti e via dicendo. Ma cosa fare nel momento in cui ci si trova con l’auto danneggiata nel parcheggio? Cosa si può fare per ricevere il risarcimento, e quindi per evitare di sborsare i propri soldi per un danno fatto da qualcun altro? Come vedremo tra poco, le variabili in gioco sono tante, e possono fare una grande differenza.
Danneggiamento auto con danni fisici
Iniziamo da un caso del tutto particolare, e molto raro. Di solito l’auto che viene danneggiata nel parcheggio non ha nessuno a bordo. Ma cosa succede invece nel momento in cui, magari mentre si parcheggia o mentre si sta accendendo l’auto per partire, si viene urtati da un’altra auto, rimanendo feriti? Ebbene, in quel momento, se il colpevole si dà alla fuga, è possibile sporgere una denuncia per reato di fuga, e persino per omissione di soccorso nell’eventualità di danni fisici importanti. Nel momento in cui non sia possibile riconoscere il fuggitivo, il risarcimento potrà essere richiesto – mediante denuncia – al Fondo Vittime della Strada. Questo fondo è infatti pensato appositamente per risarcire chi viene danneggiato da automobilisti fantasma o ignoti, impossibili da identificare. Cosa succede invece quando non ci sono danni fisici?
Il reato di fuga quando non ci sono danni fisici
Nella maggior parte dei casi di scontri all’interno di parcheggi non si parla di lesioni alla persona. In questo caso l’automobilista che urta un’auto e scappa non può quindi essere denunciato per reato di fuga, né per omissione di soccorso. Si parla piuttosto di una violazione del Codice della Strada, in quanto questo corpus di norme obbliga sempre il colpevole a fermarsi e a comunicare i dati della propria assicurazione. Chi non rispetta questo obbligo va incontro a una sanzione economica compresa tra i 296 euro e i 1.184 euro. Nel caso di danneggiamento grave dell’auto colpita, alla multa è possibile vedersi sommare anche la sospensione della patente, per un periodo compreso tra i 15 giorni e i due mesi.
Auto danneggiata nel parcheggio privato
Cosa succede nel momento in cui un’auto viene danneggiata in un parcheggio privato? Ebbene, in questo caso la responsabilità potrebbe ricadere sull’azienda proprietaria del parcheggio stesso, la quale è obbligata a rimborsare i danni causati da ignoti. Il discorso è però diverso nel momento in cui il parcheggio non è custodito, né a pagamento. In quel caso infatti sarà molto più difficile vedersi rimborsare i danni, soprattutto nel caso di incidenti che non prevedano dei danni alla persona.
Auto danneggiata nel parcheggio pubblico
Veniamo ora al più tipico dei casi, e quindi all’auto danneggiata in un parcheggio pubblico. In un mondo perfetto, il proprietario di un’auto che è stata tamponata mentre era parcheggiata troverebbe al suo ritorno, oltre al danno, anche i contatti del colpevole. Chi danneggia un altro veicolo in assenza del proprietario dovrebbe infatti lasciare un biglietto contenente il proprio nome e cognome, il proprio numero di telefono e il numero della targa. Tale biglietto viene solitamente lasciato sotto il tergicristalli, così da permettere al proprietario di contattare la propria compagnia di assicurazione, comunicare i dati e avviare la procedura di risarcimento.
Purtroppo, è decisamente comune ritrovarsi con un’auto danneggiata in un parcheggio senza nessun biglietto da parte del colpevole. In questi casi è molto difficile scoprire chi ha fatto il danno, ed è quindi fondamentale cercare di raccogliere il maggior numero di informazioni possibile. Sarà quindi il caso di documentare ogni dettaglio, scattando foto dei danni alla propria auto, di eventuali danni ad altre auto parcheggiate e di eventuali segni di battistrada. Sarà inoltre utile cercare dei possibili testimoni, nonché informarsi sulla presenza di videocamere nella zona circostante all’auto danneggiata.
Detto questo, è noto fin da subito che difficilmente sarà possibile risalire al colpevole. A “salvarsi”, se così si può dire, è l’automobilista che ha assicurato la propria auto anche contro i danni di vandalismo; si tratta di una polizza non obbligatoria, a differenza della RC. Questa assicurazione copre una lunga serie di danni all’autoveicolo effettuati all’infuori della normale circolazione stradale. Per poter essere risarciti dall’assicurazione, in ogni caso, sarà necessario sporgere denuncia contro ignoti, cosa che deve essere effettuata entro 90 giorni dalla scoperta del danno.
Potrebbe risultare utile in situazioni simili anche la polizza cristalli. Un’automobilista che, dopo aver lasciato la propria auto in un parcheggio, la ritrova con il parabrezza, con il lunotto o con un finestrino rotti, può infatti ricorrere a questa assicurazione. La polizza cristalli entra infatti in gioco laddove presente anche senza una specifica copertura contro atti vandalici, con il risarcimento garantito per i danni causati volontariamente da terzi.