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Codice della strada: le norme per le biciclette

Per ridurre l’inquinamento. Per mantenersi sani e in forma. Per non perdere tempo nel cercare parcheggio. Per risparmiare sul carburante. Per non restare imbottigliati nel traffico. E, negli spostamenti brevi in un contesto urbano, per guadagnare tempo prezioso. Ci sono davvero tanti ottimi motivi per lasciare a casa l’automobile e usare la bicicletta, per andare a lavoro, in università oppure al supermercato. Ma attenzione, bisogna sempre ricordarsi che anche chi si muove su un velocipede – così come viene chiamato sul Codice della Strada – deve seguire una serie di norme stradali molto precise. E tu, conosci tutte le regole per le biciclette? Sai che anche i ciclisti rischiano delle sanzioni piuttosto salate? Per rinfrescarti la memoria e per aumentare la tua sicurezza, abbiamo deciso di ricordarti brevemente alcune delle principali regole per biciclette, per poi presentarti in anteprima le norme del nuovo Codice della Strada.

Regole per biciclette: un riassunto veloce

Regina indiscussa della mobilità sostenibile, anche la bicicletta deve seguire le norme del Codice della Strada, sia quelle indicate per qualsiasi tipo di veicolo che quelle scritte appositamente per questo velocipede. Proprio il fatto che il Codice della Strada faccia riferimento alla bicicletta con questo nome desueto, del resto, ci fa capire che molte regole per le biciclette sono ormai lontane nel tempo e nell’uso. Non è certo un caso se negli ultimi anni, durante i lavori per le modifiche del nuovo Codice della Strada, si sono dedicate tante ore anche al rinnovo delle parti relative a questo mezzo.

All’articolo 68 del Codice della Strada sono descritte le caratteristiche obbligatorie di una bicicletta che può circolare in strada. Deve essere fornita di pneumatici o, eventualmente, di gomme piene; in ogni caso, però, il battistrada deve essere in buono stato. Tutte le biciclette devono essere dotate di un impianto frenante, obbligo che di fatto mette fuori legge le cosiddette bici a scatto fisso. Sono altresì obbligatorie anche le luci anteriori (bianche) e posteriori (rosse) per rendere visibile un mezzo che, di per sé, è sottile e tutto fuorché appariscente; al medesimo scopo concorrono anche i catadiottri, ovvero i catarifrangenti, da montare dietro (rossi), sui pedali (gialli) e sulle ruote. Un altro obbligo che molto spesso viene preso sotto gamba è quello del campanello, indispensabile su qualunque tipo di bici, anche su quelle da corsa.

Bicicletta elettrica o ciclomotore elettrico?

Le regole per le biciclette del Codice della Strada valgono ovviamente solo per i mezzi che vengono considerati a tutti gli effetti dei velocipedi. L’articolo 50, in questo senso, è chiaro, affermando che “i velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo”. Subito dopo viene però precisato che “sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 kw la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”. Non di rado delle persone convinte di muoversi su una bicicletta elettrica si trovano invece in sella a un ciclomotore elettrico, che permette di attivare il motore anche a pedali fermi. In questi casi, ovviamente, si va incontro a sanzioni pesanti o al sequestro del mezzo.

Codice della Strada: le nuove norme per le biciclette

Proprio in questi giorni si stanno definendo le ultime modifiche del nuovo Codice della Strada, che verrà discusso nel suo complesso a partire da giugno. Sono tanti gli interventi relativi al pianeta delle biciclette. Tra i più discussi vi è, per esempio, quello relativo alla circolazione contromano dei velocipedi. Attualmente, seguendo l’articolo 143 del Codice della Strada, i ciclisti che circolano in senso opposto rischiano una sanzione amministrativa compresa tra i 163 e i 652 euro. Questa disposizione vale per qualunque veicolo, ma per le biciclette è in vista l’introduzione di un’eccezione. Così come anticipato dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, infatti, si sta pensando di introdurre la possibilità, in determinate occasioni, di pedalare contromano senza incorrere in sanzioni. Più precisamente, si parla di permettere la marcia contromano nelle zone urbane soggette a un limite di velocità di 30 chilometri orari, in ogni caso in ottemperanza alle delibere dei singoli Comuni. Di questa modifica si parla già da molto tempo, sull’esempio delle parallele iniziative fatte in molti Paesi europei – nonché in alcuni centri italiani che stanno già sperimentando da tempo questa misura.

Si prevede inoltre l’introduzione di una nuova segnaletica orizzontale in prossimità degli incroci stradali: qui si vedrà infatti una striscia di Stop più avanzata per i ciclisti. Così facendo, chi si muove a pedali avrà un piccolo vantaggio rispetto alle automobili e agli altri veicoli a motore, per affrontare più comodamente l’incrocio. Sempre per favorire i ciclisti, tra le nuove regole per le biciclette vi potrebbe essere la possibilità di usufruire delle corsie riservate ai mezzi pubblici e ai taxi. Così facendo chi si muove in bicicletta potrà avere un po’ di spazio in più.

Non si parla, però, solo di maggiori libertà per i ciclisti. Con il nuovo Codice della Strada arriveranno infatti anche degli obblighi, a partire da quello di indossare il caschetto sempre e comunque, in qualsiasi luogo, qualunque sia la bicicletta utilizzata.

Ciclisti: affiancati o in fila

Un tema che interessa tutti i ciclisti, e anche parecchi automobilisti, è quello relativo alla disposizione dei primi sulla strada. Quante volte i conducenti di veicoli a motore si sono arrabbiati contro dei gruppi di ciclisti affiancati, i quali rendevano difficoltoso il sorpasso? E quante volte i ciclisti si sono difesi affermando che, in realtà, quella è la disposizione che più di tutte semplifica l’atto stesso del sorpasso da parte degli altri veicoli? Ebbene, a fare chiarezza è proprio il Codice della Strada, il quale all’articolo 48 spiega che “i ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro”.

Ora che hai ripassato le regole del Codice della Strada per le biciclette, puoi permetterti di approfittare della bella stagione e di pedalare un po’ in piena sicurezza!

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6 commenti

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guerriero sagrini

...BRAVI VERAMENTE UTILE , INFORMATIVO , ACCULURANTE.... - GARZIE ! SALUTI , g.
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Cesare

A Milano la circolazione delle biciclette è lasciato al caos assoluto, con nessuna informazione da parte della vigilanza comunale ai ciclisti. Viene regolarmente tollerata la circolazione sui marciapiedi, con arroganza e protervia dei ciclisti che pretendono di usare il marciapiedi come piste ciclabili senza averne titolo. Le eventuali liti o…
A Milano la circolazione delle biciclette è lasciato al caos assoluto, con nessuna informazione da parte della vigilanza comunale ai ciclisti. Viene regolarmente tollerata la circolazione sui marciapiedi, con arroganza e protervia dei ciclisti che pretendono di usare il marciapiedi come piste ciclabili senza averne titolo. Le eventuali liti o contenziosi da collisioni con i pedoni vengono delegate alle parti coinvolte!! Se un pedone si fa male non avrà nessun supporto chiaro dall'amministrazione comunale che probabilmente è interessata piuttosto alla divulgazione dello "sharing" di biciclette gestite tramite il Comune. Così come si perseguono le auto in sosta vietata, altrettanto devono essere perseguiti i ciclisti ottusi che vanno sul marciapiede. Un codice della strada esiste e deve essere fatto rispettare per tutti!!
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Yuri

Quelli in bici non devono proprio andare in strada. Punto. Basta. Ogni giorno ne vedo almeno due tre attraversare un incrocio stradale con il semaforo rosso. Hanno rotto!!!

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