Per tantissimi giovani il momento del conseguimento della patente di guida è vissuto come un passaggio cruciale verso la vita adulta. E non è un caso: poter guidare un’automobile non è certo una cosa da poco, con tutte le responsabilità che ne derivano. Proprio per questo motivo, prima di poter condurre liberamente un veicolo di questo tipo, è d’obbligo superare due esami, uno teorico e una pratico, i quali spesso mettono in seria difficoltà i candidati. Va detto, peraltro, che il percorso fino alla patente non è fatto solo di studio, di esercizi e di prove, ma anche di passaggi burocratici, tra moduli da compilare, pagamenti, fogli rosa e via dicendo. Cosa si deve fare, per esempio, per l’iscrizione all’esame della patente?
Ad avere dei condivisibili dubbi sull’iscrizione all’esame della patente sono soprattutto le persone che scelgono la via da privatista. Chi si iscrive a una scuola guida, infatti, non ha problemi di questo tipo: sarà la scuola guida stessa a occuparsi della burocrazia, limitando al minimo le azioni richieste al candidato. Diverso il discorso per chi vuole fare da sé: il privatista non può contare su alcun intermediario, e deve quindi interfacciarsi direttamente con la Motorizzazione. Il primo passo in tal senso sarà l’iscrizione all’esame di teoria per la patente, da effettuarsi per l’appunto presso la Motorizzazione presentando una lista di documenti. Si parla di un documento di validità valido accompagnato da due fototessere, del certificato medico di idoneità psicofisica, del modulo TT2112 compilato, di una marca da bollo da 16 euro e di due versamenti. I due pagamenti, nello specifico, sono da 16 e da 26,40 euro, da fare rispettivamente sui bollettini postali prestampati 4028 e 9001.
Una volta superato l’esame teorico per la patente, lo scoglio successivo e finale è costituito dal temuto esame di guida. In vista di questa prova pratica i candidati hanno la possibilità di guidare – rigorosamente accompagnati – grazie al foglio rosa, il quale ha una durata di 6 mesi. Una volta pronti, e in ogni caso ad almeno un mese dal superamento della prova teorica, è possibile procedere all’iscrizione all’esame di guida. Anche chi sceglie di non iscriversi alla scuola guida, in ogni caso, deve poter vantare almeno 6 ore di esercitazioni con un istruttore abilitato. Il privatista può effettuare l’iscrizione all’esame per la patente presentandosi alla Motorizzazione con l’attestato di frequenza delle 6 ore obbligatorie e, insieme a esso, l’attestato del versamento di 16 euro sul bollettino postale 4028. Con questi documenti si potrà prenotare la prova pratica, che consiste in un test di guida a bordo di un’automobile dotata di doppi comandi. Nel caso in cui il candidato non riesca a superare l’esame, c’è la possibilità di ripetere la prova una seconda volta entro il limite di durata del foglio rosa. Nell’eventualità di una seconda bocciatura, sarà necessario chiedere un nuovo foglio rosa.