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Colpo di sonno alla guida, come evitarlo?

La velocità eccessiva, il consumo di alcolici, la distrazione, la cattiva manutenzione del veicolo. Ci sono tanti diversi fattori che possono portare a dei pericolosi sinistri stradali. In particolare, c’è un fattore che molto spesso viene sottovalutato, e che anzi talvolta non viene affatto calcolato. Parliamo del colpo di sonno alla guida, tra i maggiori fattori di rischio quando si è alla guida di un veicolo. Basti guardare a quanto affermato dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno, secondo la quale la sonnolenza sarebbe la seconda causa di incidenti automobilistici, subito dopo il consumo di alcolici. Purtroppo, però, la pericolosità del colpo di sonno alla guida non viene percepita appieno. Alcune ricerche dimostrano infatti che il 50% delle persone dichiara di aver guidato in condizioni di sonnolenza almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Ancora peggio, quasi il 25% degli intervistati ammette di essersi addormentato almeno una volta al volante. Ma quali sono le principali cause della sonnolenza al volante? E come è possibile evitare il colpo di sonno alla guida? Te lo diciamo noi!

Le cause del colpo di sonno alla guida

Ovviamente, il colpo di sonno alla guida è figlio della sonnolenza, la quale però a sua volta può essere causata da tanti altri fattori. Si è a rischio di colpi di sonno al volante quando la notte precedente si è dormito poco. Si calcola, infatti, che le persone che dormono solamente 5 ore a notte hanno un rischio 4 volte maggiore di essere coinvolti in un incidente stradale. Ma non bisogna tenere in considerazione solo un eventuale numero insufficiente di ore dormite durante le notti precedenti. La sonnolenza può infatti essere amplificata dalluso di bevande alcoliche, di cannabinoidi o di farmaci tranquillanti.

Altri soggetti sono particolarmente inclini ai colpi di sonno per via di disturbi quali le apnee ostruttive le quali, non permettendo un buon riposo notturno, rendono più probabile la sonnolenza il giorno seguente. Il pericolo di incappare in un colpo di sonno alla guida aumenta con il passare delle ore al volante senza fare delle soste rinfrescanti e riposanti. Infine, ovviamente, il rischio di addormentarsi alla guida aumenta durante gli orari notturni.

Il problema dei colpi di sonno alla guida sta anche nel fatto che gli incidenti provocati da questo stato sono doppiamente pericolosi, per il conducente come per gli altri utenti della strada. Una volta addormentato, infatti, chi sta al volante non è più assolutamente in grado di evitare ostacoli, altri veicoli o pedoni, raddoppiando il pericolo.

I sintomi che precedono il colpo di sonno al volante

Come si fa a riconoscere per tempo e quindi a prevenire un colpo di sonno alla guida? Riconoscerne l’arrivo è di fondamentale importanza, per fare una sosta e rimettersi in sesto prima di riprendere il viaggio. Non bisogna pensare che il colpo di sonno sia del tutto improvviso: al contrario, si tratta dell’apice di un processo, con dei segnali che lasciano spazio a ben pochi dubbi.

Prima di tutto, a lanciare dei segnali d’allarme sono i nostri occhi. Le palpebre si fanno via via pesanti e tendono dunque ad abbassarsi, un po’ come ci succede quando cerchiamo di finire un film a tarda notte. Contestualmente gli occhi iniziano a bruciare, e gli sbadigli si fanno via via più frequenti. Già a questo punto inizia a offuscarsi leggermente la vista: mettere a fuoco la strada e i segnali stradali diventa piano piano sempre più difficile.

I segnali sono quindi piuttosto evidenti. Eppure la maggior parte delle persone, di fronte a questi campanelli d’allarme, continua a guidare, nella convinzione di essere pienamente in grado di controllarsi. Purtroppo, molto spesso, non è affatto così. La testa inizia a ciondolare, e a cadere di tanto in tanto in avanti. Di fronte tutto a questo, il conducente inizia a sentirsi irrequieto, e questo si traduce, per esempio, nell’atto di portare spesso le mani al viso.

I veicoli che seguono un conducente in questo stato possono notare, a questo punto, che la sua auto inizia ora ad avvicinarsi ora ad allontanarsi dalla linea centrale della carreggiata. Ormai il riconoscimento dei segnali stradali è compromesso, il conducente tende a non pensare più alla propria posizione, guidando per inerzia. Peggio ancora, si perde il senso della velocità, con un’alta probabilità di oltrepassare di molto i limiti consentiti.

Nel momento in cui insorgono i primi di questi segnali, è di fondamentale importanza fermarsi. Ma come evitare, in generale, i colpi di sonno alla guida?

Come evitare i colpi di sonno in automobile

Per evitare la sonnolenza alla guida è prima di tutto necessario dormire la notte precedente. Se questo non è possibile, l’ideale è fare un riposino prima di mettersi al volante. Chi soffre spesso di sonnolenza improvvisa dovrebbe sottoporsi a dei test medici, per verificare la presenza di eventuali patologie collegate.

Prima di mettersi al volante per spostamenti lunghi o comunque notturni è meglio evitare abbuffate, nonché in generale i cibi grassi, fritti o difficili da digerire. Vanno evitati ovviamente anche gli alcolici: per quanto riguarda i cibi grassi non esiste ovviamente alcuna legge specifica, mentre il discorso è diverso per l’alcol. Una quantità maggiore di 0,5 grammi per litro nel sangue, infatti, porta automaticamente a una sanzione. Chi affronta dei lunghi viaggi in automobile, soprattutto di notte, dovrebbe evitare del tutto le sostanze alcoliche.

Non bisogna inoltre trascurare il fatto che anche alcuni farmaci inducono sonnolenza. Meglio, quindi, leggere tra le controindicazioni sul foglietto illustrativo: in molti casi si troverà la dicitura precisa circa il divieto di utilizzare di macchinari e veicoli. Altro fattore da considerare è poi la temperatura: in piena estate è sconsigliabile mettersi alla guida di veicoli senza climatizzatore, in quanto l’afa aumenta la stanchezza e quindi la sonnolenza.

Preso nota di tutto questo, non resta che fare pause frequenti durante la guida. Ancora prima di avvertire i segnali di cui sopra, quindi, è il caso di fare una sosta, di scendere dall’auto e di godersi un po’ d’aria fresca. Anche un caffè può aiutare, ricordando che l’effetto dura poco più di un’ora e che, in ogni caso, assumere troppi caffè può persino portare all’effetto contrario.

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