Quando si parla di patente di guida, nella maggior parte dei casi, si intende molto semplicemente la patente di guida dell’auto, senza il bisogno di specificare che si parla della patente B. In realtà, però, il nostro Codice della Strada prevede molte tipologie differente di patenti di guida, ognuna delle quali alla guida di un differente veicolo
Ecco la prima delle patente di guida che andiamo ad analizzare. La patente AM è la “prima” delle patenti di guida: si tratta infatti di un permesso che si può ricevere già a 14 anni. Questo documento permette di guidare dei ciclomotori a due ruote con una cilindrata massima di 50 centimetri cubici (se a combustione interna; in caso di motori elettrici, la potenza massima è di 4 kW). Con la patente AM è possibile guidare anche dei ciclomotori a tre ruote, sempre con gli stessi limiti di cui sopra. In Entrambi i casi, i veicoli non possono vantare una velocità massima maggiore ai 45 chilometri orari. Rientrano nella lista dei veicoli che si possono guidare con una patente AM anche i quadricicli leggeri. Si tratta di veicoli con motore uguale o inferiore ai 50 cc (oppure la cui potenza è inferiore ai 6 kW per i motori elettrici) con massa in ordine di marcia inferiore ai 425 chilogrammi. Anche per i quadricicli leggeri vale il limite massimo di velocità di 45 chilometri orari. La patente AM è valida per 10 anni fino ai 50 anni, per 5 anni tra i 50 e i 70, per 3 anni dopo i 70 e per 2 anni dopo gli 80.
La patente di guida A permette di guidare i motocicli. Esistono però tre categorie differenti di patente A. Con la patente A1, che è possibile conseguire già a 16 anni, è possibile guidare motocicli fino a 125 centimetri cubi. Con la patente A2, conseguibile a partire dalla maggiore età, si possono guidare motocicli più potenti, fino ai 35 kW. Con la patente A vera e propria si possono guidare motocicli senza alcun limite. La patente A è conseguibile a partire dai 20 anni, se si possiede la patente A2 almeno da 2 anni, o in caso contrario a partire dai 24 anni.
Per conseguire queste patenti è necessario effettuare sia l’esame pratico che quello teorico. Per passare da una categoria a quella superiore è invece sufficiente effettuare l’esame pratico. Allo stesso moto, una persona in possesso della patente B che desidera ottenere la patente A, dovrà effettuare solo la prova di guida.
Per quanto riguarda le scadenze, le patenti A seguono quanto anticipato a proposito della patente AM.
La patente di guida per eccellenza, la più diffusa. La patente B è la patente che permette di guidare l’automobile. Più nello specifico, con la patente B è possibile guidare tutti i motoveicoli (e quindi motocicli, tricicli e quadricicli) fino a125 cm3 e 11 kW. È possibile ovviamente guidare gli autoveicoli dedicati al trasporto di persone e cose – autocarri e autocaravan compresi – purché al di sotto di determinati limiti. Si parla infatti di un massimo di 9 posti (conducente compreso), di una massa complessiva non superiore alle 3,5 tonnellate a pieno carico, con la possibilità di trainare un rimorchio leggero fino ai 750 kg. È possibile anche guidare veicoli con rimorchi pesanti, a patto che, in ogni caso, la massa complessiva non sia superiore alle 3,5 tonnellate. Con la patente B è inoltre possibile guidare macchine agricole e macchine operatrici (ma non quelle eccezionali) nonché i mezzi adibiti al servizio di emergenza.
Anche in questo caso, le scadenze e i rinnovi della patente di guida B seguono quanto anticipato per la patente AM.
Come è noto, la patente C è la patente di guida che abilita alla guida dei cosiddetti camion, ovvero dei veicolo dedicati al trasporto di cose. Per quanto riguarda l’età, è possibile conseguire la patente C a partire da 21 anni. Va sottolineato che, da sola, la patente C permette unicamente di guidare camion per il trasporto di cose in contro proprio. Se invece si volesse usare questo mezzo per motivi professionali, sarà necessario conseguire anche la CQC merci. Chi consegue anche la CQC merci, peraltro, può fare la patente C già a 18 anni.
Quali veicoli possono essere guidati con la patente C? Ebbene, prima di tutto si possono guidare tutti i veicoli abilitati dalla patente di guida B. Oltre a questi, possono essere guidati i veicoli realizzati per il trasporto di cose – e non di persone – con una massa complessiva massima superiore alle 3,5 tonnellate, con la possibilità di trainare un rimorchio leggero. Oltre alla patente di guida C esiste la sua sorella minore, la patente C1. Questa permette infatti di condurre – oltre ai veicoli permessi dalla patente B – dei veicoli per il trasporto di cose con una massa complessiva massima inferiore alle 7,5 tonnellate. La patente C, da parte sua, non prevede questo limite. Le patenti C hanno una durata di 5 anni fino ai 65 anni. Da lì in poi, devono essere rinnovate ogni 2 anni.
La patente di guida D è il corrispettivo della patente C, non più però per il trasporto di cose, quanto per quello di persone. Con questo permesso è infatti possibile guidare veicoli per il trasporto di oltre 9 persone; per effettuare questa attività a livello professionale è necessario conseguire la CQC persone. Anche la patente di guida D ha una sorella minore, ovvero la patente D1, con la quale è possibile condurre dei minibus, fino a un numero massimo di 16 posti passeggeri. È possibile conseguire la patente D1 a 21 anni, mentre per la patente D è necessario aspettare fino ai 24 ani
Non si tratta di una vera e propria patente, quanto invece di una espansione delle patenti B, C e D, che permette il traino di rimorchi e di semirimorchi non leggeri.