Tutti i paesi occidentali si sono impegnati, chi con più forza chi con meno, ad agire in modo più sostenibile, e a impegnarsi maggiormente nella transizione energetica. La comunità scientifica è infatti concorde del sottolineare le grandi responsabilità dell’uomo nei confronti dei cambiamenti climatici in corso, e per questo tutti sono invitati a ridurre le emissioni nocive. Da qui nascono tante delle misure introdotte negli ultimi anni, dagli ecobonus agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, in Italia come altrove. In Francia, per esempio, qualche settimana fa il portavoce del governo Olivier Veran aveva invitato i cittadini a praticare la “sobrietà energetica” con piccole azioni quotidiane, con alcuni consigli per ridurre i consumi. Non stupisce quindi il polverone sollevato da un video condiviso sui social media da un noto giornalista francese, Benjamin Mathieu. Il filmato in questione mostrava infatti una fila di auto blu ferme e vuote nel cortile dell’Eliseo, ma con il motore acceso, in attesa dei ministri del governo francese. Lo scopo? Semplice: mantenere accesa l’aria condizionata in attesa dei politici, che così avrebbero potuto percorrere i pochi metri che separano la residenza del Presidente della Repubblica dai rispettivi uffici in perfetto comfort. In Italia, a proibire un comportamento di questo tipo, è lo stesso Codice della Strada, che prevede una multa per l’aria condizionata accesa in sosta: vediamo quando scatta la sanzione e a quanto ammonta.
In piena estate, e soprattutto con le alte temperature che hanno investito il nostro continente durante questa torrida estate 2022, l’aria condizionata in auto è una vera manna. Ma affinché il condizionatore possa funzionare, il motore del veicolo deve essere acceso. Ecco allora che in molti casi si sarebbe portati ad accendere l’auto in anticipo – o a mantenerla accesa durante le soste – per raffrescare l’abitacolo. Il Codice della Strada però vieta un comportamento di questo tipo, con il chiaro obiettivo di eliminare delleemissioni nocive considerate superflue. L’articolo che prevede una multa per l’aria condizionata accesa durante la sosta è il 157 comma bis. Qui si legge che «è fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso». La norma si applica sia d’estate, con l’impianto acceso per rinfrescare l’auto, sia d’inverno, con l’impianto di riscaldamento dell’abitacolo. Non ci sono quindi dubbi: il Codice della Strada vieta senza eccezioni il motore dell’auto acceso durante la sosta per attivare l’aria condizionata. Non tutti, però, sono d’accordo.
Di certo la multa per l’aria condizionata accesa non piace a tutti. C’è chi pensa infatti che sia un diritto poter accendere il condizionatore anche ad auto ferma, soprattutto quando si è costretti a fare una sosta sotto il sole battente nelle più calde giornate estive. Non ci sono dubbi, a nessuno piace entrare in abitacoli che sfiorano i 40 gradi. Ecco allora che si sono levate le voci di chi chiede di rendere questo comportamento vietato solo nelle città più inquinate, o di chi suggerisce di introdurre il divieto solo per le auto più inquinanti. In realtà, però, questa regola ha delle motivazioni assolutamente solide e condivisibili. I gas di scarico delle automobili stanno mettendo in seria difficoltà il pianeta, e proprio le temperature estreme di queste settimane sono un primo evidente risultato. Proibire di mantenere accese delle auto ferme è quindi sensato, tanto più che questo potrebbe essere visto come un vero e proprio spreco di carburante. Conviene quindi seguire la norma, prima di tutto per non danneggiare ulteriormente l’ambiente, in secondo luogo per non andare incontro a multe tutt’altro che risibili.
Come si diceva, la multa per l’aria condizionata accesa quando l’auto è in sosta non è di quelle da prendere sottogamba. La sanzione amministrativa prevista è infatti compresa tra i 223 euro e i 444 euro. Non è prevista la decurtazione di punti, ma già di per sé questa multa dovrebbe essere tale ridurre al minimo le persone propense ad accendere l’auto da ferma per avviare il condizionatore. Se raffrontata con altre sanzioni, del resto, questa multa può dirsi a pieno titolo salata: si pensi che un semplice divieto di sosta prevede di base una multa compresa trai i 41 e i 168 euro. Importi, insomma, di gran lunga inferiori a quello relativo alla multa per l’aria condizionata accesa durante la sosta. Ma attenzione: va detto che non è sempre e comunque vietato tenere l’aria condizionata accesa quando l’auto è ferma.
Il Codice della Strada, come si è visto, pone il divieto di tenere il motore acceso per attivare il condizionatore «durante la sosta del veicolo». Nessuno vieta invece di mantenere il motore acceso – e con esso il condizionatore – durante la semplice fermata. Questo significa quindi che, chi interrompe brevemente la marcia, può mantenere l’auto accesa senza nessun problema. Vale la pena quindi riportare nel dettaglio quel è la differenza tra sosta e fermata secondo i regolamenti italiani. La sosta viene indicata come una sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, durante la quale il conducente può anche allontanarsi dall’auto. La fermata, invece, è una sospensione temporanea della marcia, che deve essere breve, durante la quale l’automobilista deve essere sempre presente e pronto a riprendere la marcia. Ecco allora che l’auto può rimanere accesa e con condizionatore attivo se ci fermiamo a bordo strada per far salire un passeggero. Deve invece essere spenta se parcheggiamo l’automobile per andare a fare colazione al bar.