In certi casi, quando è del tutto inaspettata, può creare parecchia confusione. Non è infatti per nulla bello tornare lì dove si era parcheggiata l’automobile e, semplicemente, non trovarla. C’è chi, ovviamente, pensa subito a un furto. Il che come è noto non è affatto raro: in Italia negli ultimi 10 anni, numeri alla mano, sono state rubate quasi 700mila auto. Ma non sempre a far scomparire un’auto sono dei ladri. Anzi, molto spesso sono dei vigili urbani, i quali richiedono la rimozione forzata dell’auto. Ma quando questa misura eccezionale viene effettivamente applicata? E cosa è necessario fare per riavere la propria automobile?
La rimozione forzate del veicolo è normata dal Codice della Strada, all’articolo 159. Qui si può scoprire che un’auto può essere rimossa forzatamente quando quando questa crea un pericolo o un intralcio per la normale circolazione stradale. Ecco quindi che, di fatto, la rimozione forzata dell’auto può scattare quando questa viene parcheggiata in divieto di sosta creando un disagio ad altri utenti della strada. Più nello specifico è prevista la rimozione forzata del veicolo anche quando questo è parcheggiato lungo il margine sinistro in una strada a senso unico di marcia, o quando non lascia 3 metri di spazio per il passaggio. Può essere rimosso inoltre un veicolo che non consente la pulizia o la manutenzione delle strade. E ancora, più in generale – citando il Codice della Strada – “in tutti gli altri casi in cui la sosta sia vietata e costituisca pericolo o grave intralcio alla circolazione”. Quindi no, non è affatto raro ritrovarsi ad avere a che fare con questa evenienza. Cosa fare per riavere il proprio veicolo?
L’auto oggetto di rimozione forzata viene presa in custodia da un deposito comunale o da un deposito convenzionato, dove viene trasportata con un carro attrezzi. Nel momento in cui ci si accorge della rimozione del veicolo, la prima cosa da fare è contattare la polizia locale. Sarà necessario comunicare non solo il luogo in cui l’auto era parcheggiata, ma anche i dati del veicolo, ovvero targa e modello. Si avranno così le informazioni necessarie per raggiungere il deposito e recuperare l’auto. Sarà necessario presentarsi in questa sede con un documento di riconoscimento. Il veicolo, però, non verrà consegnato fino a quando non verrà effettuato il pagamento delle spese di rimozione e di custodia del veicolo. Va detto che il costo dell’operazione è variabile, in base alle ore di custodia, al momento (di giorno o di notte) in cui è stata rimossa l’auto, ai chilometri fatti dal carro attrezzi e via dicendo. È difficile, in ogni caso, che una rimozione forzata abbia un costo inferiore ai 130 euro: molto probabilmente sarà superiore, per arriva anche fino a 200 euro per custodie comunque brevi. Successivamente sarà necessario pagare anche la sanzione per la sosta vietata o per il parcheggio in seconda fila, ricordandosi che il pagamento entro i primi 5 giorni permette uno sconto del 30%.