Dal 2014 i veicoli elettrici sono sottoposti alla stessa regolamentazione delle auto con motore termico per quanto riguarda la revisione obbligatoria. E, come i modelli a combustione, le auto elettriche possono essere bocciate. Scopri con Coyote quali modelli elettrici ultimamente hanno avuto più difficoltà a superare la revisione.
Le auto elettriche, così come le termiche e le ibride, devono superare la revisione per certificare il buon funzionamento del mezzo. La prima revisione deve essere effettuata dopo 4 anni dall’immatricolazione del veicolo, in seguito ogni due anni.
Le auto elettriche sono controllate su tutti i parametri di verifica previsti per le altre categorie di veicoli (condizioni e funzionamento dei tergicristalli, funzionamento del clacson, impianto frenante, ecc.); ovviamente la revisione non prende in considerazione i punti specifici del motore termico, inoltre non sono effettuati i test sulle emissioni (le auto elettriche sono infatti classificate come mezzi puliti).
Tuttavia, 11 punti di controllo supplementari sono necessari per verificare il buon funzionamento di un motore elettrico: in particolare la verifica dello sportello e della presa di ricarica, il controllo del dispositivo anti-avvio motore, del cavo di ricarica, della batteria e dei connettori ad alta tensione. Tra questi 11 punti, 8 potrebbero portare a una nuova revisione in caso di non superamento.
È importante sapere che per poter rivendere un’auto elettrica, il veicolo deve obbligatoriamente aver superato la revisione meno di 6 mesi prima.
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Esattamente come accade per i mezzi a combustione, anche tra le auto elettriche ci sono gli ultimi della classe sul tema della revisione. Questo è ciò che ha recentemente svelato lo studio del rigoroso organismo tedesco TÜV SÜD nel suo rapporto annuale sulle revisioni effettuate quest’anno in Germania.
Dopo aver analizzato più di 10 milioni di veicoli, il rapporto di TÜV è definitivo: in Germania è l’auto elettrica Tesla Model 3 quella che conta il tasso di non superamento revisione più alto della classifica: quasi il 15% delle Model 3 sono state bocciate, contro una media generale del 5,7%. Un pessimo risultato, che posiziona questo modello commercializzato nel 2019 all’ultimo posto della classifica tedesca (111° posto), dietro alla Dacia Logan, la cui percentuale di bocciatura è del 14,7%. Tra le problematiche più frequenti ritrovate su quest’auto, emblema del costruttore americano, troviamo una prematura usura delle sospensioni (guasto che ha già portato a campagne di richiamo) e una forte usura delle pastiglie dei freni.
Altri tre modelli hanno attirato l’attenzione di TÜV sui problemi alla revisione: BMW i3, Nissan Leaf (ZE1) e Renault Zoe (la loro percentuale di esiti irregolari alla revisione resta tuttavia nella media della categoria tra tutti i tipi di motorizzazione).
Sebbene siano classificati molto meglio della Tesla 3, questi modelli hanno presentato guasti frequenti sull’impianto frenante e sul telaio. Difetti di funzionamento che possono essere spiegati principalmente dal peso maggiore dei veicoli elettrici in confronto ai modelli termici simili (la batteria rende le auto elettriche più pesanti dei veicoli a combustione); un carico considerevole che, alla lunga, pesa sull’impianto frenante, sugli assi e sulle sospensioni, accelerando quindi la loro usura.
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