Una cosa è certa: a partire da marzo 2020 abbiamo imparato a seguire le più eccezionali delle regole. Mai avremmo pensato, nella vita, di avere a che fare con distanziamenti, quarantene, lockdown, mascherine obbligatorie, divieti di spostamento tra regioni e via dicendo. Eppure già da oltre un anno e mezzo siamo abituati a seguire regole del tutto eccezionali, e soprattutto mutevoli. E sta proprio qui in tanti casi il problema: le norme sono tante, e cambiano nel tempo e nei diversi contesti. L’introduzione del Green Pass, visto dagli esperti come uno strumento fondamentale per contrastare la diffusione del Covid-19, ha introdotto ulteriori regole, e ulteriori domande. Per esempio: il Green Pass in auto è obbligatorio? E sì, in quali situazioni?
Prima di vedere in quali casi il Green Pass risulta obbligatorio in auto, spieghiamo brevemente, per i più distratti, di che cosa si tratta. Questo documento è un certificato che viene rilasciato a tutti gli individui che, di fatto, hanno probabilità basse di trasmettere il Covid-19. Più nello specifico, il Green Pass viene riconosciuto a tutte le persone che si sono sottoposte alla vaccinazione anti-Covid: il documento viene rilasciato già dopo la prima dose. E ancora, il Green Pass viene rilasciato a chi, nelle ultime 48 ore, si è sottoposto a un tampone e ha avuto esito negativo. Infine, il documento viene automaticamente rilasciato a chi è guarito dal virus negli ultimi 6 mesi. Questa certificazione, attualmente, in Italia è obbligatoria per assistere a spettacoli, a eventi e competizioni sportive. È altresì obbligatoria per palestre e piscine, per centri benessere, per ristoranti al chiuso, per parchi tematici, per sale da gioco e via dicendo. Dal 1° settembre è inoltre obbligatorio per utilizzare treni Intercity, Intercity notte e Alta Velocità, nonché per autobus a lunga percorrenza, che si muovono tra regioni diverse. Non stupisce quindi che molte persone si stiano domandando se il Green Pass è obbligatorio in auto.
La risposta è no, il Green Pass non è obbligatorio per spostarsi in auto. Questo perché, eccezion fatta per i casi visti sopra, in Italia è attualmente possibile spostarsi tra città e tra regioni senza dover esibire nessun documento specifico, in qualsiasi caso. In zona bianca non esistono infatti limitazioni agli spostamenti, e va detto che nemmeno in zona gialla sarà necessario esibire il Green Pass per spostarsi. Molto probabilmente, invece, il Green Pass potrebbe diventare fondamentale per spostarsi – anche con la propria auto – tra le diverse regioni in caso di ritorno delle zone arancioni e rosse. Quindi no, attualmente il Green Pass in auto non è obbligatorio, perlomeno non per chi si muove all’interno dei confini nazionali. E per quanto riguarda il car pooling?
Negli ultimi anni in Italia si erano diffusi i servizi di car pooling, attraverso i quali condividere il proprio veicolo con altri passeggeri, a fronte di un rimborso per le spese di viaggio. Utilizzati da un numero crescente di persone fino al 2020, soprattutto tra i giovani, con l’avvento dell’emergenza sanitaria i servizi di car pooling hanno subito un forte stop. In tempi di distanziamento obbligatorio, infatti, la condivisione di un veicolo con degli estranei non poteva che essere penalizzata; a questo si sommava ovviamente l’ostacolo delle limitazioni di spostamenti tra regioni. In questi mesi, però, complici il calo dei contagi e l’aumento della popolazione vaccinata, i servizi di car pooling stanno riprendendo piede. Viste le regole introdotte per gli spostamenti su lunga percorrenza con treni e autobus, però viene da domandarsi se i vari soggetti che gestiscono i servizi di car pooling renderanno obbligatorio il Green Pass. Per ora, a quanto pare, non ci sono però state delle nette prese di posizione in tal senso: è però consigliabile mantenersi aggiornati prima di richiedere questo servizio nelle prossime settimane.
Si può quindi dire che, per ora, il Green Pass non è assolutamente obbligatorio in auto, nemmeno in caso di car pooling. Ma attenzione: la certificazione potrebbe comunque essere richiesta nel corso del viaggio. Pensiamo per esempio al classico viaggio in autostrada, con tre o più ore di percorrenza. In quei casi una sosta in autogrill, per sgranchirsi le gambe e rinfrescarsi, è praticamente d’obbligo. Ebbene, va sottolineato che il Green Pass non è obbligatorio per entrare negli autogrill, ma lo è per sedersi al tavolo e mangiare, fosse anche un panino. Anche l’autogrill, da questo punto di vista, è infatti un ristorante, e deve rispondere alle medesime regole.
Va detto che, se il Green Pass non è obbligatorio per spostarsi in auto, restano comunque delle regole speciali da rispettare nel momento in cui ci si sposta in automobile con altre persone. Le persone del medesimo nucleo familiare non hanno alcuna limitazione: chi vive sotto lo stesso tetto può quindi viaggiare in automobile liberamente, senza nessun vincolo, e quindi senza mascherine o distanziamento. Tutti i sedili, dunque, possono essere comodamente occupati. È diverso il caso per chi viaggia in auto senza nessun rapporto di convivenza. In tal caso è necessario mantenere il distanziamento, che prevede dunque un massimo di 3 persone in auto da 5 posti, distribuiti in modo preciso: entrambi i passeggeri dovranno infatti essere seduti dietro, ai due lati. La mascherina è obbligatoria per tutti gli occupanti dell’auto, per l’intera durata del viaggio.