Per chi si muove spesso in auto è senza dubbio una comodità. Non è un caso se chi lo prova, tendenzialmente, non riesce più a farne a meno. Il Telepass permette infatti di evitare di mettersi in fila al casello dell’autostrada, entrando e uscendo senza perdere tempo. Se infatti tutti gli automobilisti senza Telepass devono prima fermarsi per ritirare il biglietto, e poi fermarsi un’altra volta per effettuare il pagamento, chi ne è munito non deve fare altro che rallentare un po’ alla sbarra. Per questo motivo, nella corsia dedicata ai proprietari di Telepass non c’è praticamente mai la coda. Ma attenzione: è bene sapere che il Telepass, introdotto in Italia nel 1990, è valido anche in alcuni stati esteri. Dove e come funziona il Telepass Europeo?
Viaggiare all’estero vuol dire tendenzialmente mettersi in strada per lunghe ore, attraversando luoghi poco o per nulla conosciuti. Per questo è bene farsi aiutare da dispositivi come COYOTE, che oltre a dare delle utili indicazioni per raggiungere agevolmente la propria meta, permettono di evitare le strade rallentate o con traffico eccessivo. E di certo, sempre per eliminare le perdite di tempo, può tornare utile il Telepass Europeo. A patto di sapere dove è possibile usarlo, e dove no. Va sottolineato quindi che questo dispositivo è attivo anche al di fuori dei confini italiani, ma non ovunque. Il Telepass Europeo funziona infatti lungo le autostrade di Francia, Spagna e Portogallo. Risulta invece del tutto inutile in altri stati molto frequentati dagli automobilisti italiani, come Austria, Croazia, Svizzera e via dicendo.
Il funzionamento del Telepass, a livello di utilizzo, è semplice. Una volta posizionato correttamente, permette di far alzare automaticamente le sbarre delle autostrade italiane, francesi, spagnole e portoghesi. Il conto delle varie autostrade arriva poi direttamente sulla carta di credito o sul conto corrente dell’utente al quale il Telepass Europeo è intestato. Chi si muove solamente in Italia dovrà pagare mensilmente il canone mensile standard, più i vari pedaggi effettuati nelle ultime settimane. É diversa la situazione per chi utilizza il Telepass anche all’infuori dell’Italia. In quel caso all’abbonamento mensile – solo quando il Telepass Europeo viene effettivamente utilizzato all’estero – viene aggiunto il canone per l’Europa, pari a 2,40 euro. A questi costi “fissi” si aggiungono poi i vari pedaggi.
Ma come funziona il canone per l’Europa? Immaginiamo che una persona viaggi tra Piemonte e Francia. Ecco che allora sul conto corrente quel mese verrà addebitato il canone mensile standard, più i pedaggi delle autostrade italiane e francesi. A queste somme verrà aggiunto il canone europeo di passaggio, ovvero 2,40 euro per aver usato il Telepass anche in Francia. Se si dovesse transitare in un terzo stato, come per esempio la Spagna, si dovranno pagare altri 2,40 euro. A fare eccezione è solo il Portogallo: in questo caso infatti non si paga il passaggio tra Spagna e Portogallo, con la penisola iberica che da questo punto di vista viene vista come un tutt’uno.