Per lungo tempo, in Italia, si è parlato di un possibile aumento dei limiti di velocità in autostrada. Nello specifico, negli ultimi mesi si è parlato parecchio di una possibile introduzione dei 150 chilometri orari di limite massimo nelle autostrade a 3 corsie, superando l’attuale limite dei 130 km/h. Per ora, però, questa possibilità non è stata presa in considerazione per il nuovo Codice della Strada, che approderà presto alla Camera. E forse è meglio così: un rapporto del Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ETSC), infatti, sottolinea che la via giusta per la sicurezza è quella della riduzione dei limiti di velocità. I numeri, in effetti, sembrerebbero avvalorare questa affermazione.
La velocità eccessiva è senza ombra di dubbio uno tra i principali fattori che portano agli incidenti stradali. Partendo da questo presupposto, il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti ha realizzato uno studio per capire se davvero una velocità minore potrebbe ridurre il numero dei sinistri, e quindi delle vittime. Ebbene, i risultati parlano chiaro: stando ai calcoli dell’ETSC, sarebbe sufficiente abbassare di un chilometro orario la velocità media europea per ridurre di 2.100 unità le vittime stradali nell’arco di un anno. Una differenza ancora maggiore possono fare i dispositivi di intelligenza di assistenza alla velocità (ISA), i quali hanno il compito di ridurre automaticamente la velocità del veicolo che oltrepassa i limiti. Se tutti i veicoli ne fossero provvisti, secondo l’ETSC, le vittime di incidenti stradali potrebbero diminuire del 20%. Non è certo un caso se alcuni parlamentari europei stanno spingendo per rendere obbligatorio il montaggio di dispositivi ISA su tutti i veicoli, a partire dal 2022.
Quel che è certo è che bisogna fare qualcosa per ridurre il numero di vittime di incidenti stradali. In Europa, infatti, si contano circa 500 vittime ogni settimana. La riduzione dei limiti di velocità potrebbe essere la scelta giusta, come sottolineato da Graziella Jost, direttore dei progetti dell’ETSC. «La velocità è il killer numero uno» ha sottolineato Jost, aggiungendo che «la cosa è semplice: se vogliamo ridurre il numero di vittime in incidenti stradali, dobbiamo ridurre la velocità dei veicoli. Al momento, l’Unione Europea ha l’opportunità di fare la differenza. Includere i sistemi di assistenza alla velocità su ogni nuovo veicolo potrebbe prevenire un quinto delle vittime».
Attualmente in Europa, su strade urbane, viaggia oltre il limite di velocità una fetta di veicoli compresa tra il 35% e il 75%. Le percentuali si abbassano leggermente per quanto riguarda le strade rurali (dal 9% al 63%) e le autostrade (dal 23% al 59%). La riduzione dei limiti di velocità, dunque, finisce per passare in secondo piano: è necessario prima fare in modo che gli automobilisti imparino a rispettare i limiti. Sono dunque necessarie normative più severe, accompagnate da un’educazione stradale più approfondita, da indicazioni stradali più chiare e da dispositivi in grado di aiutare gli autisti a rispettare i limiti.
I nostri dispositivi COYOTE, con il loro segnalatore di velocità, ti aiutano a non oltrepassare i limiti: in questo modo potrai evitare multe salate e decurtazioni di punti, e soprattutto potrai guidare in piena sicurezza.
E tu, cosa ne pensi? Ha senso optare per una riduzione dei limiti di velocità? O hanno invece ragione le persone che propongono di portare il limite massimo sulle autostrade italiane a 150 chilometri orari?
Gianni
Luca
GIAN FRANCO MANARA