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Passaggio con il semaforo rosso, multa nulla se l’apparecchio non funziona bene

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. L’unica possibilità di non pagare la sanzione è dimostrare il malfunzionamento dell’apparecchio che ha rilevato l’infrazione   

Chi passa con il rosso può farla franca e non pagare la multa solo se dimostra un malfunzionamento dell’apparecchio munito di telecamera. Un onere che spetta all’automobilista, mentre al Comune basta documentare l’omologazione e il rispetto delle relative regole tecniche. Lo chiarisce la Corte di Cassazione, con la sentenza 4255 della sesta sezione civile, datata 23 ottobre 2014 e depositata lo scorso 3 marzo.

La sentenza. «In tema di rilevazione della violazione del divieto di proseguire la marcia con impianto semaforico rosso a mezzo di apparecchiature elettroniche, né il Codice della strada né il relativo regolamento di esecuzione prevedono che il verbale di accertamento dell’infrazione debba contenere, a pena di nullità, l’attestazione che la funzionalità del singolo apparecchio impiegato sia stata sottoposta a controllo preventivo e costante durante l’uso, giacché, al contrario, l’efficacia probatoria di qualsiasi strumento di rilevazione elettronica perdura sino a quando non risultino accertati, nel caso concreto, sulla base di circostanze allegate dall’opponente e debitamente provate, il difetto di costruzione, installazione o funzionalità dello strumento stesso, o situazioni comunque ostative al suo regolare funzionamento, senza che possa farsi leva, in senso contrario, su considerazioni di tipo meramente congetturale, connesse all’idoneità della mancanza di revisione o manutenzione periodica dell’attrezzatura a pregiudicarne l’efficacia», recita il documento. Ma non è tutto.

Modalità d’uso. «Con specifico riferimento alla violazione dell’art. 146 comma 3 CdS (avere proseguito la marcia con semaforo rosso) questa Corte ha già affermato che per effetto della nuova disciplina contenuta nell’art. 201, comma 1-ter, del medesimo codice, i documentatori fotografici delle infrazioni commesse alle intersezioni regolate da semaforo ove omologati ed utilizzati nel rispetto delle prescrizioni riguardanti le modalità di installazione e di ripresa delle infrazioni, sono divenuti idonei a funzionare anche in modalità completamente automatica, senza la presenza degli agenti di polizia». L’unica chance è quindi dimostrare eventuali malfunzionamenti. Altrimenti il ricorso è già perso in partenza.

 

Vincenzo Bonanno

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