Presenti in tutte le autostrade italiane, i sistemi tutor sono stati affiancati ai classici autovelox per controllare ancora più scrupolosamente la velocità tenuta dagli utenti della strada. E questo ovviamente in modo automatico, senza la presenza di agenti della Polizia stradale. Di giorno e di notte, con qualsiasi condizione metorologica o di traffico, i sistemi tutor sono pronti a segnalare chi oltrepassa i limiti di velocità. E di fatto basta una piccola distrazione per vedersi multare con sanzioni anche salate: per questo motivo può risultare molto utile una app autovelox come COYOTE. Ma come funzionano i tutor, e in che modo l’applicazione tutor attivi COYOTE può aiutarti a evitare le multe?
Il funzionamento dei safety tutor è diverso rispetto a quello dei comuni autovelox. Il fine, certo, è lo stesso, ovvero quello di andare a multare chi guida al di sopra dei limiti di velocità. Ma se gli autovelox rilevano l’eventuale mancato rispetto dei limiti nel momento in cui l’auto passa davanti alla fotocamera, i sistemi tutor si rivelano più intelligenti. Il concetto di fondo è semplice: nel momento in cui si individua un autovelox è possibile rallentare, per poi magari riprendere a guidare al di sopra del limite orario. Con i safety tutor questo sarebbe invece assolutamente inutile, avendo a che fare non con uno, quanto con due sensori. Da una parte c’è un portale d’ingresso, e dall’altra parte, a una distanza tipicamente compresa tra i 10 e i 25 chilometri, c’è un portale d’uscita, con un altro sensore. Il sistema tutor memorizza l’ora esatta del passaggio del veicolo all’ingresso, associandola a una targa. La stessa operazione viene fatta dal portale in uscita. A quel punto le informazioni vengono passate a un sistema centrale, il quale calcola il tempo di percorrenza del veicolo rilevando la velocità media. Se quest’ultima risulterà superiore ai limiti di quel tratto stradale, la multa per velocità sarà praticamente sicura, previo accertamento da parte della Polizia Stradale.
Per le loro caratteristiche, quindi, i sistemi tutor possono essere più efficaci degli autovelox. Pensiamo a un’automobilista che viaggia costantemente ai 130 chilometri orari, e quindi entro i limiti autostradali, e che per effettuare uno o due sorpassi accelleri fino ai 140 chilometri orari. Se queste due manovre avvengono in un’area coperta da tutor, la multa sarà teoricamente inevitabile: da qui l’utilità di una applicazione tutor attivi come COYOTE. Anche perchè è da ricordare che chi sorpassa il limite di 10 chilometri orari viene multato con 41 euro, ma anche che le sanzioni possono essere ben peggiori. Chi sfora tra i 10 e i 40 chilometri orari va incontro a una multa di 169 euro, e a una detrazione di 3 punti dalla patente. Chi sfora oltre i 40 chilometri orari si vede consegnare una multa da 532 euro, con la detrazione di 6 punti e 3 mesi di sospensione della patente. Oltre i 60 chilometri orari, invece, la multa è di 829 euro, con una decurtazione di 10 punti e la sospensione della patente fino a 12 mesi.
L’applicazione tutor attivi e autovelox COYOTE permette di sapere precisamente dove sono i sistemi tutor, così da sapere quando le telecamere delle Forze dell’Ordine sono puntate sulla propria automobile. In questo modo si saprà che in quella zona anche la minima trasgressione potrebbe trasformarsi in una multa!