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Semaforo, solo 3 secondi per il giallo

Lo ha stabilito una sentenza della Cassazione, in base alla quale 3 secondi sono congrui per dare il tempo al conducente di decidere se fermarsi o meno. Possibile raffica di multe in arrivo.

 

Le conseguenze potrebbero essere drammatiche. La Cassazione ha abbassato a 3 secondi la durata del giallo al semaforo, affinché la multa sia legittima. Quasi scontato, quindi, un aumento delle sanzioni per il passaggio con il rosso. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per tante città italiane, dove il giallo, fino ad ora, è stato tarato a 4 secondi. Il cambio di rotta si basa su uno studio del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), secondo cui tre secondi rappresentano il tempo necessario per fermare un veicolo che viaggia a 50 km/h.
PIOGGIA DI MULTE. Per avere un’idea delle possibili conseguenze, basti pensare che il sindaco di Chicago, Rahm Emanuel, dopo aver abbassato da 3 a 2,9 secondi il giallo al semaforo, ha incassato 8 milioni di dollari in più di contravvenzioni. Considerato che, a seguito della sentenza della Cassazione (n. 27348 del 23 dicembre 2014), il taglio sarà nell’ordine del secondo e non di qualche decimo di secondo, il rischio che ciò possa alleggerire ancora di più le tasche degli automobilisti è plausibile. Senza dimenticare i possibili maggiori pericoli per la sicurezza stradale. Non a caso fa nuovi proseliti il fronte di chi sostiene che si tratti dell’ennesima trovata per rimpinguare le casse degli enti locali. Tre secondi sono sufficienti per rischiare di perdere 163 euro e pure sei punti sulla patente. Per fortuna una circolare del ministero dei Trasporti stabilisce che il tempo minimo di durata del giallo non può mai essere inferiore a tre secondi. Almeno siamo sicuri che sotto questo limite non si potrà scendere. Per ora.
Vincenzo Bonanno

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