Si tratta della licenza di guida più diffusa, tanto che, spesso e volentieri, si dice semplicemente ‘patente’, riferendosi senza timore di far sorgere dubbi alla patente B. Nel nostro Paese, attualmente ci sono circa 40 milioni di patenti B attive. Ma cosa si può guidare con la patente B? Quali sono i veicoli che si possono condurre con questa licenza, e quali sono, invece, quelli che non possono nemmeno essere sfiorati secondo il Codice della Strada? La risposta potrebbe non essere banale come pensi!
La patente B è la licenza di guida obbligatoria per guidare un’automobile. Ma quali altri veicoli si possono guidare con la patente B? Questo permesso, al quale tutti possono accedere a partire dal diciottesimo anno di età, una volta superati gli esami di teoria e di pratica, permette di condurre dei veicoli con massa inferiore alle 3,5 tonnellate. Ne consegue quindi che, con la patente B, è possibile guidare non solo delle normali automobili, ma anche la maggior parte dei normali furgoni. E per quanto riguarda il trasporto di persone? Con la patente B è possibile guidare veicoli con una capienza massima di 9 posti: per condurre un minibus o una corriera, quindi, è necessaria una licenza superiore. È però possibile attaccare al veicolo un rimorchio, purché questo rientri nella categoria dei rimorchi leggeri, e a patto di non superare la massa complessiva di 4.25 tonnellate.
Anche i tricicli si possono guidare con la patente B, purché la distanza delle ruote gemellate sia uguale o superiore ai 46 centimetri e la velocità massima sia di 45 chilometri orari. Questa licenza di guida, inoltre, permette di guidare anche i quadricicli, i quali prevedono la presenza di un solo passeggero (ovviamente nella cabina di guida) e una massa a vuoto uguale e inferiore alle 0,55 tonnellate.
È più complesso, invece, il discorso per quanto riguarda i motocicli. In questo caso, infatti, la normativa è cambiata di frequente negli anni, con delle conseguenze concrete sulla possibilità di guida. Tutte le persone che hanno conseguito la patente B prima del 1° gennaio 1986, infatti, possono guidare tutti i motocicli, a prescindere dalla potenza e dalla cilindrata. Chi ha conseguito la patente tra il 1° gennaio 1986 e il 25 aprile 1988 può fare altrettanto, ma solo sul territorio italiano. Dal 25 aprile 1988 in poi, invece, i possessori di patente B possono guidare solamente dei motocicli con cilindrata uguale o inferiore ai 125 cc, e con una potenza massima di 11kW.
A complicare ulteriormente le cose, però, c’è in alcuni casi un piccolo errore del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Come abbiamo visto, con la patente B è possibile guidare anche i motocicli con cilindrata inferiore ai 125 cc. Di fatto, dunque, tutti i patentati possono anche guidare liberamente i classici motorini 50 cc. Per molti è stata una sorpresa, quindi, scoprire di non poter guidare i ‘cinquantini’ all’estero. Va infatti sottolineato che, per un errore del Ministero dei Trasporti, molte persone che hanno conseguito la patente di guida B prima del 18 gennaio 2013 non possono guidare un motociclo 50 cc all’estero. Prima di guidare un motociclo all’estero, quindi, è meglio controllare se, sulla propria patente di guida, è presente la sigla AM sulla propria patente B: in caso contrario, si potrebbe andare incontro a multe salate!