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Parcheggio in doppia fila: quando si può fare?

Male endemico di molte grandi città, il parcheggio in doppia fila è una delle trasgressioni più comuni e più vistose del Codice della Strada. Lo scenario è tipico: tutti i parcheggi sono pieni, e un conducente deve ‘scendere solo un attimo’. Per andare in farmacia, per comprare le sigarette, per scaricare la spesa. Con la scusa di metterci solo un momento, però, l’automobile viene lasciata in seconda fila, lì dove non può che intralciare il traffico. Quella che viene vista come una trasgressione innocente, quindi, può essere in realtà pericolosa: in certi casi si parla persino di reato! Altre volte, invece, il parcheggio in doppia fila è perfino permesso. Vediamo quando!

Cosa dice il Codice della Strada sul parcheggio in doppia fila

Il Codice della Strada, di per sé, non lascia spazio a tanti dubbi. All’articolo 158, comma 2, lettera C, si dice infatti che la sosta in doppia fila è vietata, per tutti i veicoli. Va detto che, per ovvi motivi di ingombro, le multe cambiano tra ciclomotori e gli altri veicoli. Le sanzioni sono infatti fissate tra i 24 e i 97 euro per i ciclomotori e in generale per i motoveicoli a due ruote, mentre vanno dai 41 ai 268 euro per tutti gli altri veicoli. In alcuni casi, tra l’altro, il lato peggiore della faccenda non sarà rappresentato dalla multa. Le Forze dell’ordine, in caso di necessità, possono anche procedere con la rimozione forzata del mezzo, se questo ostruisce la circolazione. In quel caso, quindi, dovrà essere pagato anche il carro attrezzi, il quale, come è noto, può avere un conto molto salato.

Quando sostare in doppia fila è un reato

A vietare il parcheggio in doppia fila non è solo il Codice della Strada: non si tratta solamente di una trasgressione stradale. Per la Corte di Cassazione, infatti, la sosta in doppia fila può essere anche un reato. Una sentenza del 2005 e un’altra del 2014 hanno infatti catalogato questo comportamento come un reato di violenza privata. Parcheggiando in doppia fila, come hanno fatto notare i giudici, un conducente impedisce l’uscita dei veicoli correttamente parcheggiati. Qui entra in gioco quindi il dolo, e dunque l’intento di impedire la libertà di uscita dal parcheggio.

Quando si può parcheggiare in doppia fila?

In alcuni casi del tutto eccezionali, il parcheggio in doppia fila è consentito. Ad affermarlo è il Codice Penale, con l’articolo 54. Qui si legge infatti che, in generale, «non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo». In una situazione di emergenza o di pericolo, quindi è possibile parcheggiare in seconda fila. Ma la causa che spinge a farlo deve essere sufficiente: si parla infatti di motivi legati all’integrità fisica del conducente o dei suoi passeggeri, in cui non vi siano soluzioni alternative.

Insomma, nessuno di noi vorrebbe trovarsi in una situazione in cui il parcheggio in seconda fila risulti fattibile!

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