A cosa serve l’additivo AdBlue? Se te lo stai domandando, molto probabilmente, possiedi una moderna automobile diesel, dotata di catalizzatore e di cilindrata medio-superiore. O forse stai valutando l’acquisto di una nuova auto a gasolio, e vuoi informarti sul secondo piccolo serbatoio presente su questo veicolo. L’additivo AdBlue ha fatto la sua prima comparsa circa 10 anni fa, su alcuni motori euro 4. Oggi si trova sui normali motori euro 5 ed euro 6 alimentati a gasolio. Vediamo a cosa serve questo liquido e ogni quanto va fatto il pieno di additivo AdBlue.
Il termine AdBlue è di proprietà dell’associazione tedesca dei costruttori VDA; talvolta ci si riferisce a questo additivo con il termine Def, acronimo che sta per Diesel exaust fluid. In ogni caso, l’additivo AdBlue è una soluzione al 32,5% di urea tecnica; il resto è della semplice acqua demineralizzata. Ma a che cosa serve questo mix di urea e di acqua? L’obiettivo è quello di abbattere le emissioni di ossidi di azoto, cosa che effettivamente avviene usando il Def in combinazione con il catalizzatore Scr, molto comune sui diesel di ultima generazione. Di fatto le automobili che prevedono l’utilizzo di questo additivo presentano, oltre al catalizzatore, anche un serbatoio supplementare, una pompa di alimentazione e un dosatore.
Per capire il funzionamento dell’attitivo AdBlue bisogna sapere che questo, a partire dalla temperatura di 200 gradi centigradi, si trasforma: oltre questa soglia l’urea contenuta nel mix diventa infatti ammoniaca. È proprio questo il liquido di cui si ha bisogno per eliminare le emissioni, ma non può essere usato direttamente e puro, in quanto tossico. L’ammoniaca così ottenuta innesca una reazione capace di trasformare gli ossidi di azoto in azoto non tossico e in acqua, così da ridurre in modo concreto le emissioni nocive.
L’additivo AdBlue non è una sostanza opzionale. Non si può quindi decidere di “non usare” il Def. Le automobili diesel che montano il catalizzatore Scr e il serbatoio per l’additivo AdBlue, infatti, bloccano la centralina nel momento in cui non c’è più traccia di quest’ultimo. Senza il Def, quindi, sarà impossibile accendere l’auto. Questo però non è un problema: tali modelli iniziano infatti a segnalare il livello di scarso di Def circa 2.000 chilometri prima dell’effettivo esaurimento. L’automobilista, così, ha tutto il tempo necessario per programmare il rifornimento, tanto più che l’additivo AdBlue è piuttosto semplice da trovare. Presso le normali stazioni di servizio sono infatti presenti delle pompe dedicate, ed è possibile inoltre acquistare il Def in piccole taniche. Il prezzo dell’additivo è molto variabile: se presso le pompe è possibile spendere meno di 80 centesimi al litro, acquistando delle taniche il prezzo è talvolta superiore ai 2 euro al litro. Va peraltro sottolineato che un pieno di Def dura molto, anzi, moltissimo: si parla infatti mediamente di 8.000 – 12.000 chilometri di autonomia in tal senso.