Che cosa indica l’articolo 187 del Codice della Strada? Come è noto, l’articolo immediatamente precedente – ovvero il 186 – è dedicato alla guida sotto l’effetto di alcol, disponendo i limiti permessi e le sanzioni per chi li oltrepassa. L’articolo successivo resta nella medesima area tematica: l’articolo 187 del Codice della Strada si incentra infatti sulla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. E di certo questo passo del Codice non si perde in chiacchiere inutili, andando immediatamente ad elencare quelle che sono le ammende previste per chi viene colto a guidare in stato di alterazione psico-fisica. Vediamo, quindi, cosa indica l’articolo 187 del Codice della Strada, e quali sono i fattori che possono aumentare le sanzioni previste.
Come anticipato, l’articolo 187 del Codice della Strada sulla guida sotto l’effetto di stupefacenti non si perde in chiacchiere. Tutt’altro: l’inizio è «chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope e’ punito con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l’arresto da sei mesi ad un anno». La prima domanda che sorge nel leggere l’inizio dell’articolo 187 è la seguente: quali sono le sostanze che vengono definite stupefacenti o psicotrope? Il Codice della Strada utilizza questi termini per indicare di fatto qualsiasi sostanza, sia essa di origine naturale o sintetica, che una volta introdotta nell’organismo provochi delle alterazioni psico-fisiche. Si parla, dunque, di sostanze in grado di portare a effetti di stordimento o ad allucinazioni. Si capisce quindi che la definizione è piuttosto generica, e che la verifica deve essere di volta in volta approfondita. Va peraltro sottolineato che ci sono delle differenze importanti rispetto all’articolo 186. Se infatti nel caso dell’alcol la sanzione scatta in ogni caso in cui il test riveli il superamento della soglia stabilita, a prescindere dalla presenza di sintomi di alterazione, nel caso degli stupefacenti l’alterazione deve essere accertata.
Si è visto che la principale sanzione per chi guida sotto l’effetto di stupefacenti si concretizza nell’ammenda compresa tra 1.500 euro e 6.000 euro, nonché nell’arresto da 6 mesi a un anno. Vale la pena sottolineare che l’ammenda viene aumentata da un terzo fino alla metà in caso di reato commesso nottetempo, ovvero tra le ore 22 e le ore 7. Non è tutto qui: chi si mette al volante dopo aver assunto stupefacenti si vede infatti sospendere la patente di guida per un periodo compreso da 1 o ai 2 anni. É altresì prevista la decurtazione di 10 punti dalla patente. Va detto inoltre che, nel momento in cui la trasgressione venga riscontrata mentre il conducente è alla guida di un veicolo appartenente a una persona estranea al reato, la durata della sospensione viene raddoppiata. È infatti prevista la confisca del veicolo – se non di persona estranea – con la sentenza di condanna.
L’ammenda è invece più severa per alcune categorie specifiche di guidatori. Si parla nello specifico dei conducenti con meno 21 anni, dei neopatentati di qualsiasi età e dei conducenti professionali. Nel loro caso l’ammenda è compresa tra 2.000 e 8.000 euro (con il consueto incremento notturno), l’arresto è compreso tra gli 8 e i 18 mesi, mentre la sospensione della patente è tra i 16 e i 36 mesi.
Per la legge italiana è prevista la possibilità da parte del conducente di rifiutarsi di sottoporsi ai test previsti. Il rifiuto, permesso, porta però automaticamente alla contravvenzione prevista dall’articolo 186 comma 8. Si parla quindi di un’ammenda compresa tra i 1.500 e i 6.000 euro, dell’arresto da 6 mesi a un anno, della sospensione della patente di guida fino a 2 anni. E, anche in caso di rifiuto, è prevista la confisca del mezzo, eccezion fatta nel caso in cui il mezzo sia di proprietà di persona estranea al reato.
L’accertamento della guida sotto l’effetto di stupefacenti può essere eseguito sul posto dalle autorità competenti, attraverso l’impiego di appositi dispositivi portatili in grado di accertare la presenza di sostanze stupefacenti o psicotrope. Nel momento in cui l’esito sia positivo, o quando ci siano ragioni per credere che ci siano comunque presenti delle sostanze stupefacenti, sarà possibile procedere con accertamenti clinico-tossicologici. A prelevare i campioni di mucosa del cavo orale potranno essere gli addetti del personale sanitario ausiliario delle forze di polizia. Nel caso di impossibilità di questi ultimi o di rifiuto da parte del conducente, è possibile accompagnare il conducente presso una struttura pubblica per lo svolgimento degli esami.
Cosa accade nel momento in cui un conducente provoca un incidente in stato di alterazione psico-fisica come conseguenza dell’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope? Come sa in anticipo chi conosce i meccanismi del Codice della Strada, le pene previste vengono inasprite in modo importante. Ecco quindi che sia l’entità delle sanzioni economiche che quella della durata del carcere vengono raddoppiate. La patente di guida viene sempre revocata, così come viene confiscato il mezzo, se non appartenente a persona estranea al reato. Nel caso in cui l’incidente abbia portato a lesioni gravi o gravissime, è prevista la reclusione da 4 a 7 anni; nel caso in cui nel sinistro ci siano vittime, scatta la reclusione per omicidio colposo, da 5 a 12 anni.