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Sigla DOT: che cosa indica?

Eccezion fatta per i ritardatari dell’ultima ora, è ormai terminata da alcune settimane la corsa per le dotazioni invernali per l’automobile. Qualcuno ha optato per gli pneumatici invernali, qualcuno per le catene, e qualcuno – soprattutto chi vive nelle regioni più fredde – per entrambe le soluzioni. E anche quest’anno, per acquistare le nuove gomme per la macchina, molte persone hanno deciso di rivolgersi alla rete al posto del classico gommista di fiducia. Anzi: il numero di automobilisti che acquista gli pneumatici online è in continuo aumento. Visti i prezzi concorrenziali offerti da alcuni portali online, questa crescita non può certo essere una sorpresa. Ma è proprio quando si è alla caccia del prezzo più basso che bisogna stare più attenti: quando si tratta di pneumatici, e quindi di sicurezza alla guida, è bene soppesare bene ogni acquisto. Un prezzo particolarmente basso, infatti, potrebbe nascondere una qualità scadente dello pneumatico, e magari una sua certa anzianità. Ad aiutarti, in questo caso, arriva la sigla DOT. Che cosa significa?

Sigla DOT: cosa significa e come si legge

La sigla DOT è una sequenza di cifre riportata sul lato dello pneumatico, per indicare la sua data di produzione, e quindi la sua età. La sigla DOT delle gomme prodotte negli anni Novanta, per esempio, avevano solo 3 cifre: la sigla DOT 178 indicava uno pneumatico prodotto la diciottesima settimana del 1998. Per le gomme prodotte negli anni Duemila, invece, le cifre sono 4: la sigla 3217, dunque, si troverà su uno pneumatico prodotto durante la trentaduesima settimana del 2017.

Sigla DOT: cosa dicono le normative

La sigla DOT serve quindi per indicare senza possibilità di scampo o di errore l’età di uno pneumatico, in modo da avere la certezza di non acquistare gomme datate, e quindi meno efficaci. Ma cosa dicono le normative a riguardo dell’età degli pneumatici? Ebbene, come è noto si rischia di essere multati se si circola con delle gomme troppo usurate o non indicate per la stagione specifica. Nessuna legge, però, stabilisce un limite per quanto riguarda l’età degli pneumatici. Si tratta quindi unicamente di un’indicazione a uso e consumo dell’acquirente, il quale al momento dell’acquisto vuole sincerarsi di non comprare qualche obsoleto fondo di magazzino. Per farsi un’idea, l’associazione europea dei produttori di pneumatici (l’ETRTO) fissa a 36 mesi il limite massimo d’età entro il quale è possibile considerare uno pneumatico pari al nuovo.

Conservare correttamente gli pneumatici

Gli pneumatici, se conservati nel modo corretto, possono durare a lungo. Una volta smontati dall’auto – per essere usati l’anno successivo – gli pneumatici devono essere puliti e impilati uno sopra l’altro, così da non temere deformazioni. Il locale perfetto è quello areato, non troppo caldo né troppo freddo, con pochi sbalzi di temperatura e riparato dalla luce diretta del sole. In questo modo l’invecchiamento sarà molto lento, pur se presente: una lieve progressiva vulcanizzazione delle gomme è infatti inevitabile. Proprio per questo la sigla DOT è importante!

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