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Rilascio patente, cosa serve per fare la visita medica?

Il rilascio della patente è subordinato a una serie di passaggi obbligatori che tutti devono rispettare. Possiamo infatti dire che i test da superare per conseguire la patente di guida non sono solamente due. Oltre all’esame teorico e a quello pratico, infatti, chi desidera ottenere la licenza per guidare deve sottoporsi a una visita medica, la quale ha il compito di stabilire se il candidato presenta i requisiti psicofisici prescritti dalla legge. L’obiettivo è fare in modo che tutte le persone alla guida di un’automobile possano muoversi in modo sicuro, per sé stessi e per gli altri. La visita medica per il rilascio della patente non può essere fatta da un medico qualsiasi: deve essere prenotata nei centri specializzati. Prima di prenotare questa visita, però, è necessario richiedere al proprio medico di base un certificato anamnestico.

Rilascio patente, la visita dal medico di base

Come anticipato, la visita medica per il rilascio della patente deve essere fatta da medici “specializzati”, come vedremo meglio dopo. Prima però è necessaria una visita presso il proprio medico di base: al momento della visita medica legale sarà infatti necessario presentare un certificato anamnestico rilasciato al massimo tre mesi prima. Con questo certificato il medico curante del candidato all’esame per la patente attesta l’eventuale presenza di condizioni morbose presenti o passate. Parliamo di problemi al sistema neurologico o endocrino, all’apparato cardio-circolatorio, di problemi legati a dipendenze da stupefacenti o da alcol, di diabete, di patologie psicologiche, di insufficienze agli organi di senso e quant’altro. Il certificato del medico di base ha lo scopo di presentare al successivo medico della visita per il rilascio della patente tutti gli elementi utili per capire se permettere o meno la guida di un veicolo. Il fatto di ricevere un certificato anamnestico dal proprio medico curante non significa quindi avere la garanzia di superare il successivo esame medico.

Visita medica per rilascio patente: dove farla?

A chi ci si deve rivolgere per la visita medica per rilascio patente? Come visto, questa non può essere condotta dal proprio medico di base. Una volta ottenuto il certificato anamnestico sarà quindi necessario decidere a chi rivolgersi per questa visita. È possibile per esempio prenotare una visita presso il medico-legale dell’Asl: in base al proprio luogo di residenza, infatti, ci sarà un professionista assegnato a questa peculiare attività. Ci sono anche altre possibilità tra le quali scegliere in base alle proprie esigenze, orari e prossimità. La visita per la patente può essere fatta anche presso un ispettore medico delle Ferrovie dello Stato o presso un medico con ruolo specialistico rilasciato dal Ministero della Salute. E ancora, questo esame può essere fatto da un medico militare in servizio permettere effettivo o in quiescenza, da un medico dei sanitari della Polizia di Stato, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco o del Ministero del Lavoro. Nella maggior parte, in ogni caso, chi si iscrive a una scuola di guida può lasciare che sia quest’ultima a organizzare a prenotare la visita medica per il rilascio della patente.

Visita medica per rilascio patente: i documenti necessari

Abbiamo visto che per accedere alla visita medica per il rilascio della patente è necessario presentare il certificato anamnestico del medico curante. Questo non è però l’unico documento richiesto. Sarà necessario presentarsi alla visita con il modulo di richiesta correttamente compilato, e con l’individuazione della tipologia di patente per la quale si richiede la visita medico-legale. Sarà necessario compilare l’autorizzazione per il trattamento dei propri dati personali, nonché presentare tre foto formato fototessera. Due di queste fotografie saranno consegnate agli uffici che rilasceranno la patente di guida, mentre una verrà applicata sul certificato medico rilasciato al termine della visita.

Visita medica per rilascio patente: cosa viene controllato

Per prima cosa il medico scelto per la visita medica per il rilascio della patente controllerà il certificato anamnestico rilasciato dal medico di famiglia. Analizzato questo documento procederà con alcuni test di base, per controllare la presenza di tutti i requisiti di base richiesti per la guida di un autoveicolo. Parliamo quindi della classica visita oculistica, della visita dell’udito e di un controllo della mobilità.

Nella maggior parte dei casi il test più importante è quello della vista. Il criterio è quello di poter vantare un’acutezza visiva di almeno 7 decimi, con l’occhio più debole che deve vantare almeno 2 decimi. Per quanto riguarda l’udito, chi desidera la patente deve percepire una conversazione che avviene oltre due metri di distanza e comprenderne il senso. A corredo della visita si controllano anche il battito cardiaco e la pressione, con eventuali quesiti per controllare anche la salute psicologica.

Il costo della visita medica per il rilascio della patente

Quanto costa la visita medica per il rilascio della patente? Non esistono dei prezzi fissi, partendo dal presupposto che, come visto, questa visita può essere effettuata presso enti differenti. In linea di massima si parla di una spesa compresa tra i 20 e i 40 euro, ai quali va sempre e in ogni caso aggiunto il prezzo della marca da bollo, pari a 16 euro. Nel caso di iscrizione a una scuola guida, il costo della visita medica per il rilascio della patente può essere compreso nel prezzo d’iscrizione.

Visita medica per rilascio patente: i casi speciali

Ci sono alcuni casi peculiari in cui la visita medica per il rilascio della patente di guida deve essere fatta in centri speciali. È il caso della visita a delle persone con mutilazioni o minorazioni fisiche, o a delle persone relativamente alle quali sono emersi, per diversi motivi, dei dubbi sull’idoneità alla guida. In queste situazioni la visita medica dovrà essere effettuata presso la Commissione medica locale, presente in ogni provincia. Nel caso di candidati affetti da diabete è inoltre necessario il parere di un medico specialista in diabetologia, il quale fisserà eventualmente dei controlli per confermare o rivedere l’idoneità alla guida.

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