Negli ultimi anni sono spuntate come funghi lungo le strade italiane. Piccole e grandi, a una, due, tre o più corsie, su incroci trafficatissimi o, talvolta, in mezzo al nulla, dove è difficile comprenderne la reale funzione. Attirano lodi e critiche, ma le indagini portano un risultato sicuro: grazie a loro, gli incidenti diminuiscono. Parliamo, ovviamente, delle rotatorie, chiamate anche rotonde, tratti stradali che vengono affrontati in modo ‘creativo’ da molti automobilisti. In effetti le regole sul funzionamento della precedenza nelle rotatorie sono state, per lungo tempo, piuttosto fumose. Se il Codice della Strada infatti non si sofferma sul comportamento da tenere in rotonda, a definire le norme effettive ci hanno pensato nel tempo delle circolari del Ministero dei Trasporti. Vediamo cosa dicono!
Prima di vedere nello specifico il tema della precedenza nelle rotatorie, va ricordato che in Italia esistono due tipi di rotonde. Le rotatorie all’italiana (piuttosto rare) e le rotatorie all’europea (anche dette alla francese, che vanno decisamente per la maggiore). Nelle prime, il cartello rotatoria non è contrassegnato da quello ‘dare precedenza’: quest’ultima, infatti, deve essere data a chi si immette da chi ha già impegnato la rotonda. Di fatto, quindi, le rotatorie all’italiana rispettano in tutto per tutto la regola di base del Codice della Strada che prevede di dare la precedenza a destra. Non è invece così per le rotatorie all’europea: in questo caso, la precedenza deve essere data da chi si immette in rotonda a chi si è già immesso.
Incontrare una rotatoria all’italiana è raro: ne risulta quindi che, praticamente sempre, la precedenza deve essere data da chi entra in rotonda. Indubbiamente le rotatorie a una corsia di marcia sono le più semplici da affrontare: vediamo cosa dice a questo proposito il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la circolare 6935 del 22 marzo 2017. Di fronte a una rotatoria con una sola corsia, chi si immette deve dare la precedenza ai veicoli che hanno già impegnato la rotonda, tenendosi poi vicino al margine destro durante l’immissione. L’indicatore di direzione – ovvero la freccia destra – deve essere attivato subito, già all’immissione, se si intende uscire alla prima uscita a destra. Se invece non si intende prendere la prima uscita, l’indicatore non deve essere azionato all’entrata, bensì dopo, subito dopo aver superato l’uscita che precede quella che si vuole prendere.
Più complesso – ma neanche troppo – il discorso per quanto riguarda le rotonde a due o più corsie. Anche in questo caso, se si vuole prendere la prima uscita verso destra, è necessario azionare subito la freccia, immettendosi nella corsia più a destra. Nel caso in cui la corsia d’uscita non sia la prima, anche in questo caso la freccia va attivata subito dopo l’uscita che precede quella che si intende prendere. Se nella rotatoria si intende proseguire dritti, la corsia da usare è sempre quella di destra; in caso di traffico intenso, però, c’è la possibilità di usufruire in questo caso anche di una corsia più interna. Queste ultime, di per sé, sarebbero destinate ai soli veicoli che svoltano a sinistra. In questo caso, tra l’altro, ci si deve immettere in rotatoria con la freccia sinistra accesa, per poi, in prossimità dell’uscita e con il necessario anticipo, azionare l’altra freccia e spostarsi verso l’esterno.
L’importante, in ogni, modo, è valutare bene i cambi di corsia e segnalarli opportunamente!