Siamo sulla strada giusta per ridurre in modo considerevole il numero di incidenti stradali. I numeri ci dicono che, in questo senso, è già stato fatto molto: se infatti nel 2001 sulle strade italiane erano morte 7.096 persone, nel 2017 questa cifra è scesa a 3.378. A partire dall’inizio del nuovo Millennio, quindi, c’è stata una progressiva diminuzione degli incidenti stradali, e parallelamente delle vittime. Ma quali sono i fattori che hanno portato a un miglioramento della sicurezza sulle strade italiane? I dati ci dicono che anche l’ingresso dell’intelligenza artificiale in auto ha avuto un ruolo importante in questo cambiamento.
Sono tanti i fattori da prendere in considerazione per spiegare l’aumentata sicurezza stradale. Sicuramente negli ultimi decenni ci sono state tante novità importanti dal punto di vista normativo. Si pensi alla legge 111 del 1988, che ha reso obbligatorie le cinture di sicurezza, o alla legge 151 del 2003, che ha introdotto la patente a punti. O ancora, all’introduzione dei limiti per i neopatentati, a partire dal 2011. Ma a ridurre il numero di incidenti non sono state solamente le nuove norme stradale, né l’aumento dei controlli da parte delle autorità. Sono infatti migliorate anche le strade, diventando via via sempre più sicure. E, ovviamente, sono migliorate anche le stesse automobili, che negli ultimi anni hanno iniziato a poter contare su delle tecnologie sempre più sofisticate per rendere la guida più semplice e più sicura.
Guardando ai soli ultimi anni, non si può che sottolineare l’apporto dell’intelligenza artificiale in auto e, in generale, nelle soluzioni tecnologiche innovative tese a mettere i conducenti nelle condizioni di guidare al meglio. Alcuni dispositivi sono molto utili per raccogliere i dati di guida, così da avere informazioni utili per migliorare l’esperienza dei conducenti: si pensi alle scatole nere e alle telecamere di bordo. Altre tecnologie, invece, hanno il compito di monitorare non solo le condizioni del veicolo, ma anche i parametri esterni.
Sapere in anticipo se sulla strada scelta ci sono incidenti o rallentamenti, se è in arrivo un temporale e se ci sono situazioni di rischio, ovviamente, può ridurre in modo considerevole il rischio di essere coinvolti in sinistri stradali. Gli stessi dispositivi COYOTE, grazie al loro sistema di allerta per strada dissestata, incidenti, ostacoli, visibilità ridotta, veicolo contromano, veicolo fermo, fondo scivoloso, condizioni non sicure e traffico, possono rendere più sicura la guida.
Come sottolineato sulle pagine dell’Ansa da Luciano Bononi, professore dell’Università di Bologna, «per incrementare la sicurezza dei veicoli in circolazione – afferma Luciano Bononi, professore all’Università di Bologna – l’enorme mole di dati oggi disponibile può essere elaborata da software in grado di fare tre tipi di analisi molto complesse, e cioè analisi predittive, prescrittive e cognitive.
L’analisi predittiva consente di ricavare dai dati una previsione sugli eventi che si verificheranno in futuro.
L’analisi prescrittiva fornisce indicazioni su cosa sia opportuno fare per reagire nel modo migliore al verificarsi di determinati eventi.
L’analisi cognitiva, grazie alla messa a punto di algoritmi di intelligenza artificiale sempre più avanzati, è in grado di trasformare i dati grezzi in conoscenza e trasmettere queste informazioni all’uomo in linguaggio naturale, al fine di supportarlo nel prendere decisioni sempre più accurate, tempestive e corrette.
La prospettiva, pertanto, è che in futuro con questi sistemi di intelligenza artificiale si renderà sempre più sicura la guida dei veicoli, rendendo non più utopistico l’obiettivo zero morti sulle strade».