Fino a oggi, i sistemi di assistenza alla guida – i cosiddetti ADAS – sono stati montati sui veicoli a motore a piena discrezione dei produttori. In altre parole, per guadagnare punteggi più alti durante i crash test, i produttori hanno installato – nei modelli full-optional, ma non solo – dei dispositivi per la sicurezza alla guida sempre più innovativi. Queste soluzioni, diventate via via più tecnologiche ed efficienti, possono realmente rendere le nostre strade più sicure, riducendo il numero di incidenti e rendendo i sinistri meno gravi.
Per questo motivo, già da alcuni anni, nei vari parlamenti – a partire da quello europeo – si è iniziato a pensare di rendere obbligatori gli ADAS. Lo stesso è stato fatto del resto in passato con altri dispositivi, come con le cinture di sicurezza e con gli airbag, diventati obbligatori su tutte le auto omologate dal 2002 in poi. L’obbligatorietà degli ADAS era già stata richiesta da un gruppo di deputati del Parlamento europeo nel 2017: nel 2019 si è giunti finalmente a un accordo. Bruxelles ha dunque richiesto l’approvazione a tutti i Paesi membri, con i sistemi ADAS a fare l’ingresso nella Gazzetta UE nel dicembre scorso.
Come si concretizzerà l’obbligo relativo ai dispositivi ADAS? A partire dal 2022, una lunga serie di sistemi di assistenza alla guida diventerà obbligatoria per tutti i modelli di nuova omologazione. Per le vetture già in commercio, omologate per la vendita prima del 2022, l’obbligo di avere le nuove dotazioni scatterà invece nel 2024. L’obiettivo è quello di rendere i nuovi veicoli più sicuri e più affidabili, per avvicinarsi sempre di più a delle automobili “smart”, in grado di aiutare il conducente nell’evitare sinistri.
Ma di quali dispositivi ADAS si tratta, nello specifico?
I produttori, quindi, hanno meno di due anni per regolarsi, e per implementare i sistemi ADAS obbligatori in tutte le nuove automobili. Nello specifico, per le automobili, per furgoni, per gli autobus, per i camion e per i veicoli sportivi, a partire dal 2022 saranno obbligatori i seguenti sistemi di sicurezza e di assistenza:
Non è tutto qui. Per quanto riguarda i mezzi pesanti, e quindi gli autobus e i camion, il testo di Bruxelles prevede anche l’entrata in vigore dell’obbligo, sempre a partire dal 2022, di:
Per quanto riguarda invece le normali automobili e i furgoni, alle introduzioni viste sopra si sommano anche: