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Infrazioni: quali sono le più comuni in Italia?

Quali sono le infrazioni più comuni in Italia? Quali sono, dunque, le trasgressioni al Codice della Strada più diffuse tra gli italiani, nonché quelle che più spesso vengono individuate da vigili, polizia stradale e carabinieri? Indubbiamente il Codice della Strada prevede un lunghissimo elenco di infrazioni. Alcune vengono riscontrate molto raramente, mentre altre invece, per le forze dell’ordine, sono praticamente all’ordine del giorno. Va poi detto che anche le infrazioni più comuni sono soggette a forti cambiamenti nel tempo. Si pensi per esempio all’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza, introdotto nel 1988: per gli anni successivi, la multa per guida senza cinture è stata tra le più diffuse. Oggi, invece, sono fortunatamente sempre meno le persone che si dimenticano di allacciare le cinture di sicurezza.

Quali sono, quindi, le infrazioni più comuni in Italia per quanto riguarda il codice della Strada? Scopriamolo!

Codice della Strada: le infrazioni più comuni in Italia

Mancata revisione del veicolo

Tra le infrazioni più comuni in Italia spicca senza dubbio quella conseguente alla mancata revisione del veicolo, appuntamento che non di rado si tende a dimenticare. Resa obbligatoria dall’articolo 80 del Codice della Strada, deve essere effettuata la prima volta dopo 4 anni dall’immatricolazione, e da quel punto in poi con cadenza biennale. Lo scopo è quello di verificare la sicurezza del veicolo, controllando quindi freni, luci, pneumatici e quant’altro. La sanzione varia molto in base al ritardo accumulato, allo stato del veicolo e al suo utilizzo. Si parla infatti di una forbice che parte dai 173 euro per arrivare fino agli 8.000 euro, nel caso speciale in cui un veicolo che non ha passato la revisione venga pescato a circolare su strada.

Patente scaduta

Ecco un’altra sanzione piuttosto comune, anche in questo caso dovuta nella maggior parte dei casi a una dimenticanza. È però bene segnarsi sul calendario il momento in cui è necessario rinnovare la patente: chi viene trovato a guidare con questo documento scaduto viene multato con una sanzione che parte dai 160 euro. Alla sanzione pecuniaria si aggiunge poi il ritiro della patente di guida. Dopo la sanzione, quindi, sarà necessario pagare quanto dovuto, nonché procedere con il rinnovo della patente di guida.

Guida senza patente

Più grave la situazione di chi viene pescato a guidare senza patente. Non si tratta, va detto, di un’evenienza particolarmente rara: in Italia ogni anno un buon numero di persone viene fermato alla guida di veicoli senza avere però la patente di guida. Come afferma l’articolo 116 del Codice della Strada, al trasgressore viene inflitta una sanzione tra i 2.257 e i 9.032 euro. Si tratta dunque di una sanzione estremamente salata, che viene applicata anche a chi si mette al volante con patente ritirata o non rinnovata per mancanza dei requisiti fisici e psichici. Va peraltro sottolineato che, fino al 2016, mettersi alla guida di un veicolo senza possedere la patente era considerato un reato penale.

Guida con mancanza dei requisiti fisici o psichici

Può sembrare strano, ma è davvero così: tra le infrazioni più comuni in Italia c’è la multa per guida con mancanza dei requisiti fisici o psichici. Nella maggior parte dei casi questa multa viene applicata a dei guidatori con un braccio ingessato, o con altre limitazioni temporanee che non permettono di guidare in completa sicurezza. Come recita l’articolo 140 del Codice della Strada, «il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibili». Difficile, con degli arti immobilizzati, riuscire a effettuare “tutte le manovre necessarie”. Per questo motivo i trasgressori possono essere multati con una sanzione di 87 euro.

Divieto di sosta

Grande classico nel mondo delle multe è ovviamente quella per divieto di sosta, soprattutto in città, lì dove spesso è particolarmente difficile trovare un posto in cui parcheggiare il proprio veicolo. La sanzione conseguente a un parcheggio in divieto di sosta, però, è piuttosto leggera: si parla infatti di una multa che parte da 41 euro e che, se pagata entro 5 giorni dalla notifica, viene scontata del 30%. Ci sono poi altre multe moto comuni legate alla sosta e ai suoi divieti. C’è per esempio la sanzione per la mancata esibizione del disco orario, anch’essa di 41 euro, e quella per chi non spegne il motore durante la sosta.

Eccesso di velocità

Tra le multe più comuni al volante non poteva mancare la sanzione per l’eccesso di velocità. Come è noto, questa multa diventa via via più salata con l’aumentare della velocità. Chi viene trovato a viaggiare fino a 10 chilometri orari in più rispetto al limite fissato, infatti, va incontro a una multa da 42 a 168 euro, che aumenta fino a 224 euro di notte. Chi viaggia tra i 10 e i 40 chilometri orari in più si vede applicare una multa tra i 168 e i 674 euro, che può arrivare fino a 898,67 euro nell’orario notturno. Oltre i 40 chilometri orari in più, alla sanzione pecuniaria (da 527 euro a 2.108 di giorno, fino a 2.810 euro di notte) si somma la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Chi supera i limiti di oltre 60 chilometri orari, infine, si vede assegnare una multa tra 821 e 3.287 euro – con sanzioni fino ai 4.382 euro dopo il tramonto. In questo caso è prevista la sospensione della patente per 6-12 mesi. Si parla quindi di multe salate, anzi, salatissime: molto meglio avere a bordo un segnalatore COYOTE, che ti ricorda il limite di velocità e segnala con largo anticipo la presenza di autovelox fissi e mobili.

Guida con uso di cellulare

Infine, tra le infrazioni più comuni, troviamo la guida con uso di cellulare. Per ora la legge prevede una multa tra i 165 e i 661 euro alla prima violazione. C’è però in ballo una proposta di legge che vorrebbe portare la sanzione tra i 422 e i 1.697 euro, con un’eventuale sospensione della patente correlata. Queste sanzioni salatissime sono dettate dall’alta pericolosità di questo comportamento diffuso, che ogni anno causa tantissimi incidenti.

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