Occhio all’orologio quando ci si trova all’interno di una zona a traffico limitato. Per evitare la multa, non basta entrare nell’orario consentito. Se le telecamere beccano un’auto in uscita dalla ztl in un momento non permesso, scatta il verbale. Tutto legittimo. Lo ha chiarito il ministero dei Trasporti, con un parere ad hoc. Ammessa quindi la possibilità di immortalare i trasgressori “di schiena”, ripresi dagli occhi elettronici nel momento in cui abbandonano la ztl.
La vicenda. Ad alzare il polverone è stato il Comune di Milano, che ha chiesto chiarimenti al ministero dei Trasporti sull’eventualità di multare chi è nella zona a traffico limitato, contando oltre all’ora d’ingresso anche quella d’uscita. Richiesta accolta. Per scongiurare la multa non è sufficiente entrare nell’orario consentito in una ztl. Non bisogna circolare quando i varchi sono attivi. Il “vigile elettronico” può sanzionare anche l’uscita dalla zona a traffico limitato in un momento non permesso.
Niente più escamotage. A monte del provvedimento, la caccia ai comportamenti elusivi per ingannare gli occhi elettronici. Non basta entrare in un orario regolare e poi circolare all’interno della ztl durante una fascia in cui è vietato farlo. In base a quanto precisato dal ministero dei Trasporti, adesso sarà possibile fotografare i trasgressori anche sul lato “B” al momento dell’uscita irregolare dalla ztl. E c’è da scommettere che tutti i Comuni seguiranno l’indicazione del ministero.
Nessun tempo massimo di permanenza. Il ministero affronta anche un altro aspetto: nelle zone a traffico limitato non è possibile istituire un tempo massimo di permanenza dei veicoli. Nessun tetto, quindi. Al momento, una regolamentazione della circolazione con multa automatica al superamento del tempo massimo di permanenza è ammessa solo nelle aree aeroportuali.
Vincenzo Bonanno
sergio carlesso