C’è solo un modo per identificare velocemente e in modo inequivocabile un’automobile: parliamo ovviamente della lettura della targa. Ne consegue quindi che un veicolo senza targa non è riconoscibile, né rintracciabile. Questo non può essere permesso, e perciò la legge obbliga a circolare con una o più targhe perfettamente visibili. Cosa deve fare, dunque, chi perde la targa della propria automobile o di un altro mezzo? Ecco tutti i passaggi obbligatori da affrontare in caso di targa smarrita.
Per un distaccamento inspiegabile, per un tamponamento, per un furto: ci sono tanti motivi per i quali è possibile restare senza targa. L’importante è accorgersi tempestivamente di questa mancanza e muoversi di conseguenza, seguendo quanto dettato dall’articolo 102 del Codice della Strada. Qui si dice che chi «non provvede alla denuncia di smarrimento o circola con la targa provvisoria senza prima avere richiesto la reimmatricolazione del veicolo» va incontro a una multa fino a 338 euro. Ecco quindi che, in caso di perdita – o di distruzione – di una o di entrambe le targhe, è necessario fare denuncia agli organi di polizia entro 48 ore. Raccolta la denuncia, le Forze dell’Ordine emettono immediatamente ricevuta. A partire da quel momento, dovranno trascorrere 15 giorni, al termine dei quali – se la targa non verrà ritrovata – dovrà essere richiesta una nuova immatricolazione del mezzo. Durante queste due settimane di attesa, sarà possibile circolare solo a patto di utilizzare una targa provvisoria in sostituzione della targa smarrita. Questa dovrà essere, come ricorda il Codice della Strada «un pannello a fondo bianco riportante le indicazioni contenute nella targa originaria». Inoltre «la posizione e la dimensione del pannello, nonché i caratteri di iscrizione, devono essere corrispondenti a quelli della targa originaria». Questa targa provvisoria dovrà essere utilizzata fino a quando non verrà rinvenuta la targa originale, o fino a quando il veicolo non verrà reimmatricolato. Vediamo dunque cosa bisogna fare per la reimmatricolazione di un veicolo.
Passati i 15 giorni d’obbligo senza novità, è necessario reimmatricolare il veicolo. Per fare questo è necessario rivolgersi all’Ufficio di motorizzazione civile. In primo luogo, bisogna compilare il modello TT 2119, che è possibile trovare, oltre che nell’ufficio stesso, anche in rete, sul Portale dell’Automobilista. Unitamente a questo modello va presentata la denuncia relativa alla targa smarrita, nonché eventualmente l’altra targa rimasta in possesso dell’intestatario del veicolo. I versamenti necessari sono quattro: uno da 10,20 euro sul c/c 9001; uno da 32,00 euro sul c/c 4028; un altro da 59,00 sul c/c 25202003, intestato all’ACI; infine, un ultimo versamento sul c/c 121012 per ottenere la targa. L’entità di quest’ultimo versamento varia in base al tipo di veicolo e in base alla provincia. In generale per le automobili si parla di una cifra compresa tra i 33 e i 45 euro. Alla momento della richiesta di reimmatricolazione vanno esibiti anche la carta di circolazione, il certificato di proprietà e, se la domanda è fatta da una persona diversa dal proprietario, una delega firmata.
Una targa smarrita, insomma, si traduce in una perdita di tempo e di denaro: nel dubbio, è sempre meglio controllare per bene le viti che la tengono ancorata all’automobile!