Chi ha un’auto ha sicuramente sentito parlare di scatola nera, chiamata anche Registratore Dati EDR e Black Box. Vediamo i pro e i contro di questa soluzione.
La scatola nera è un dispositivo elettronico, facoltativo, che registra ciò che succede al veicolo, ad esempio: accelerazioni, decelerazioni, frenate, urti. Lo scopo dell’applicazione è facilitare le indagini in seguito ai sinistri automobilistici.
Per questo le compagnie di assicurazione sostengono molto l’installazione sul veicolo della scatola nera e offrono come ricompensa una riduzione del premio da pagare. Dal 2019 infatti è stato liberalizzato lo sconto, quindi le compagnie sono libere di praticare anche percentuali piuttosto alte.
La black box è di piccole dimensioni e viene alimentata dalla batteria dell’auto. Di seguito una breve disamina per capire vantaggi e svantaggi di questo dispositivo.
La scatola nera applicata ai veicoli circolanti su strada, funziona in modo simile a quella da sempre installata su aerei o imbarcazioni. Il suo obiettivo è registrare una gran quantità di dati riguardanti la guida. Di conseguenza, in caso di sinistri, riesce anche a fornire un’esatta prova della dinamica e smaschera i falsi sinistri.
Dal punto di vista tecnico si tratta di un localizzatore GPS che grazie ad una scheda è collegato ad una centrale remota ed invia i dati inerenti la guida. Questo significa, ad esempio, che registra la posizione e la velocità del veicolo.
La scatola nera è dotata anche di un accelerometro che in caso di sinistro misura la velocità al momento dell’impatto in seguito ad incidente, ma anche eventuali frenate. Significa che se il conducente era distratto e neanche prova a frenare la scatola nera fornisce la prova di tale comportamento.
Per le compagnie di assicurazione sarà quindi facile determinare la responsabilità dei sinistri e di conseguenza anche valutare chi ha diritto ad ottenere il risarcimento. Riducendo così, in modo importante, il rischio di truffe. Un problema storico per le compagnie che le ha portate ad aumentare i premi assicurativi in alcune regioni d’Italia.
In caso di sinistro, la scatola nera, ha anche altre funzioni molto importanti:
Appare evidente che raccogliendo tutti questi dati è in grado anche di misurare i km percorsi in un dato lasso di tempo, ad esempio un anno. Le compagnie di assicurazione, quindi, molte volte richiedono l’applicazione della scatola anche come atto propedeutico per la stipula di un contratto di assicurazione a fascia chilometrica. Come risaputo questo tipo di polizza è in grado di portare ad un vantaggio economico notevole e sono molti a richiederla.
Tra i vantaggi che si hanno dall’installazione della scatola nera, deve essere ricordato anche che grazie al localizzatore è sempre possibile sapere dove si trova il proprio veicolo e in caso di furto questo si rivela davvero un vantaggio.
Come detto quindi, con l’adozione della scatola nera è possibile ottenere uno sconto rilevante sul premio da pagare. Le compagnie premiano infatti gli autisti virtuosi che decidono di contribuire a ridurre l’incidenza delle frodi assicurative. La riduzione del premio, considerando l’elevata personalizzazione della polizza, varia dal 25% al 60%. Lo sconto è tangibile sopratutto dopo il primo anno perchè viene valutato il comportamento complessivo della guida del conducente. Chi ha una guida prudente e regolare può ottenere il massimo dello sconto.
In caso di sinistro si può velocizzare le pratiche per il risarcimento del danno in quanto è possibile evitare le solite lungaggini dovute alle varie procedure per l’accertamento della responsabilità, che spesso si risolvono davanti al giudice. Grazie al localizzatore sarà inoltre possibile ricevere da parte della compagnia immediata assistenza.
Infine, è bene ricordare che la scatola nera può aiutare anche a difendersi nel caso in cui si ricevano delle multe ingiustamente notificate.
Ovviamente i vantaggi maggiori sono per gli automobilisti che vivono in zone in cui i premi assicurativi sono molto alti in quanto il risparmio è davvero notevole. Secondo i dati ANIA il 49% delle scatole nere montate dagli automobilisti italiani si trovano su veicoli immatricolati in Sud Italia, segno che i cittadini stanno capendo l’importanza di questo dispositivo e vogliono avere prezzi competitivi. Il risparmio sulla polizza arriva addirittura al 60% a Napoli dove le polizze sono tra le più alte d’Italia, mentre è del 38% a Roma.
Con l’applicazione della scatola nera non vi sono solo vantaggi, ma anche degli svantaggi. È bene quindi, valutare tutti gli aspetti prima di decidere.
La scatola nera, come già detto, è di piccole dimensioni ed è alimentata dalla batteria dell’auto. Non comporta un elevato dispendio di energia, ma comunque può aumentare la velocità di usura della batteria stessa. La carica della batteria viene messa a dura prova soprattutto al momento dell’accensione e quindi è bene prestare attenzione per non rischiare di restare bloccati.
In secondo luogo può essere installata dalla compagnia di assicurazione, ma nella maggior parte dei casi comunque richiede che i costi siano sostenuti dal proprietario del veicolo, solitamente intorno a 70 euro. Solo in rari casi le compagnie di assicurazione propongono l’installazione a loro spese. In alternativa può essere comprata e fatta installare direttamente dal proprietario del veicolo, sempre con spese a suo carico e rivolgendosi a meccanici convenzionati con la compagnia.
Lo svantaggio più temuto dagli automobilisti riguarda la privacy. I dati raccolti sono infatti inviati al sistema satellitare, registrati e conservati, ma vi è sempre il rischio che possano entrare nella sfera di conoscenza di terzi soggetti. Proprio per questo è previsto che prima dell’installazione il proprietario del veicolo firmi il consenso ad essere monitorato.
In secondo luogo la scatola nera non rileva solo i comportamenti virtuosi, ma anche quelli in violazione al codice della strada. Questo significa che piccole distrazioni, che in altri frangenti non sarebbero state notate, potrebbero costare care all’automobilista che causa un sinistro.
Insomma, chi installa la scatola nera deve prestare molta attenzione alla guida perché nel caso in cui dovesse causare un sinistro non riuscirà in alcun modo a venire meno alle sue responsabilità.
Molti automobilisti hanno anche sollevato dubbi sull’affidabilità dei dati rilevati dalla scatola nera. In particolare a tanti è sorto il dubbio che la scatola potesse essere tarata male e di conseguenza registri una velocità maggiore rispetto a quella reale. Questa rilevazione sbagliata però causerebbe l’addebito del sinistro.
I primi dispositivi messi in commercio avevano sicuramente delle pecche. Non erano in grado di registrare eventuali sinistri avvenuti a motore spento, ad esempio. Ma con il passare del tempo questi piccoli difetti sono stati eliminati e oggi l’affidabilità della scatola nera è davvero elevata.
Non tutti gli autisti sono propensi a cedere le proprie informazioni personali sulla guida alla compagnia di assicurazione. Questa, infatti, potrebbe anche utilizzare questi dati in sede civile o penale e di conseguenza renderli noti a terzi soggetti.
Da ricordare infine, che la scatola nera è in grado di registrare anche tentativi di sabotaggio e manomissione, accidentale o volontaria, della stessa? Quindi è bene stare attenti perché deve essere collegata in modo stabile, senza che si muova, e non può essere in alcun modo “toccata” da chi non è autorizzato.
Risparmiare sui costi assicurativi è l’obiettivo della maggior parte degli automobilisti e per realizzarlo la scatola nera di sicuro è fondamentale. Per avere maggiori informazioni sul funzionamento e soprattutto per avere un preventivo personalizzato che consenta di valutare il risparmio ottenibile, il consiglio è di rivolgersi alla propria compagnia di assicurazione. Occorre ricordare che, se non si è soddisfatti, la scatola nera può essere rimossa alla scadenza del contratto. Ovviamente in questo caso si perdono tutti i vantaggi elencati sopra.
vittorino