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Auto elettriche: 4 fake news da smentire

Cresce di continuo la percentuale di italiani che decidono di acquistare un’automobile elettrica. Stando a delle stime Deloitte, nei prossimi 10 anni il mercato internazionale conoscerà un tasso di crescita annuo medio del 29%. In effetti, il diffondersi delle auto elettriche e in generale della mobilità elettrica potrebbe essere ancora più veloce: a rallentarla un po’ ci sono diversi fattori. Parliamo del costo di acquisto dei veicoli a batteria e della carenza di stazioni di ricarica. Va però detto che i prezzi delle automobili elettriche si stanno pian piano normalizzando, e che di certo gli incentivi aiutano parecchio; e anche che le colonnine elettriche installate aumentano di mese in mese. Anche la cattiva informazione, peraltro, frena le e-car. Vediamo le 4 fake news sulle auto elettriche più diffuse!

4 fake news sulle auto elettriche

Le auto elettriche inquinano quanto quelle a benzina o a diesel

Questa è certamente tra le più popolari fake news sulle auto elettriche attualmente in circolazione. Non ci sono dubbi: anche i veicoli elettrici inquinano. Questo perché una fetta grande o piccola dell’elettricità usata per fare il pieno viene prodotta ancora oggi usando combustibili fossili. E anche perché la produzione di veicoli elettrici è fortemente inquinante. Ciò non equivale a dire però che le automobili elettriche inquinano come o più delle colleghe a benzina o diesel. Al contrario, uno studio della federazione europea per trasporto e ambiente Transport&Environment afferma che, tenendo conto di tutto, le auto elettriche emettono in media 3 volte meno anidride carbonica delle colleghe. Certo, l’impatto ambientale delle auto a batteria cresce quando vengono prodotte in paesi bassi standard per l’inquinamento industriale e usate in paesi in cui l’elettricità è prodotta soprattutto con combustibili fossili. Il V rapporto Repower Italia spiega però che nel peggiore degli scenari «un’auto elettrica con una batteria prodotta in Cina e guidata in Polonia emette ancora il 22% in meno di CO2 rispetto al diesel e il 28% in meno rispetto alla benzina».

Le batterie non possono essere smaltite

Altra fake news sulle auto elettriche è quella sullo smaltimento delle batterie. Certo, è vero che le batterie non sono facili da smaltire: attualmente non ci sono tecniche per uno smaltimento totale. Ma è vero anche che possono essere recuperate, riciclate e riutilizzate. Con delle vecchie batterie di auto elettriche è per esempio possibile creare delle unità di stoccaggio energetico per degli impianti fotovoltaici.

Le auto elettriche prendono fuoco più facilmente

Tra le bufale che circolano sulle auto a batteria c’è anche quella relativa agli incendi molto probabili. Ovviamente si tratta di una fake news: così come nel caso delle auto a benzina e diesel, anche i veicoli elettrici devono superare dei controlli relativi ai quesiti antincendio. Un rapporto Zürich, protagonista a livello del settore assicurativo, spiega che «la percentuale dei veicoli elettrici che prendono fuoco è paragonabile a quella delle automobili con un motore convenzionale» .

Il sistema non è pronto ad accogliere le auto elettriche

Indubbiamente l’infrastruttura stradale si sta dotando in questi anni del necessario per garantire i servizi indispensabili per la circolazione delle auto elettriche. Ma questo non vuol dire che l’aumento delle e-car possa mettere in crisi la rete elettrica italiana. Ipotizzando che nel 2030 sulle strade italiane circolino 10 milioni di veicoli elettrici, pari a un quarto del totale, si avrebbe appena il 5% in più di fabbisogno energetico. Un aumento che, iniziando a lavorare fin d’ora, dovrebbe essere facile gestire senza interruzioni.

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