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Autovelox: la possibilità di fare ricorso in caso di multa è in pericolo?

Dalle recenti modifiche apportate dal governo Meloni in materia di autovelox, emerge una questione fondamentale che sta catturando l’attenzione degli automobilisti: il futuro dei ricorsi contro le multe emesse da questi dispositivi sarà sempre più difficile. Le nuove disposizioni rendono infatti complesso contestare le multe per eccesso di velocità, anche quando gli autovelox sono difettosi o mal tarati. 

Cadoneghe e la sfida dei ricorsi contro le multe degli autovelox 

La cittadina di Cadoneghe, nel Padovano, è diventata involontariamente famosa a causa di un particolare autovelox. Nel giro di appena un mese, questo dispositivo ha registrato oltre 24.000 infrazioni, con le conseguenti multe per eccesso di velocità, scatenando l’indignazione degli automobilisti locali. La situazione è diventata così critica da spingere alcuni abitanti a distruggere l’autovelox. 

L’evento ha portato a un’indagine che ha coinvolto il comandante della Polizia Locale e un altro agente, secondo cui sembrerebbe che questo autovelox non fosse stato tarato correttamente, aprendo la strada a migliaia di possibili ricorsi per l’annullamento delle multe emesse. 

In Italia, è possibile contestare una multa per eccesso di velocità presentando ricorsi basati su segnalazioni inadeguate o errori tecnici degli autovelox, ad esempio. Tuttavia, con le recenti proposte, la prospettiva di impugnare le multe a causa di imprecisioni nella taratura degli autovelox potrebbe svanire. 

Le implicazioni della nuova proposta per la contestazione delle multe 

In precedenza, ogni autovelox installato sulle strade italiane doveva superare rigorosi controlli e tarature per garantire la precisione nella rilevazione dei limiti di velocità. Un controllo essenziale per garantire che le multe emesse fossero basate su dati accurati. La procedura di omologazione richiedeva al produttore dell’autovelox di presentare una richiesta all’Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, corredata da certificazioni tecniche e una relazione sulle caratteristiche del dispositivo. Senza il certificato di omologazione, i Comuni non potevano installare l’autovelox. 

Tuttavia, la recente proposta del governo Meloni per semplificare il processo di approvazione degli autovelox mira a eliminare l’obbligo di seguire questa rigorosa procedura di omologazione, equiparando i modelli potenzialmente non conformi a quelli omologati. Questo significa che autovelox che in passato potevano essere considerati non conformi potrebbero ora essere ritenuti validi senza la necessità di una procedura di omologazione. La conseguenza più immediata è l’aumento delle multe previste a causa degli autovelox meno precisi o non perfettamente tarati. 

Queste modifiche stanno suscitato notevoli preoccupazioni tra gli automobilisti, che temono di dover pagare multe anche in situazioni in cui potrebbero aver commesso solo piccole infrazioni di velocità dovute a errori nei dispositivi di rilevazione. La semplificazione del processo di approvazione degli autovelox potrebbe portare a un aumento delle multe per eccesso di velocità e a una riduzione delle possibilità di impugnarle

L’app Coyote per evitare le multe per eccesso di velocità 

Un’alternativa che potrebbe aiutare gli automobilisti a evitare multe per eccesso di velocità è l’applicazione Coyote. Questa app offre un sistema di rilevamento degli autovelox, consentendo agli automobilisti di conoscere in tempo reale la posizione di questi dispositivi e adeguare la velocità di conseguenza. 

Inoltre, Coyote tiene costantemente traccia dei limiti di velocità e dell’andatura del veicolo, aiutando gli automobilisti a rimanere sempre informati sui limiti di velocità attuali e a evitare sanzioni per eccesso di velocità. Uno strumento prezioso in un contesto in cui la contestazione delle multe per eccesso di velocità diventa sempre più complessa. 

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