Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria invasione nelle città italiane. Parliamo, ovviamente, dei monopattini elettrici, i quali dapprima hanno fatto la loro comparsa attraverso le varie società di noleggio, e poi attraverso gli acquisti dei singoli privati. Ora, di fatto, è quasi impossibile uscire di casa durante il giorno senza vedere qualcuno sfrecciare su questi leggerissimi mezzi di trasporto. Va peraltro detto che ad aumentare il numero di monopattini elettrici è arrivato anche il Dl Rilancio, il quale ha introdotto dei buoni mobilità spendibili anche per l’acquisto di questi mezzi a propulsione elettrica. Si tratta infatti di veicoli che permettono di ridurre le emissioni inquinanti del traffico privato, e che permettono di “svuotare” i trasporti pubblici in una fase in cui il distanziamento sociale resta fondamentale. Ma quali sono le regole per utilizzare il monopattino elettrico in sicurezza e senza multe? Serve la patente? E il casco è obbligatorio?
La norma di riferimento per i monopattini elettrici è stata introdotta a fine 2019, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre dello scorso anno, dopo mesi di attesa. La legge 160 dice che “i monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2019, sono equiparati ai velocipedi di cui al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285”. Questa legge è andata a colmare il vuoto normativo che aleggiava intorno al monopattino elettrico il quale, a partire dal gennaio 2020, è stato quindi equiparato a una bicicletta. Ma quali sono le regole che derivano da questa associazione?
Essendo equiparato a una bicicletta, il monopattino elettrico non abbisogna di patente di guida per essere utilizzato, né di patentino. Non è tutto qui: trattandosi di un velocipede, il monopattino elettrico non deve essere obbligatoriamente accompagnato da un’assicurazione, come accade invece per le automobili e per i motorini. Sempre per lo stesso principio, il monopattino a propulsione elettrica non ha bisogno di targa. No patente, no assicurazione, no targa: e il casco? Ebbene, la legge non prescrive l’obbligo del casco per guidare il monopattino elettrico, anche se l’utilizzo di questa protezione per la testa resta fortemente consigliata.
Bisogna però fare un appunto: la legge si riferisce ai soli monopattini elettrici con una potenza massima di 0,50 kW, i quali non possono superare la velocità massima di 25 chilometri orari. Questo significa che i monopattini elettrici con potenze superiori, molto semplicemente, non possono circolare né su strada, né sulle piste ciclabili né tanto meno lungo i marciapiedi.
Chi trasgredisce le regole per usare il monopattino elettrico va incontro a sanzioni salate. Come detto non vige l’obbligo di patente, ma è invece necessario usare il monopattino solo dove consentito. Di fatto, questo mezzo può essere usato solo in aree pedonali, in percorsi ciclopedonali, su piste ciclabili e in strade urbane con limite di velocità posto al massimo a 30 chilometri orari. Chi utilizza il monopattino elettrico al di fuori di queste zone va incontro a una multa tra i 100 e i 400 euro. Chi invece utilizza monopattini elettrici non a norma, o che in ogni caso superano i limiti consentiti, può essere multato da 200 a 800 euro.