Quello del Nuovo Codice della Strada è un argomento che tiene banco già da parecchio tempo. Il provvedimento delle riforme da apportare al Codice della Strada, tra l’altro, era già stato approvato l’estate scorsa. Poco dopo, però, la caduta del governo ha bloccato l’avanzata delle nuove regole, già di per sé non particolarmente veloce. Per ora, dunque, si continua a parlare di proposte, di intenti e di ipotesi. Indubbiamente, però, ci sono delle direttive che già adesso ci permettono di capire come sarà il Nuovo Codice della Strada. Vediamo le principali.
Sospensione della patente per chi usa il cellulare alla guida: attualmente il Codice della Strada prevede una multa tra i 161 e i 467 euro per chi utilizza il cellulare durante la guida. La sospensione della patente – da 7 a 30 giorni – è prevista solo nei casi in cui si tratti di recidiva, e quindi della seconda volta nel giro di 2 anni. Uno dei cavalli di battaglia nel Nuovo Codice della Strada è proprio l’inasprimento delle sanzioni per chi viene trovato alla guida con il cellulare. Si prevede infatti un aumento delle multe, che si stabilizzeranno tra i 422 e i 1.697 euro. Non è tutto qui: la sospensione della patente entra in gioco anche per chi viene fermato per la prima volta con il cellulare alla guida. Si parla nello specifico della sospensione della patente per un periodo compreso tra i 7 giorni e i 2 mesi. In caso di una seconda trasgressione entro i 2 anni, la multa si fa ancora più salata, per partire dai 644 euro e arrivare fino ai 2.588 euro. Sempre in caso di recidiva, la sospensione della patente aumenta da 1 a 3 mesi. Non è tutto qui: chi nonostante una prima multa si fa trovare comunque con il cellulare alla guida andrà incontro, probabilmente, a un’importante decurtazione dei punti della patente.
Il foglio rosa dura 12 mesi: già dall’estate scorsa la Motorizzazione ha dato la possibilità di prorogare il foglio rosa da 6 a 12 mesi. Tanti candidati alla patente, infatti, non erano riusciti a ottenere la licenza di guida non per risultati bassi, quanto per l’impossibilità di accedere agli esami di pratica, viste le liste d’attesa troppo lunghe. Da qui la decisione della Motorizzazione, che aggira l’articolo 122 del Codice della Strada, che fissa per l’appunto a 6 mesi il tempo entro il quale ottenere la patente dopo il rilascio del foglio rosa. Con il Nuovo Codice della Strada, questo raddoppio della durata del permesso per chi si prepara alla patente dovrebbe diventare automatico.
Multa al conducente e al passeggero se questo è senza cintura: mentre sei alla guida uno passeggero viaggia senza cintura? Il Nuovo Codice della Strada, in questo caso, prevede una multa doppia, e quindi una sanzione a te, in quanto conducente e responsabile del veicolo, e un’altra al passeggero, in quando trasgressore. L’intento è quello di scoraggiare ulteriormente questo comportamento. Lo stesso principio dovrebbe essere applicato anche per i passeggeri che viaggiano in moto senza casco, con doppia multa a passeggero e a conducente.
Multe via PEC: tra le ipotesi normative per il Nuovo Codice della Strada si discute anche la possibilità di inoltrare le multe non più per via cartacea, quanto per via digitale. Se questa nuova norma dovesse passare, la notifica della sanzione dovrebbe arrivare quindi all’indirizzo di posta elettronica certificata.
Innalzamento del limite massimo di velocità a 150 chilometri orari: tra le possibili novità più discusse del Nuovo Codice della Strada c’è la possibilità di innalzare il limite di velocità su alcuni tratti autostradali. Questa ipotesi circola da anni, ma ha trovato sempre una certa opposizione. In questo caso la proposta arriva principalmente dalla Lega, ma trova molte opinioni contrarie, in Parlamento come fuori. Tra questi, per esempio, il Presidente di Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) Giordano Biserni, che ha sottolineato come una velocità maggiore equivalga a «più tamponamenti, più interruzioni in coda e più inquinamento».
Riduzione del limite di velocità a 30 chilometri orari nei pressi delle scuole: e se da una parte si pensa ad aumentare i limiti, dall’altra si pensa a ridurli, seppur in contesti diversi. Tra le proposte vi è infatti anche quella di impostare il limite massimo di 30 chilometri all’ora nelle vicinanze delle scuole.
Biciclette a doppio senso nelle strade a 30 chilometri orari: nelle strade in cui i veicoli devono procedere a velocità ridotta si prevede la possibilità di indire la circolazione a doppio senso per le biciclette. Si tratterebbe di una misura volta a incentivare l’utilizzo di questi mezzi salutari ed ecosostenibili.
Il Nuovo Codice della Strada doveva essere oggetto di discussione in Parlamento martedì 28 gennaio. C’è stato però un rinvio, dovuto principalmente, a quanto pare, alla mancanza di fondi. Sì, perché per approvare nuovi importanti cambiamenti al Codice della Strada è necessario individuare delle coperture, tali da consentire l’effettiva attuazione delle modifiche normative. E il Tesoro, per ora, sembra tirare indietro la mano. Non ci sarebbero sufficienti fondi, per esempio, per instaurare il limite massimo di 30 chilometri orari nei pressi delle scuole. I fondi mancherebbero anche per altre misure importanti, come per esempio per dotare gli scuolabus delle cinture di sicurezza. Eppure, per come stanno le cose adesso, i bus che ne risulteranno sprovvisti nel 2024 non potranno circolare. Il Tesoro sembra inoltre non gradire affatto la proposta di esenzione del pagamento del bollo per le auto storiche. Questo si tradurrebbe infatti automaticamente in un gettito minore, a fronte di tante nuove spese per le altre modifiche. Al probabile stop del Ministro dell’economia e delle finanze si sommano poi quelli delle tante fazioni parlamentari, contrarie di volta in volta a quella o a quell’altra novità. Per il Nuovo Codice della Strada, dunque, il giorno della verità sembra ancora una volta posticipato nel tempo.