Segmenti auto, quali sono le differenze?

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Non è facile classificare le varie tipologie di auto. Un tempo di certo c’erano meno difficoltà: di fatto si potevano suddividere gli autoveicoli in utilitarie, fuoristrada, berline e wagon. Poi però il mercato dell’auto si è diversificato sempre di più, con la creazione di nuovi modelli, che hanno rivoluzionato in buona parte la situazione precedente. Le utilitarie si sono divise in due gruppi interni, con l’avvento delle city car, mentre le berline hanno iniziato a distinguersi tra le due volumi e le tre volumi. E ancora, negli ultimi anni abbiamo visto l’inserirsi e il diffondersi su larga scala dei SUV, che di certo non possono essere classificati come fuoristrada. Come risolvere la situazione, per poter avere una tassonomia delle auto abbastanza precisa e allo stesso tempo generale? In Europa si è deciso di introdurre il concetto di “segmenti auto”, creando dei gruppi in base alle dimensioni del veicolo e al tipo di carrozzeria. Questi segmenti sono in tutto 6, e vengono indicati con le prime 6 lettere dell’alfabeto, dalla A alla F. Vediamoli!

Superutilitarie: il segmento auto A

Partiamo dalle piccoline. Si potrebbe dire che le superutilitarie sono delle creature recenti, ma in realtà non è così. A rendere famoso e diffuso questa tipologia di automobili fu infatti la celebre Fiat 500, che negli anni Cinquanta mostrò al mondo quanto poteva essere bella una piccola auto pensata per la città. E i vari produttori si misero al lavoro per fare altrettanto, dalle Mini in poi. Di certo le superutilitarie di oggi sono decisamente più grandi rispetto a quelle di un tempo: basterebbe misurare la Fiat 500 attuale con quella di 70 anni fa per rendersi conto che abbiamo a che fare con ordini di grandezza differenti. Si tratta in ogni caso di vetture compatte, pensate soprattutto per muoversi agevolmente nel traffico urbano. Negli ultimi anni, però, anche le superutilitarie hanno virato verso le 5 porte. Pensiamo quindi alla Volkswagen Up, alla Citroen C1, alla Suzuki Ignis, alla Renault Twingo, e via dicendo.

Utilitarie: il segmento B

Passiamo alle utilitarie vere e proprie, che eccedono un po’ quanto a dimensioni le superutilitarie. Qui di fatto si parla di automobili non particolarmente grandi, ma abbastanza spaziose per essere utilizzate comodamente anche per dei viaggi lunghi, con passeggeri e bagagli. E di certo il segmento auto B delle utilitarie è molto, molto vasto, con tantissimi modelli. Le utilitarie hanno iniziato a staccarsi più decisamente dalle superutilitarie a partire dai primi anni 2000, per diventare sempre più grandi: di fatto oggi tutte le auto del segmento B misurano circa 4 metri. La vecchia 500, per dire, era lunga appena 290 centimetri. Insomma, in un’utilitaria attuale non si sta stretti. Alcuni modelli sono effettivamente grandi, come la Seat Ibiza e la Volkswagen Polo. Altri modelli che rientrano nel segmento auto B sono la Renault Clio, la Peugeot 208, la Citroen C3, e così via. Se un tempo le varianti wagon entravano automaticamente di diritto in questo segmento, oggi le cose sono più complicate, con le wagon che tipicamente finiscono nei segmenti successivi.

Berline compatte: il segmento auto C

Quali sono le auto che finiscono nel segmento C? La definizione di berline compatte è effettivamente molto ampia. E non è facile distinguere tra quelle che possono rientrare in questo gruppo, sapendo che la stessa auto può avere la configurazione con o senza coda, e può essere a due o a tre volumi. Qui rientrano tipicamente anche le station wagon. Facciamo qualche esempio? Tra le tipiche berline compatte ci sono la Ford Focus, la Volkswagen Golf, l’Alfa Romeo Giulietta, la Seat Leon, la Fiat Tipo, la Renault Mégane, l’Audi A3, la Mercedes Classe A nonché la BMW Serie 1. Va detto che anche i SUV compatti vengono inseriti nel segmento auto C: si pensi per esempio alla Ford Kuga, alla Volvo XC40 o alla Peugeot 3008.

Berline medio grandi: il segmento D

Risulta più facile capire quali sono le automobili che rientrano nel segmento auto D. Qui infatti vengono inserite solamente le berline a tre volumi di dimensioni tra medio e grandi. A differenza di quanto accade nei segmenti E ed F (dominati esclusivamente da brand premium) qui si trovano ancora dei marchi generalisti. Le auto che entrano nel segmento D hanno una lunghezza compresa tra i 4,40 e i 4,80 metri, pensate più per i lunghi viaggi che per muoversi nel traffico urbano. Qui troviamo quindi la Volkswagen Passat, l’Audi A4, l’Audi A5, la Ford Mondeo, l’Alfa Romeo Giulia, la Skoda Superb, la Peugeot 308 nonché l’Alfa Romeo Stelvio, che è a tutti gli effetti un SUV.

Berline di rappresentanza e SUV: i segmenti E ed F

Gli ultimi due segmenti sono effettivamente molto vicini tra loro, includendo solo automobili di dimensioni grandi e prodotti da brand premium. Le berline premium più vendute sono di fatto tutte comprese nel segmento auto E: qui troviamo la Mercedes Classe E, la Mercedes GLS e GLE, la BMW X5, la BMW Serie 5, l’Audi A6, l’Audi Q7 e Q8, nonché la Maserati Levante.

Con il segmento auto F ci si alza nel lusso più deciso. Parliamo dei SUV di casa Porsche, della Maserati Ghibli, della Mercedes Classe S, delle Audi A8 e A8L.

Come si può notare, alcune tipologie di auto restano tagliate fuori da questa lista, finendo quindi per creare dei gruppi a sé stanti. Parliamo delle auto coupé e delle auto sportive.  

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