Approfondimenti » Quanti punti si perdono per…

Quanti punti si perdono per eccesso di velocità?

Perché si è in ritardo al lavoro o a un appuntamento, e si vuole recuperare qualche minuto prezioso schiacciando un po’ di più sull’acceleratore. Oppure perché si ha fretta di tornare a casa e di buttarsi sul divano. O perché si ha la guida sportiva nel sangue. O, ancora, perché non si presta la dovuta attenzione ai cartelli stradali che segnalano l’effettivo limite di velocità da non oltrepassare. Ci sono tanti motivi differenti per cui gli automobilisti rischiano di andare incontro a una multa per eccesso di velocità, la quale in certi casi può essere estremamente salata. Ma non è una questione meramente economica: per convincere gli automobilisti a mantenersi entri i limiti prestabiliti, da anni in Italia vige il sistema della patente a punti. Oltre alla sanzione pecuniaria, quindi, chi viene multato per eccesso di velocità si vede generalmente affibbiare anche una decurtazione dei punti patente, che può mettere in seria difficoltà l’automobilista dal piede pesante.

È proprio per evitare delle situazioni come queste del resto che sono stati sviluppati i dispositivi Coyote, che segnalano in anticipo i limiti di velocità e delle zone di controllo, aiutando gli automobilisti a mantenersi entro i parametri consentiti.

Ma quanti punti, nello specifico, vengono decurtati in una sanzione per eccesso di velocità? Scopriamo insieme i dettagli delle multe per eccesso di velocità e i relativi punti tolti.

I diversi limiti di velocità

Prima di vedere nello specifico quanti punti vengono decurtati nei vari casi di eccesso di velocità, vale la pena ripassare velocemente quelli che sono i diversi limiti vigenti sulle strade italiane. In Italia, i limiti di velocità variano a seconda del tipo di strada e delle condizioni specifiche del tratto e ad avere l’ultima parola sono sempre, ovviamente, i segnali stradali presenti sul posto. In presenza di curve pericolose, di attraversamenti stradali, di strade sconnesse e via dicendo, infatti, molto spesso il limite di velocità viene abbassato. In ogni caso, in generale, è possibile dire che in Italia sulle strade urbane, dove il traffico è più intenso e la presenza di pedoni è frequente, il limite di velocità massimo è generalmente fissato a 50 chilometri orari. Questo valore può essere modificato da segnali specifici, specialmente in presenza di scuole, ospedali o in condizioni di traffico intenso.

Zone a 30 km/h

Negli ultimi anni, alcune città, come Bologna, stanno sperimentando l’introduzione di un limite di velocità ancora più basso di 30 chilometri orari in specifiche zone urbane, come aree residenziali, vicinanze di scuole e parchi. Questo nuovo limite, noto come zona 30, è stato implementato per aumentare la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti e per ridurre il rischio di incidenti in aree ad alta densità di traffico e con elevata presenza di utenti vulnerabili della strada. Le aree con limite a 30 km/h sono segnate chiaramente da appositi cartelli stradali e spesso accompagnate da misure di controllo elettronico per garantire il rispetto della nuova normativa.

Strade più veloci

Il limite si alza a 90 chilometri orari sulle strade extraurbane secondarie, per arrivare a 110 chilometri all’ora per quanto riguarda le strade extraurbane principali. Come è noto, infine, il limite massimo di velocità sulle autostrade è di 130 chilometri orari, anche se va detto che negli ultimi anni sono stati ipotizzati più volte degli aumenti “sperimentali” di questa soglia. In particolare, sulle autostrade a tre corsie dotate di sistemi Tutor, la normativa prevede già la possibilità di alzare il limite di velocità fino a 150 chilometri orari. Tuttavia, questa opzione non è ancora stata implementata su nessuna autostrada italiana. Esistono anche delle rare eccezioni, come per esempio dei tratti di strade urbane – debitamente segnalati – in cui il limite di velocità massimo è posto a 70 chilometri orari.

I diversi strumenti per misurare la velocità

Ci sono diversi strumenti attraverso i quali le forze dell’ordine possono misurare la velocità dei veicoli, e quindi certificare un eventuale eccesso di velocità. Il più famoso è sicuramente il classico autovelox, incubo ricorrente di parecchi automobilisti. Si tratta, in estrema sintesi, di uno strumento in grado di rilevare la velocità istantanea di un veicolo, fotografandone la targa. Gli autovelox possono essere fissi, cioè posizionati in luoghi prestabiliti e visibili, o mobili, montati su veicoli delle forze dell’ordine che si spostano lungo le strade. Un’evoluzione del classico autovelox è l’autovelox bidirezionale, capace di controllare la velocità dei veicoli che transitano in due direzioni differenti. Questo tipo di autovelox è utile per monitorare le strade con traffico intenso e migliorare l’efficacia dei controlli.

È diverso il funzionamento dei tutor: in questo caso si rileva il momento di passaggio di un veicolo in due punti differenti. Utilizzando la formula della velocità media (distanza/tempo), il Tutor determina se il veicolo ha mantenuto una velocità conforme ai limiti prescritti lungo il tratto di strada. Questo sistema è particolarmente efficace per monitorare le velocità su autostrade e strade extraurbane, dove è più difficile rilevare velocità eccessive con dispositivi fissi.

Si stanno poi diffondendo in questi ultimi anni gli scout speed, degli speciali autovelox in movimento montati all’interno delle automobili delle forze dell’ordine, per il rilevamento “in corsa” della velocità.

Negli ultimi anni, anche i dispositivi di controllo intelligente stanno guadagnando terreno. Questi strumenti utilizzano tecnologie avanzate come radar laser, telecamere ad alta risoluzione e sistemi di intelligenza artificiale per rilevare e monitorare la velocità dei veicoli in modo più preciso e meno invasivo. Alcuni di questi dispositivi possono anche integrare sistemi di rilevamento delle violazioni semaforiche e di comportamento alla guida, offrendo un quadro complessivo della sicurezza stradale.

Punti persi e multe per eccesso di velocità

Vediamo ora quanti punti vengono decurtati nei diversi casi di eccesso di velocità. Bisogna sempre tenere in considerazione, va sottolineato, il margine di tolleranza previsto dal Codice della Strada. Ad esempio, in autostrada si viene effettivamente multati quando il veicolo viaggia al di sopra dei 136,5 chilometri orari.

Tenendo conto di questo presupposto:

Chi supera il limite di velocità di 10 chilometri orari :

  • Multa: tra 41 e 168 euro
  • Nessuna decurtazione di punti

Chi supera il limite di velocità di oltre 10 chilometri orari :

  • Decurtazione: 3 punti dalla patente
  • Multa: tra 168 e 674 euro

Chi supera il limite di velocità di oltre 20 chilometri orari :

  • Multa: tra 204 e 818 euro

Chi supera il limite di velocità di oltre 40 chilometri orari :

  • Multa: tra 537 e 2.108 euro
  • Decurtazione: 6 punti dalla patente
  • Sospensione della patente: da 1 a 3 mesi
  • Trasgressori recidivi nel biennio: sospensione della licenza di guida fino a 18 mesi

Chi viene colto con un eccesso di velocità superiore a 60 chilometri orari :

  • Multa: tra 821 e 3.287 euro
  • Decurtazione: 10 punti dalla patente
  • Sospensione della licenza: tra 6 e 12 mesi
  • Rrecidiva nel biennio: revoca automatica della patente

Va sottolineato, per completezza, che:

  • Le sanzioni comminate tra le 22 e le 7, e quindi durante l’orario notturno, sono soggette a un aumento di un terzo.
  • Alla terza violazione che comporta una decurtazione di punti nel medesimo anno è prevista la revisione della patente di guida, con la possibile richiesta di un nuovo esame di guida.

È importante notare che le sanzioni per eccesso di velocità sono ancora più severe per i neopatentati, per i quali sono previste ulteriori penalità e limiti di velocità più restrittivi.

Quanti punti vengono decurtati per eccesso di velocità ai neopatentati?

È leggermente diverso il discorso per quanto riguarda i neopatentati. Chi possiede la patente da meno di tre anni, per esempio, deve rispettare dei limiti di velocità differenti rispetto a quelli segnalati. In autostrada, per esempio, il neopatentato non può mai superare i 100 chilometri orari, neanche di fronte a dei segnali che indicano il limite a 130 chilometri all’ora. Nelle strade extraurbane principali, invece, il limite massimo per i neopatentati è posto a 90 chilometri orari. Per quanto riguarda le sanzioni per eccesso di velocità, nel caso dei neopatentati il Codice della Strada prevede una decurtazione dei punti doppia. Il neopatentato che viene colto a transitare in autostrada a 118 chilometri orari, per esempio, va quindi incontro a una decurtazione di ben 6 punti dalla patente di guida. In più, le multe per eccesso di velocità possono comportare l’obbligo di partecipare a corsi di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Questi corsi sono progettati per educare i neopatentati sui rischi legati alla velocità e promuovere comportamenti di guida più sicuri. Insomma, i neopatentati devono stare particolarmente attenti: le violazioni possono avere conseguenze importanti sulla loro patente e sulla loro sicurezza.

Rispettare i limiti di velocità non permette solo di evitare sanzioni e decurtazioni di punti, ma è anche un atto di responsabilità verso la sicurezza stradale. In questo contesto, i dispositivi come Coyote si dimostrano gli alleati migliori nel monitorare e mantenere il rispetto dei limiti di velocità, grazie agli avvisi sempre presenti e in tempo reale su autovelox e cambiamenti nei limiti di velocità.

tutti gli articoli, i tag e gli autori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *