Quella del 2021 è stata un’estate da record. Per cosa? Semplice: per quanto riguarda la grandine. Come rilevato da Coldiretti, infatti, l’estate scorsa ha registrato il maggior numero di tempeste di ghiaccio degli ultimi 10 anni, portando a casa un record – negativo, s’intende – di ben 386 eventi avversi. E pensare che, nell’estate del 2015, si erano viste sul territorio nazionale solamente 27 grandinate, mentre nel 2012 erano state appena 31. L’incidenza delle grandinate sarebbe aumentata a dismisura a partire dal 2018, estate in cui si sono contate 92 grandinate, che sono poi diventate 198 nel 2019 e 120 nel 2020. E a incrementare, peraltro, non è stata solamente la frequenza di questo particolare e dannoso agente atmosferico: a crescere è stata infatti anche la dimensione dei chicchi di grandine. Si pensi per esempio alla famosa e famigerata grandinata che ha colpito nel luglio passato l’autostrada A1, in Emila Romagna, all’altezza di Parma, con dei chicchi di grandine più grandi di una palla da tennis. Colpa dei cambiamenti climatici? Probabilmente sì. E mentre gli agricoltori corrono ai ripari con assicurazioni e coperture per proteggere le colture, anche gli automobilisti iniziano a domandarsi come tutelarsi dai danni da grandine. Possono essere risarciti?
I danni da grandine
Pensiamo prima di tutto a quanto può costare rimettere in sesto un’automobile che è stata vittima di una violenta grandinata. Ebbene, i prezzi possono cambiare grandemente in base al tipo di auto e, ovviamente, in base ai danni causati dalla grandine. Talvolta i chicchi creano solamente leggere e rare ammaccature sulla carrozzeria. Altre volte, invece, arrivano a creare danni ben più importanti, e perfino a rompere parabrezza e lunotto. Va detto che, normalmente, i danni alla carrozzeria possono essere sistemati in modo soddisfacente senza dover riverniciare l’auto, utilizzando i cosidetti “levabolli”, anche chiamati “tirabolli”. In presenza di ammaccature contenute, quindi, esiste questa scorciatoia, che però non è percorribile in caso di danni ingenti, per i quali è necessario ricorrere a stucchi e vernici. La domanda a questo punto è una sola: quanto potrebbe costare riportare allo stato originale la carrozzeria picchiata dalla grandine? Il costo può variare da alcune centinaia di euro per interventi leggeri fino a superare abbondantemente i 2.000 euro nel caso di un’esposizione a grandinate particolarmente violente.
Essere risarciti per i danni causati da una grandinata: l’assicurazione per la grandine auto
Va detto che esiste il modo di assicurare la propria auto contro la grandine, un po’ come si fa solitamente contro il furto o contro l’incendio. Ma attenzione: non esiste una polizza ad hoc per la grandine. Solitamente infatti questa copertura è intesa come polizza accessoria, all’interno di soluzioni di protezione generiche contro gli eventi atmosferici, non di rado vendute unicamente insieme a delle garanzie incendio o simili.
Come funziona la polizza grandine per l’auto?
La copertura grandine funziona come qualsiasi altra copertura assicurativa. Chi paga il premio stabilito, annualmente o semestralmente, può chiedere il risarcimento alla compagnia assicurativa subito dopo l’evento in presenza di danni. Attenzione, però: per avere un risarcimento è necessario trasmettere la richiesta documentata con immagini ed eventuali verbali, e sperare che il danno sia entro i valori rimborsabili. Per questo, al momento della stipula della polizza, è bene controllare franchigie e scoperti.