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Costo del passaggio di proprietà dell’auto

Qual è il costo del passaggio di proprietà dell’auto? Al momento dell’acquisto di un’auto di seconda mano è sempre bene tenere in considerazione anche questa spesa, il cui ammontare non è del tutto indifferente. Il passaggio di proprietà dell’auto è una procedura definita anche trapasso o voltura, attraverso la quale si certifica e si mette nero su bianco il trasferimento di proprietà di un veicolo, dal venditore all’acquirente. Si tratta di una procedura assolutamente obbligatoria. Il che, ovviamente, non stupisce. Per le forze dell’ordine è infatti fondamentale sapere chi è il proprietario di un veicolo, e quindi chi ne è responsabile. Ma quanto costa il passaggio di proprietà dell’auto? Quando si deve fare, e quali sono i documenti necessari? Vediamo le risposte a queste a ad altre domande.

Quando fare il passaggio di proprietà dell’auto? A chi rivolgersi?

Si è visto che il passaggio di proprietà dell’auto è un atto obbligatorio. Non stupisce quindi che ci sia un termine ultimo entro il quale effettuare la voltura. Il trapasso deve infatti essere portato a termine entro i 60 giorni dalla vendita, ovvero dalla firma del venditore sull’atto di acquisto del nuovo proprietario. Il limite è perentorio: chi non lo rispetta andrà incontro a sanzioni e a interessi. Molto meglio, quindi, sbrigare tutte le pratiche per il passaggio di proprietà immediatamente dopo la vendita dell’auto.

Può occuparsi della voltura dell’auto sia il titolare, ovvero il diretto interessato, sia eventualmente un incaricato, il quale però dovrà presentare una delega firmata. E dove andare per effettuare nel concreto il passaggio di proprietà? In effetti ci sono diversi enti che offrono questo servizio. Si parla infatti dello Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) il cui accesso può avvenire in vari luoghi. Lo troviamo presso le unità territoriali dell’ACI (PRA), presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile e presso le delegazioni dell’Automobile Club Provinciale. Non vanno poi dimenticate le agenzie per le pratiche auto che sono abilitate a offrire questo servizio. In pochi sanno, inoltre, che è possibile effettuare il passaggio di proprietà dell’auto anche nel proprio Comune di residenza. Il risultato, da una parte o dall’altra, sarà ovviamente sempre lo stesso: a variare sono invece i costi.

I documenti necessari

Quali sono i documenti necessari per effettuare il passaggio di proprietà di un’auto usata? Per non ritardare le procedure, e per non perdere tempo, è bene assicurarsi di presentarsi all’appuntamento per la voltura con il plico di documenti necessari. Si parla di:

  • Il libretto di circolazione dell’auto, oppure il documento unico;
  • Il certificato di proprietà dell’auto, che può essere cartaceo o digitale, oppure il documento unico;
  • L‘istanza unificata completamente compilata nonché firmata;
  • L’atto di vendita dell’auto, che deve essere autenticato e bollato; oppure l’atto pubblico, la sentenza o il contratto, sempre con bollo;
  • Le copie dei documenti di identità – sia fronte che retro – e del codice fiscale dell’acquirente, ovvero del nuovo proprietario dell’auto;
  • In caso in cui il nuovo proprietario sia un cittadino extracomunitario con residenza in Italia, oltre ai documenti di identità sarà necessario presentare una copia del permesso di soggiorno, che deve essere in corso di validità.

Il costo del passaggio di proprietà dell’auto

Il costo del passaggio di proprietà dell’auto può variare di caso in caso, in base a molte variabili. Gli elementi che vanno a costituire la somma complessiva da pagare sono infatti tanti. Ecco una sinstesi:

  • IPT: ecco la voce più corposa dei costi totali da affrontare per il passaggio di proprietà dell’auto. L’IPT, ovvero l’Imposta Provinciale di Trascrizione, non è peraltro fissa. Il suo totale varia infatti in base al tipo di veicolo oggetto del passaggio, nonché di provincia in provincia. In media, per avere un punto di riferimento, l’IPT da pagare per un’auto fino a 53 kW è pari a 181 euro. La cifra aumenta in modo proporzionale al crescere della potenza del veicolo. È poi da tenere in considerazione la possibilità, per le diverse province, di aumentare il costo totale dell’ITP: l’incremento può essere imposto fino a un massimo del 30%;
  • L’istanza unificata: si parla di 32 euro;
  • Il rilascio del documento unico: 16 euro;
  • Gli emolumenti ACI: 27 euro;
  • Autentificazione atto: nel caso in cui l’atto venga redatto digitalmente presso uno STA, è da calcolare il costo dell’imposta di bollo, da 16 euro; nel caso in cui invece si scelga la modalità cartacea, si dovrà acquistare un contrassegno fisico, sempre da 16 euro.
  • I diritti DT: vanno infine versati 10,20 euro per la Motorizzazione Civile.

Questi sono i costi sempre presenti. In alcuni casi però ci sono ulteriori voci da tenere in considerazione. Chi per non perdere tempo si rivolge a un’agenzia di pratiche auto, ovviamente, dovrà aggiungere il costo dell’agenzia stessa, che può variare di caso in caso. Anche chi chiede l’aiuto di una delegazione ACI si troverà a pagare qualcosina in più.

Quando non si può fare il passaggio allo STA

Non sempre lo Sportello Telematico dell’Automobilista è l’intermediario giusto per effettuare il passaggio di proprietà di un veicolo. Si tratta di casi del tutto peculiari, che probabilmente saranno eliminati a breve. Non è possibile rivolgersi allo STA per effettuare la voltura di veicoli non ancora gestibili mediante le nuove procedure ACI-Motorizzazione. E ancora, non è possibile passare dallo STA per i veicoli con codice carrozzeria ZZ o ZO, per i quali per ora non è stato ancora abbinato il codice tecnico ACI e DTT. Chi si trova in questi scenari deve rivolgersi alla Motorizzazione.

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