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Strisce pedonali e precedenze: le auto si devono sempre fermare

Per come sono le regole del Codice della Strada, un pedone non dovrebbe mai trovarsi ad aspettare di fronte a delle strisce pedonali non regolate da semaforo. Proprio così: nel momento in cui un pedone si affaccia di fronte a un attraversamento pedonale, in assenza di semaforo, tutte le auto dovrebbero fermarsi per permetterne il passaggio immediato. Sappiamo però fin troppo bene che sulle strade italiane funziona in questo modo piuttosto raramente. Basta fare qualche minuto di camminata nelle nostre città per rendersene conto. Tanti automobilisti sembrano avere completamente dimenticato l’obbligo di rallentare e di fermarsi in prossimità delle strisce pedonali; molti altri sembrano invece distratti, al punto da non notare affatto le persone che “attendono” il proprio turno ai lati della strada. Seguire le regole imposte dal Codice della Strada, soprattutto nei confronti dei pedoni, è una questione di rispetto e anche di sicurezza. Oggi vedremo dunque quelle che sono le norme di comportamento dei pedoni nei pressi delle strisce pedonali, per poi passare alle regole che normano il comportamento degli automobilisti nei confronti dei pedoni.

In Italia un pedone investito e ucciso ogni 32 ore

A sottolineare l’importanza di rispettare le regole di comportamento degli automobilisti nei confronti dei pedoni, in corrispondenza delle strisce pedonali e non solo, sono i dati relativi alle vittime della strada. Stando all’Osservatorio Pedoni dell’Asaps ( Associazione sostenitori e amici polizia stradale) nel 2021 in Italia sono morti 271 pedoni. Si parla quindi di una media di 22 vittime al mese, una ogni 32 ore. Va peraltro detto che, come spesso avviene in questi studi, non sono state incluse le vittime il cui decesso è avvenuto in ospedale nei giorni o nelle settimane successive. Come spiega l’Asaps, «sulla scorta di quanto rilevato negli anni passati a questa stima preliminare occorrerà aggiungere un percentuale tra il 30% e il 35% di feriti gravi, deceduti nelle terapie intensive degli ospedali». L’anno precedente, caratterizzato come è noto da un lungo lockdown, le vittime tra i pedoni erano state in tutto 240, numero poi rialzato fino a 409 prendendo in considerazione le morti successive. Numeri alla mano, circa un incidente mortale su 5 con pedoni è causato da un pirata della strada, e quindi da un’automobilista che non soccorre la vittima e che cerca di far perdere le proprie tracce; va peraltro sottolineato che, nel 75% dei casi, i colpevoli vengono successivamente individuati e processati. Tra le principali cause che portano alla morte dei pedoni vi è la distrazione, determinata spesso dall‘uso dello smartphone alla guida.

Strisce pedonali e non solo: le regole di comportamento dei pedoni

In caso di investimento di pedone, va detto, la colpa non è sempre completamente dell’automobilista. Anche il pedone deve infatti rispettare delle regole: nell’eventualità di un incidente si potrebbe infatti avere in certi casi il concorso di colpa, o persino la totalità di colpa del pedone. A regolare il comportamento dei pedoni è l’articolo 190 del Codice della Strada. Qui si dice per esempio che i pedoni sono chiamati a circolare su marciapiedi o spazi predisposti. Quando questi mancano, l’obbligo è quello di camminare al margine della carreggiata, in senso opposto alla marcia veicolare. Nel caso di circolazione su strade esterne dai centri abitati dopo il tramonto (più nello specifico mezzora dopo il tramonto) i pedoni sono obbligati a marciare su unica fila.

A parlare delle strisce pedonali è prima di tutto il comma 2 dell’articolo 190. Qui si legge che «i pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi». E nel caso in cui non esistano delle strisce pedonali o degli attraversamenti? Se non esistono, o se distano più di cento metri dal punto di attraversamento «i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri». Ma chi ha la precedenza in questi casi? A spiegarlo è il comma 5, che specifica «i pedoni che si accingono ad attraversare la carreggiata in zona sprovvista di attraversamenti pedonali devono dare la precedenza ai conducenti». È inoltre fatto notare che è vietato ai pedoni attraversare la strada diagonalmente, situazione che potrebbe “allungare” pericolosamente il tempo trascorso nel mezzo della carreggiata. Al comma 4, infatti, si sottolinea che è «vietato ai pedoni sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità». I pedoni che trasgrediscono queste regole, oltre a costituire un pericolo per sé stessi e per gli altri, vanno incontro a delle sanzioni, specificate al comma 10; si parla nello specifico di una multa compresa tra i 25 e i 99 euro.

Strisce pedonali: le regole per gli automobilisti

L’articolo del Codice della Strada che regola il comportamento che gli automobilisti devono tenere nei confronti dei pedoni è il 191. In apertura dell’aticolo si legge chiaramente che «quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovano nelle loro immediate prossimità». Da una parte, come visto sopra, i pedoni sono chiamati ad attraversare la strada senza indugiare sulla carreggiata e, quando possibile, sulle strisce pedonali; dall’altra, gli automobilisti hanno l’obbligo di fermarsi ogniqualvolta un pedone si trovi nei pressi di un attraversamento. Il comma 2 specifica poi che «sulle strade sprovviste di attraversamenti pedonali i conducenti devono consentire al pedone, che abbia già iniziato l’attraversamento impegnando la carreggiata, di raggiungere il lato opposto in condizioni di sicurezza». Stabilite in questo modo tutte le precedenze e i relativi obblighi, sia per il pedone che per l’automobilista, il Codice della Strada indica anche le sanzioni previste per chi, dietro al volante, trasgredisce queste regole. La somma prevista per la multa, in questo caso, è compresa tra i 162 euro e i 646 euro.

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