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Tolleranza degli autovelox, quanto è su strade e autostrade?

Chi ha ancora preso delle multe per eccesso di velocità sa molto bene che talvolta bastano uno, due o tre chilometri orari in più per prendere una multa. E anzi, spesso sono proprio dei margini davvero sottili a fare la differenza tra nessuna sanzione, una sanzione da poco e una sanzione molto salata, con relativa perdita di punti dalla patente. I limiti da rispettare li conosciamo tutti: 50 chilometri orari nei centri urbani, 90 chilometri orari sulle strade extraurbane, 130 chilometri orari sulle autostrade. Con, ovviamente, gli eventuali abbassamenti imposti sul luogo dai cartelli stradali. In base a questi, gli autovelox presenti lungo le strade, fissi o mobili, sono sempre pronti a “fotografare” le trasgressioni degli utenti della strada. Sappiamo però che esiste una tolleranza degli autovelox, la quale alle volte può salvare chi ha il piede troppo pesante da una multa, o magari ridimensionare una sanzione da salata a ridotta. Ma come funziona la tolleranza degli autovelox? E a quanto corrisponde questo margine sulle diverse strade? Vediamolo.

Tolleranza degli autovelox : come funziona

Le sanzioni per eccesso di velocità vengono regolate a partire dalla legge 160 del 2 ottobre 2007. Questa norma – insieme agli aggiornamenti delle leggi 15 luglio 2009, n. 94 e 29 luglio 2010 n.12 – stabilisce quali sono le varie fasce in base alle quali vengono decise le multe. Come sappiamo infatti esiste una sanzione predefinita per chi supera il limite di velocità da 1 a 10 chilometri orari, un’altra per chi li supera di oltre 10 chilometri, un’altra ancora per chi sopravanza il limite di 40 chilometri orari, e via dicendo. In questo stesso corpus di legge viene chiarito il concetto di tolleranza degli autovelox. Il presupposto è piuttosto semplice: i rilevamenti effettuati dagli autovelox potrebbero essere imperfetti, viziati da qualche minimo errore. Ecco che allora è stato introdotto un margine di tolleranza pari al 5% del valore rilevato. Di fatto la sanzione per eccesso di velocità scatta solamente quando il veicolo supera il limite di velocità previsto su quel tratto di strada, al quale viene sommata la tolleranza del 5%. Ne risulta quindi che, per prendere una multa in un centro urbano, non è sufficiente viaggiare a 51 o 52 chilometri orari: sarà necessario superare il limite imposto di almeno il 5%. Tutto questo, ovviamente, tenendo in considerazione il motivo fondante della tolleranza degli autovelox, ovvero la possibilità di un errore marginale. Per questo motivo sarebbe sempre bene rispettare i limiti dichiarati dai cartelli stradali, senza “esagerare” con la libertà imposta dal margine di tolleranza degli autovelox. Per chi possiede un dispositivo COYOTE, del resto, rispettare i limiti ed evitare multe è più facile: oltre a segnalare autovelox fissi e mobili, il dispositivo ricorda anche il limite esatto presente su quella tratta stradale.

Esempi di velocità massima con tolleranza

Vediamo quindi quali sarebbero i “reali” limiti di velocità oltre ai quali si può essere multati tenendo in considerazione della tolleranza degli autovelox. Immaginiamo di essere in un centro urbano, su una strada il cui limite è quello dei 50 chilometri orari. Tenendo conto della tolleranza del 5%, la multa potrà scattare solo nel momento in cui l’autovelox rileverà una velocità superiore ai 52,5 chilometri orari. In realtà, però, la legge prevede che la tolleranza sia del 5% e comunque sempre con una detrazione non inferiore ai 5 chilometri orari. Ecco che allora al di sotto dei 55 chilometri orari non sarà possibile prendere una multa. Passare davanti a un autovelox a una velocità di 54 chilometri orari, teoricamente, non dovrebbe portare dunque a nessuna sanzione. Nel caso di una strada extraurbana con limite di 90 chilometri orari, la sanzione scatterà invece a 95 chilometri orari. Su un’autostrada con limite posto ai 130 chilometri orari sarà invece possibile viaggiare fino a 136 chilometri all’ora senza, in linea del tutto teorica, incorrere in multe per eccesso di velocità.

Tutti questi conti sono utili per capire quando effettivamente può scattare una multa, e quando invece non può essere fatta una sanzione per eccesso di velocità. Ma attenzione: il concetto di tolleranza viene tenuto in considerazione anche per le multe più “grosse”, ovvero per chi viene trovato a transitare superando di oltre 10 chilometri orari il limite di velocità.

Le sanzioni per eccesso di velocità, calcolate con la tolleranza

Torniamo sulla strada extraurbana con limite di 90 chilometri orari. Come abbiamo visto, teoricamente sarebbe possibile transitare davanti a un autovelox fino a 95 chilometri orari senza temere nulla. Ma a quale velocità effettiva scatterebbe invece la multa per chi supera di oltre 10 chilometri orari (ma non oltre i 40 chilometri orari) il limite prestabilito? A norma di legge questa sanzione dovrebbe riguardare chi transita tra i 100 e i 130 chilometri orari. In realtà però, tenendo conto della tolleranza, la multa di 173 euro e con la detrazione di 3 punti dalla patente spetta solo a chi transita a una velocità compresa tra i 106 e i 136 chilometri orari.

Il discorso è simile per quanto riguarda l’autostrada, con limite posto a 130 chilometri orari. Chi transita fino a 136 chilometri orari non dovrebbe rischiare nulla. Chi transita al di sotto dei 147 chilometri orari può essere multato con una sanzione da 42 euro. Chi invece transita tra i 148 e i 178 chilometri orari (in luogo degli originari 170) può essere multato con 173 euro e 3 punti della patente.

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