Il 2022 è stato un anno di ripresa per la mobilità, sia in Italia che in Europa. Questo però ha comportato anche un significativo aumento degli incidenti stradali. Il recente rapporto Istat-Aci ha presentato dati che evidenziano un incremento nelle vittime e negli incidenti, sollevando importanti interrogativi sulla sicurezza stradale e sulle azioni necessarie per garantire una circolazione più sicura. Vediamo insieme i punti principali del rapporto Istat.
Nel corso del 2022, sono state 3.159 le vittime di incidenti stradali sulle strade italiane, per una media di 9 al giorno, un aumento del 9,9% rispetto al 2021. Cresce anche il numero degli incidenti (+9,2%) e dei feriti (+9,2%). Questi numeri, benché superiori rispetto al 2021, restano comunque inferiori ai dati del 2019, con una riduzione dello 0,4% nel numero di vittime rispetto al periodo pre-covid.
Questo aumento degli incidenti si è verificato parallelamente a un ritorno all’uso dei veicoli privati dopo le restrizioni della pandemia. Nonostante lo smart working abbia ridotto gli spostamenti casa-lavoro, l’uso quotidiano dei veicoli privati è salito all’80,9%, avvicinandosi ai livelli pre-pandemia del 2019. Le due ruote, motorizzate e non, sono state le scelte più popolari per gli spostamenti.
La graduale ripresa della mobilità che ha caratterizzato le strade italiane nel 2022 si è verificata anche nel resto delle strade europee, così come l’aumento nel numero di incidenti stradali. L’UE registra infatti un incremento del 3,7% rispetto all’anno precedente anche se, come nel caso dell’Italia, la percentuale rimane inferiore rispetto al 2019.
Non tutti i Paesi europei però mostrano un aumento nel numero di incidenti stradali, anzi, i dati Istat mettono in evidenza un quadro molto variegato. Da una parte, abbiamo paesi come la Polonia e la Finlandia in cui la situazione sembra cambiare in positivo, con una riduzione significativa delle vittime stradali. Mentre altri Paesi, come la Danimarca e la Svezia, registrano aumenti preoccupanti.
Le statistiche sugli incidenti stradali nel 2022 rivelano un incremento delle vittime tra i giovani e sollevano preoccupazioni in particolare sulla sicurezza stradale per i bambini, che hanno registrato un aumento dei decessi nella fascia di età 0-14.
Le categorie più colpite sono state gli automobilisti (+15,4%) e i motociclisti (+12,4%), mentre si è osservata una diminuzione tra ciclisti e conducenti di autocarri, che registrano l’1,8% in meno rispetto al 2021.
Al primo posto tra le cause principali degli incidenti stradali in Italia troviamo la guida distratta, seguita dal mancato rispetto della precedenza e dall’eccesso di velocità. Questi tre fattori rappresentano oltre il 38% del totale. Tra le altre cause troviamo la mancanza della distanza di sicurezza, le manovre irregolari e il comportamento scorretto dei pedoni.
Crescono anche le sanzioni emesse dalla Polizia Stradale, dai Carabinieri e dalle Polizie locali, che registrano un incremento del 12,8% rispetto al 2021. Anche in questo caso, l’eccesso di velocità si posiziona tra le principali cause.
Nei prossimi anni, le strade potrebbero vivere una grande evoluzione tecnologica. Sistemi avanzati di assistenza alla guida, veicoli autonomi e un’infrastruttura stradale più intelligente: questi i punti su cui si lavorerà da qui al 2030. L’obiettivo italiano ed europeo è chiaro: ridurre drasticamente gli incidenti e incrementare la sicurezza stradale grazie a tecnologie più sicure e alla promozione di comportamenti responsabili sulla strada. E mentre si è già al lavoro sugli obiettivi per il prossimo decennio, la Dichiarazione di Stoccolma del 2020 aspira a risultati ambiziosi: un futuro “zero vittime” sulle strade entro il 2050.
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