Per avere sempre la certezza di guidare un’automobile sicura ci sono parecchi controlli che dovrebbero essere effettuati nel tempo. Parliamo di controlli che l’automobilista stesso può effettuare in autonomia, senza chiamare in causa dei professionisti, e dunque dei check veloci da fare tra un tagliando e l’altro, anche a cadenza mensile. Di quali controlli parliamo? Semplice: del monitoraggio delle luci, del controllo della salute dei battistrada, e sì, anche della pressione delle gomme, che andrebbe controllata ogni 4-6 settimane. A esser pignoli c’è un particolare periodo dell’anno in cui è necessario prestare particolare attenzione al gonfiaggio delle ruote, ovvero l’inverno. Proprio così: durante i mesi freddi le gomme tendono a sgonfiarsi più velocemente. Ma perché gli pneumatici perdono pressione in inverno? Scopriamolo!
La perdita di pressione degli pneumatici in inverno è spiegata da un fenomeno fisico che tutti conosciamo, avendolo studiato a scuola. Tutto è da ricondurre infatti al cambiamento di volume dell’aria, la quale come è noto si espande quando viene riscaldata, e si contrae invece quando viene portata a temperature più basse. Ne consegue dunque che, in estate, l’aria che si trova all’interno dei nostri pneumatici occupa un volume maggiore; d’inverno, invece, quella stessa aria si contrae, occupando un volume minore. Questa variazione porta alla perdita di pressione invernale delle gomme, un fenomeno che è bene tenere sotto controllo.
A causa della ritrazione dell’aria causata dalle temperature basse, quindi, le gomme delle nostre auto si possono sgonfiare velocemente durante i mesi invernali. Questo può portare a delle conseguenze negative che non devono essere trascurate. Pensiamo per esempio ai consumi: una ruota parzialmente sgonfia è infatti una ruota che oppone una maggiore resistenza al rotolamento, con un attrito maggiore sull’asfalto. L’automobile fa quindi più fatica ad avanzare, innalzando i consumi, con conseguenze negative sul nostro portafoglio e sull’ambiente. Una gomma sgonfia, inoltre, va incontro a un’usura maggiore e non uniforme del battistrada, causandone un veloce invecchiamento. Questa irregolarità dell’usura porta a sua volta ad una minore tenuta della strada, e ad un più difficile controllo del veicolo: un battistrada in cattiva forma, infatti, comporta un rischio notevole per il veicolo. Partendo da questi presupposti è molto importante controllare regolarmente la pressione degli pneumatici durante tutto l’anno, soprattutto tra la fine dell’autunno e l’inizio della primavera. Ma come controllare la pressione degli pneumatici?
Per controllare la pressione delle gomme non basta, come molti credono, dare un’occhiata alle gomme prima di salire in auto. Gli pneumatici restano visibilmente “gonfi” anche dopo aver perso buona parte della pressione d’aria. Sempre meglio quindi controllare la pressione delle gomme e del ruotino direttamente con un compressore dotato di manometro, per avere la certezza di conoscere il reale stato degli pneumatici. Per essere precisi, la pressione delle gomme dovrebbe sempre essere controllata a freddo: un’auto che ha percorso alcuni chilometri, infatti, tende ad avere delle ruote più gonfie, essendoci al loro interno dell’aria leggermente riscaldata. I livelli di pressione esatti sono sempre indicati nel libretto di uso e di manutenzione dell’auto!