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Colpo di sonno, stretta sulle patenti in Europa

Europa ha approvato una direttiva per l’accertamento delle patologie respiratorie che provocano sonnolenza, causando un incidente su cinque. Controlli medici più severi.

 

Colpo di sonno al volante, l’Unione europea corre ai ripari: al momento del rilascio o del rinnovo della patente, 500 milioni di europei saranno sottoposti a test valutativi su eventuali disturbi respiratori che compromettono il riposo, generando così sonnolenza diurna e causando il 22% degli incidenti. La direttiva approvata dall’Ue impegna gli Stati membri a varare una legge che obblighi i conducenti di auto, moto, furgoni e camion a rispondere a specifiche domande su malattie come l’Osas (sindrome delle apnee ostruttive nel sonno). In caso di sospetta patologia, scatta il rinvio a un consulto medico ad hoc. Nessun dramma, comunque. Qualora l’esito della visita sia positivo, si potrà continuare a guidare un veicolo dimostrando di seguire le terapie in corso. Calerà invece la durata della validità della patente: tra 2 e 3 anni, in base alla gravità dei disturbi riscontrati.
LA POSIZIONE DELL’ACI. «L’Unione europea ha compiuto un passo importante, che garantisce più sicurezza sulle strade attraverso una maggiore consapevolezza degli automobilisti sui propri limiti, favorendo l’accertamento di patologie sottovalutate e spesso ignorate», ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani. «Da anni l’Aci sollecita, insieme a tante organizzazioni scientifiche, il giusto inquadramento di tutti i disturbi fisici che compromettono le capacità di chi è al volante, senza colpevolizzare chi ne è affetto o limitare ingiustamente il diritto alla mobilità degli individui». In gioco ci sono tante vite umane.
Vincenzo Bonanno

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